L’associazione “Vita, una zampa per la Spagna” si è data da fare la scorsa domenica in tutta Italia per la difesa degli animali nel vicino Paese europeo.
L’8 maggio non è stata solo la festa della mamma e il bici-day, in molte piazze italiane i volontari dell’associazione hanno formato un punto di incontro per la diffusione di informazioni e la raccolta di firme per protestare control e condizioni di cani e gatti nei canili spagnoli.
Secondo una legge del Paese i randagi vengono presi e portati nelle perreras; qui se entro 15 giorni non trovano una sistemazione, ovvero qualcuno che li adotti, vengono soppressi. La legge garantisce ai quattro zampe una morte “umana” e dignitosa, previa anestetico, purtroppo non tutti i canili rispettano le norme dato il costo dei farmaci e della procedura regolamentare. Questo comporta metodi di soppressione primitivi e inumani, come iniezioni di benzina, annegamento, forno crematorio o addirittura abbandono a se stessi senza cibo nè acqua. Il fenomeno è fortunatamente circoscritto alla regione dell’Andalusia, visto che la Catalogna ha già abolito questo tipo di legge.
La protesta ha comunque visto la raccolta di 10 mila firme in tutta Italia, tra Napoli, Roma, Chieti, Milano, Firenze, Carreggio, Padova, Cagliari, Catania, Torino e Genova, le città partecipi.
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