Cosa mangiare per salvaguardare la salute e l’ambiente?

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Un’elevata percentuale di tumori e malattie croniche gravi dipendono da ciĆ² che mettiamo in tavola.
La prevenzione comincia dal piatto e dallo stile di vita. Il benessere ĆØ quindi, in buona parte, una questione di scelte.
Ci chiedete spesso: “quali sono gli alimenti che dobbiamo evitare?” Non abbiamo risposte assolute, una di quelle che ci piace maggiormente ĆØ quella del professor Franco Berrino, Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dellā€™Istituto Nazionale Tumori: “Leggi le etichette e se cā€™ĆØ un ingrediente che non conosci non comprarlo. E se tu lo conosci ma la tua bisnonna no, non comprarlo ugualmente.”

A questo aggiungiamo: ciĆ² che compri sia biologico, visto il livello di contaminazione con farmaci, pesticidi e diserbanti delle colture intensive e degli allevamenti (direttamente o indirettamente). E chiaramente non-OGM.
Ultimo, non per importanza: scegli di nutrire te stesso con alimenti per produrre i quali non si arrechi danno al pianeta e ad altre forme di vita.

Un’ottima traccia in questo senso ĆØ rappresentata dalla doppia piramide alimentare che mette in relazione gli alimenti con l’impatto ambientale arrivando a una conclusione che possiamo definire olistica: gli alimenti che piĆ¹ fanno bene alla salute hanno ‘costi’ ambientali piĆ¹ bassi rispetto agli alimenti meno indicati per il nostro benessere.

In questo modello la tradizionale piramide alimentare ĆØ affiancata da dalla piramide ambientale. Nella Piramide Ambientale (rovesciata) ĆØ rappresentato l’impatto ambientale degli alimenti.
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L’impatto ambientale ĆØ stato calcolato sulla base dell’intero ciclo di vita dell’alimento: coltivazione/allevamento, lavorazione, trasporto, distribuzione e smaltimento degli scarti. I parametri utilizzati sono: Carbon Footprint (emissioni di gas a effetto serra), Water Footprint (consumo di risorse idriche), Ecological Footprint (sfruttamento del suolo).

CiĆ² che emerge in modo evidente ĆØ che i cibi che costituiscono la base di un’alimentazione corretta sono anche i piĆ¹ sostenibili per il pianeta. Risalendo verso il vertice (carni rosse e dolci) si osserva come gli alimenti meno indicati per la nostra salute siano, neanche a farlo apposta, i peggiori anche in termini di impatto ambientale (si legga in proposito il nostro articolo L’acqua ed il consumo di carne).

Una sovrapposizione pressochĆØ perfetta che porta a una semplice conclusione: ciĆ² che fa bene all’organismo uomo fa bene anche all’organismo terra. E viceversa!

Grosso valore sta acquistando la cosiddetta dieta mediterranea, modello che piĆ¹ si avvicina al profilo della piramide alimentare. Questo modello andrebbe incentivato ed esportato il piĆ¹ possibile in tutto il mondo.
La sua impronta ecologica risulta essere inferiore alla metĆ  rispetto a quella che caratterizza, ad esempio, il regime alimentare statunitense (basato su un consumo prevalente di carne, dolci e alimenti confezionati ricchi di grassi insaturi e conservanti).

Allarmante l’enorme impatto ambientale della produzione di carni da allevamento: impatta per il 18% sulla produzione di gas serra a livello mondiale, impegna il 40% delle aree agricole disponibili per saziare gli animali anzichĆØ le persone.
Ne deriva un paradosso: nei paesi ricchi sempre piĆ¹ gente si ammala e muore a causa di un’alimentazione eccessiva, nei paesi poveri sempre piĆ¹ gente muore di fame perchĆØ le risorse agricole sono destinate agli allevamenti animali…

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