Ogni giorno passiamo ore al cellulare, al computer o con il tablet senza neanche rendercene conto. La diffusione capillare di internet ci ha reso sempre reperibili e perennemente connessi, favorendo l’esplosione dei social network, Facebook, Twitter e Instagram in primis.
Queste nuove modalità di comunicazione hanno certamente dei lati positivi…
Permettono di recuperare i rapporti con persone che si erano perse col tempo, di rimanere aggiornati in tempo reale con i fatti salienti della giornata, di vedere cosa succede ovunque nel mondo con un semplice click. Accanto a questi fattori, però, ce ne sono altri del tutto negativi.
Sempre più spesso si parla di “dipendenza”, per indicare tutta quella serie di problematiche sorte con lo sviluppo dei social network
Si tratta del lento ma inesorabile passaggio dall’utilizzo di una normale connessione, grazie alla quale restiamo in contatto con i nostri amici online, a quello di una “connossessione”, vale a dire la sostituzione ossessiva delle relazioni personali con quelle prettamente virtuali. Capita ormai troppo spesso, tra persone di tutte le età, di incontrarsi tra amici o parenti e limitarsi a “postare” dove si è o cosa si fa, scattare foto e passare momenti interminabili ad applicare filtri, piuttosto che trascorrere dell’ormai banale tempo insieme.
Dall’organizzazione di una cena (64%), che dal giro di telefonate o sms si è trasferita nel gruppo creato su WhatsApp o Facebook Messenger, a discapito dal commensale che non è connesso che rimarrà automaticamente escluso, agli auguri di compleanno…
Secondo recenti studi, sono oltre 26 milioni gli italiani che hanno creato un proprio profilo online e questo numero è in continuo aumento grazie al proliferare delle piattaforme disponibili. Interrogato sull’importanza dei social network, il 51% degli italiani ha risposto che non potrebbe vivere senza, mentre il 27% ha dichiarato di rimanervi connesso addirittura fino a 8 ore al giorno; il 56% degli intervistati ha rivelato inoltre che il primo pensiero prima di andare a dormire e appena svegli è controllare le notifiche sullo schermo dello smartphone.
“Il rischio di questa dipendenza da social network è davvero grande
Questo passaggio da un utilizzo misurato delle piattaforme online per rimanere in contatto con amici e parenti, che può apportare ulteriori vantaggi come la facilità di creare un gruppo o instaurare nuovi legami, a quello ‘connossessivo’ che porta sempre più soggetti a vivere online le proprie giornate, mette in pericolo il ruolo fondamentale ricoperto nella vita di tutti noi dalle relazioni interpersonali e dallo scambio diretto del proprio pensiero, quel confronto faccia a faccia che con l’intensificarsi dell’evoluzione tecnologica all’interno della società contemporanea sta diventando merce sempre più rara e preziosa”.
Invadendo in modo sempre più capillare la vita quotidiana di ognuno attraverso l’utilizzo dei social network, la tecnologia sempre più spesso occupa abusivamente i momenti che sino a qualche tempo fa erano dedicati alla concreta socializzazione con le persone circostanti. Al giorno d’oggi risulta quindi normale controllare lo smartphone centinaia di volte ogni giorno…
Cosa dicono le statistiche riguardo ai social
Per un italiano su due (51%) questo confine tra vita reale e “connossessione” digitale non esiste nemmeno, dato che non potrebbe mai rinunciare ai social network, nonostante ne riconosca i pro e i contro che l’utilizzo degli stessi comporta. Il 31% ha invece rivelato di poter fare a meno dei social senza alcun problema per lunghi tratti della giornata, ammettendo però di farne uso costante ma moderato, più volte durante il corso della giornata. Il 18% infine ha risposto di non aver mai avuto a che fare con i social network, e pensa che non aprirà mai un profilo nemmeno in futuro.
Per quanto riguarda invece il tempo che si passa online a chattare o a controllare la vita degli altri sta aumentando vertiginosamente a discapito delle altre attività quotidiane. Nel corso di una giornata tipo infatti il 27% degli italiani ha dichiarato di passare fino a 8 ore sui social network, ovvero per un lasso di tempo pari a un’intera giornata lavorativa.
Questo dato preoccupante è avallato da quanti prima di coricarsi e, allo stesso modo, appena dopo il suono della sveglia, hanno come prima preoccupazione quella di controllare le notifiche provenienti dai profili social sul proprio smartphone: si tratta appunto del 56% degli intervistati. Il 54% dei fruitori del ricco bouquet di social online invece resta connesso tra le 2 e le 4 ore, mentre il 19% visita il proprio profilo diverse volte al giorno, fino a un totale di un paio d’ore.
12 segni che sei ossessionato dai social network
Ma è possibile tracciare un confine tra l’utilizzo della tecnologia intesa come opportunità e l’ossessione di essere sempre connessi, di confezionare una nostra rappresentazione virtuale e di sbirciare nelle vite virtuali degli altri?
Tutti abbiamo almeno un social network. Tutti ci facciamo selfie. Tutti spolliciamo like. Ci sono però persone che portano la loro ossessione per i social network al livello successivo! Sei uno di loro? Ecco i 12 segni che indicano se sei ossessionato/a dai social…
1) Hai un profilo in almeno tre social network diversi
2) Quando ti svegli al mattino prendi il cellulare e controlli gli aggiornamenti sui tuoi social
3) E ogni sera fai tardissimo perché continui a scrollare sui tuoi social
4) Controlli ossessivamente quanti like hanno preso le tue foto
5) Quando hai un nuovo follower…vorresti condividere la gioia con qualcuno
6) Quando il numero di like a una tua foto è piuttosto considerevole, ti senti compiaciuto/o e gratificato/a
7) Quando scopri che qualcuno ti ha tolto l’amicizia da Facebook ti arrabbi; cerchi di capire le cause…arrivi anche al punto di odiare questa persona
8) Parli usando gli hashtag
9. Ti sei innamorato/a di qualcuno seguendolo/a sui social network
10. Controlli i tuoi social anche durante il lavoro, mentre sei con gli amici, a lavoro
11. Quando conosci qualcuno vai subito a cercarlo su Facebook/Instagram/Twitter
12. Se trovi banale e commenti negativamente i segnali sopracitati 😉