A 3.835 metri d’altezza sul versante francese del Monte Bianco aprirà al pubblico il 30 agosto, per essere inaugurato poi il settembre, lo spettacolare Rifugio del Gouter. Pur non essendo il più alto rifugio d’Europa (la Capanna Margherita Monte Rosa arriva a 4.554 m), il Gouter è sicuramente una struttura leader per parametri e tecnologie impiegate.
La nuova struttura di metallo e legno, sospesa in parte sopra un salto vertiginoso di 1.500 metri, è stata progettata secondo principi ecosostenibili e di basso impatto ambientale.
La struttura interna del rifugio “”, realizzata in legno di provenienza locale, è ricoperta di un involucro esterno composto di pannelli inox resistenti a venti medi di 240 km/h e alle forti escursioni termiche. Per alimentare il rifugio si ricorrerà a un mix intelligente di fonti rinnovabili: impianti solari e termici assicureranno il 20% dell’elettricità necessaria e un impianto a biomassa garantirà l’80% del riscaldamento.
L’acqua, inoltre, verrà riscaldata raccogliendo la neve sciolta e scivolata sulle pareti, e in generale un sistema combinato garantisce il recupero al 100% delle acque reflue. In termini di progettazione, inoltre, il rifugio impiega le più recenti tecniche per la costruzione di case passive: pannelli isolanti di fibra di legno riciclato, tripli vetri,ventilazione comfort per recuperare oltre il 75% di energia termica dall’aria espulsa.
Se il vecchio rifugio, in funzione dal 1962 e posizionato a 200 m di distanza, consumava una tonnellata di carbone l’anno, il nuovo Gouter sarà energeticamente autosufficiente, fatta eccezione per le bombole a gas, necessarie per la cottura degli alimenti.
Questi i numeri: 2 anni di lavoro, 100 posti letto che diventeranno 120 nel 2013, 6,5 milioni di euro spesi per la sua realizzazione finanziati dallo Stato francese, dai fondi dell’Unione Europea, dalla regione Rhone-Alpes e dal comune di Saint Gervais.
Con questo progetto continua inarrestabile la tendenza a realizzare una nuova architettura d’alta quota, con nuovi canoni, nuove forme, nuove tecnologie al passo coi tempi; l’abbiamo visto nelnuovo rifugio Gonella al Monte Bianco, nella Monterosa Monterosa Hütte, nel Bivacco Gervasutti, strutture avveniristiche che hanno suscitato apprezzamenti e critiche.
Coloro che vorranno soggiornare in questa nuova meraviglia dell’architettura e della tecnologia potranno prenotare solo su internet, attraverso il sito dedicato.
Se consideriamo che ogni anno circa 20 mila alpinisti tentano l’ascesa al Monte Bianco, è lecito pensare…. la lista d’attesa sarà molto lunga?
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