Eolico e rinnovabili ancora in difficoltà nel 2014. Questa la previsione di ANEV dopo il rilascio del rapporto annuale di Bloomberg New Energy Finance (BNEF), secondo il quale gli investimenti mondiali per le fonti pulite hanno registrato nel 2013 una flessione del 12% rispetto al 2012.
L’eolico sta conoscendo un periodo di crisi occupazionale, prosegue ANEV, anche a causa delle novità normative emanate in Italia. Le accuse dell’Associazione Nazionale Energia del Vento sono rivolte sopratutto a due provvedimenti, a lungo contestati dai produttori di energia eolica, il sistema di aste per l’assegnazione degli incentivi e il taglio retroattivo a questi ultimi:
L’industria del vento negli ultimi 2 anni ha perso tra i 3 e i 4 mila posti lavoro e ciò a causa delle novità introdotte dalle aste e delle norme retroattive di taglio degli incentivi. Il sistema delle aste ha dimostrato tutto il suo fallimento con un crollo del 60% delle nuove installazioni.
Solo 400 i MW aggiudicati nel 2013, contro i 1200 MW installati nell’anno precedente. Si tratta di un crollo che si è inserito in una situazione di cui stanno soffrendo già gli impianti esistenti a causa di norme retroattive come ad esempio il taglio del 22% degli incentivi e la Robin Tax.
Dati in linea con le registrazioni BNEF secondo quanto dichiara l’ANEV, che vede il calo globale degli investimenti motivato sia dal ridotto costo degli impianti fotovoltaico che da un mutato clima di fiducia in seguito alle modifiche normative europee e statunitensi.
Evidente il calo degli investimenti proprio negli USA (-8,4%), così come in Cina (-3,8%), mentre è in Europa che si assiste al crollo più netto: – 46,1% (con un valore investimenti che scende a 14,1 mld di dollari) in Germania e addirittura -64,5% (investimenti per 1,1 mld) in Spagna, seguite a breve distanza dalla Francia (-33,8% e investimenti per 4,1 mld). Positivi solo i dati relativi al Giappone (+55% con un valore investimenti che sale a 35,4 mld di dollari), al Canada (31,6% per 7,5 mld) e all’India (2,6% per 7,8 mld).
Nelle previsioni per il 2014 ANEV segnala infine ulteriori difficoltà per il comparto eolico nazionale, alle prese già nel 2013 con licenziamenti e chiusura degli stabilimenti di produzione. Secondo l’associazione dei produttori di energia eolica provvedimenti come il decreto “Destinazione Italia” non favoriranno nel nuovo anno la crescita del settore, ma gli infliggeranno un ennesimo e duro colpo dal punto di vista delle risorse economiche.