Come le Emozioni influiscono sul Corpo Umano? Ecco 7 esempi pratici che dimostrano come lo stato emotivo di una persona condiziona anche lo stato di salute. I danni che lo stress può arrecare all’organismo sono molteplici, e in alcuni casi anche gravi, e chi ne soffre ne è testimone in prima persona. La Medicina Tradizionale Cinese, che vanta una conoscenza che ha radici molto lontane nel tempo, si basa su diversi cardini fondamentali, uno di questi è appunto l’associazione organi-emozioni.
In pratica, ogni emozione, ogni stato d’animo differente è legato a filo doppio con un organo del corpo umano e ne determina in qualche modo lo stato di salute. Le emozioni, quali esse siano, possono quindi influire negativamente o anche positivamente sullo stato di salute di una determinata parte dell’organismo. Uno stato emotivo non è in grado di determinare la salute dell’organismo o di parte di esso, a patto che si tratti ovviamente di una emozione passeggera. Diverso quando l’emozione o lo stato d’animo, in particolar modo se negativo, diventa permanente e perdura per un periodo di tempo lungo, come ad esempio lo stress causato da un lavoro particolarmente usurante. In questo caso il danno che tale emozione può arrecare all’organismo diventa evidente e può anche passare da transitoria a permanente, con tutte le conseguenze anche gravi che una simile condizione comporta.
La Medicina Tradizionale Cinese ha individuato complessivamente 7 emozioni differenti, ciascuna legata ad un determinato distretto dell’organismo, come del resto è possibile anche verificare nella realtà.
LA GIOIA
La prima emozione presa in considerazione è la Gioia, una emozione decisamente favorevole, che in linea di massima fa bene, emozione che se è particolarmente intensa può provocare anche delle patologie cardiache, come tachicardia, ipertensione e insonnia. Non è raro che una persona, a causa di una gioia particolarmente intensa, possa anche subire un evento cardiaco nefasto, e le cronache spesso riportano aventi del genere.
LA RABBIA
La rabbia, altro stato d’animo correlato a frustrazione, risentimento e irritabilità. L’organo che ne risente maggiormente è il fegato che, se la rabbia è particolarmente intensa, può produrre una maggior quantità di bile che, come è noto, ha degli effetti negativi sia a livello epatico che su stomaco e milza. Mal di testa, vertigini e altri sintomi simili sono legati appunto alla rabbia e quindi al malessere del fegato. Senza scomodare i cinesi, i detti popolari sono altrettanto chiari in proposito. Ne è un chiaro esempio il modo di dire “farsi il fegato fradicio”, riferito a chi è particolarmente irato.
L’ANSIA
L’ansia, influisce particolarmente, e ovviamente in modo negativo, sulla respirazione quindi sui polmoni. Tipica è infatti una respirazione irregolare, respiro corto, senza contare che poi a risentirne è anche lo stomaco e l’intestino. L’ansia, infatti, è uno dei fattori di rischio per l’ulcera.
IL DOLORE
Il dolore è un’emozione che ha un effetto diretto sui polmoni; se il dolore si protrae nel tempo, possono indebolirsi e di conseguenza avere una minor capacità di ossigenare il sangue. A sua volta, il sangue non riuscirà a portare una quantità sufficiente di energia ai vari distretti dell’organismo.
RIMUGINARE
Rimuginare su eventi negativi che si verificano nel corso della giornata o della vita. Praticamente, sempre secondo la Medicina Tradizionale Cinese, questo stato d’animo avrebbe una influenza negativa sulla milza con conseguente stato di sonnolenza, scarsa concentrazione e affaticamento.
LA PAURA
La paura, in particolar modo se intensa, può provocare una forte disarmonia sui reni, con la possibilità che si verifichi anche una minzione involontaria. Anche in questo caso i detti popolari sono abbastanza espliciti.
LO SPAVENTO
Infine lo spavento, che a differenza della paura, solitamente è una emozione inaspettata, repentina, non prevista, e si riflette in particolar modo su cuore e in un secondo momento anche sui reni. Non sono per nulla rari i casi di morte per infarto in seguito ad uno spavento improvviso e anche violento.