La musica rock e pop migliora le prestazioni delle celle solari fotovoltaiche. Lo sostengono alcuni ricercatori londinesi della Queen Mary University e dell’Imperial College, che hanno appena pubblicato uno studio su celle solari sperimentali a base di ossido di zinco.
Si tratta in particolare di un materiale a buon mercato, che potrebbe essere usato in alternativa al silicio proprio nelle celle solari. L’ossido di zinco è caratterizzato dalla presenza di minuscole canne che vibrano in risposta agli stress meccanici, generando un campo elettrico.
Anche le onde sonore possono fornire la vibrazione necessaria a innescare questo fenomeno. Gli studiosi hanno effettuato diversi test con vari tipi di musica, rilevando che il rock e pop sono stati i generi musicali più efficaci, probabilmente grazie alla loro caratteristica gamma di frequenze.
Grazie al campo elettrico attivato dalle onde sonore, le celle solari a base di ossido di zinco hanno mostrato un incremento di efficienza del 50%, passando dall’1,2% iniziale all’1,8%. Un dato che potrebbe tornare utile per i moduli fotovoltaici installati in luoghi pubblici rumorosi.
Fonte greenstyle.it