Sono molti i rimedi naturali nati per placare le pene di influenza, raffreddore e mal di gola. Per esempio, l’agrimonia, il miele biologico, l’aceto di mele, la cannella, propoli, olio essenziale di eucalipto, salvia, la maggiorana…. Oggi parleremo dell’agrimonia che risulta un rimedio naturale usato da sempre nella medicina popolare e fitoterapia.
Iniziamo dall’Agrimonia
L’Agrimonia (Agrimonia eupotoria) è indicata nel trattamento di faringiti e infiammazioni della gola di ogni genere. I decotti a base di Agrimonia si preparano versando un 1 cucchiaio di agrirnonia in acqua in ebollizione e spegnere il fornello appena dopo 2 minuti. I decotti possono essere consumati sia caldi che freddi; freddi sono adatti per fare dei gargarismi efficaci nel ridurre le infiammazioni della bocca e della gola.
Tuttavia, per chi ha poco tempo. si consiglia l’uso della tintura madre (2S gocce 3 volte al dl. anche per gargarismi nella misura di 40 gocce in 2 dita di acqua), oppure l’assunzione dell’estratto secco in capsule o compresse, 2 al giorno.
La miscela curativa
Per aumentare l’efficacia dell’estratto di agrimonio si può fare così: diluite in due dita di acqua calda 30 gocce di tintura di propoli e 25 gocce di tintura madre di agrimonia. Mescolate con uno stecchino di legno per poi berlo immediatamente. Il trattamento può essere ripetuto per 3-4 volte al dì e seguito per 3-4 giorni consecutivi: contribuirà o far passare il mal di gola, la tosse e anche la bronchite se presente. È adatto anche per contrastare influenzo e raffreddore.
Le altre proprietà dell’Agrimonia
Questa pianta era utilizzata anche per applicazioni topiche, oltre che come decongestionante, risolvente e sedativo in processi flogistici della congiuntiva quali orofangite e altre patologie, come svariate dermopatie nelle quali si manifestava, tra le altre cose, anche un’azione antipruriginosa.
La presenza in questa pianta di triterpeni e tannini ne giustifica l’utilizzo come antiinfiammatorio, cicatrizzante e antisettico-analgesico e come cura nelle gastroenterite e nelle infiammazioni intestinali. In virtù proprio delle proprietà sedative, il suo utilizzo può essere esteso non solo nel trattamento delle stomatiti ma anche nelle forme nevralgiche quali fibrositi, artriti e periartriti.
L’Agrimonia inoltre mostra un’azione sedativa anche nei casi di gastrite o ulcera gastroduodenale. La pianta oltre ciò mostrerebbe dunque un’interessante attività antiallergica per cui il suo uso sarebbe auspicabile anche nelle patologie che vedono alla loro base una condizione allergica o disreattiva come colecistopatie, le emicranie e anche alcune forme di insonnia.
Per la prevenzione, nei giorni più a rischio dell’anno… non dimenticate di fare il pieno di vitamina C!