In Italia crescono gli episodi di violenza su animali, quest’ultimo è accaduto a Nurachi, in provincia di Oristano, in Sardegna. Un uomo, in preda all’esasperazione, ha ucciso i suoi 15 cani e li ha lasciati morti nel cortile.
Con il caldo estivo aumentano i casi di violenza su animali. Lo scorso mese a Livorno, una donna ha ucciso il suo barboncino lanciandolo dal terrazzo di casa, il motivo? La trentacinquenne si trovava in stato di agitazione a causa di una crisi di astinenza da sostanze stupefacenti. Oggi la brutalità si ripete e sono più di 15 le vittime.
I cani appartenevano a un allevatore di 80 anni che, stanco delle proteste dei vicini di casa, ne ha ucciso una quindicina e li ha lasciati nel cortile della sua bitazione alla periferia del paese, lungo la strada per Cabras.
Questa mattina, all’alba, i corpi freddi dei cani erano ancora lì. Qualcuno ha avuto il buon senso di farli coprire con un lenzuolo bianco.
I cani resteranno coperti dal lenzuolo ancora per molto tempo: non è ancora stato chiarito quale ente o chi dovrà provvedere allo “smaltimento” dei corpi in conformità con le norme sanitarie.
Il responsabile della strage questa mattina ha spiegato che era esasperato per le continue proteste e che non sapeva più che fare. Ancora nessun provvedimento è stato preso con l’allevatore ottantenne.
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