Tra le avversità del pomodoro, la tuta absoluta è sicuramente tra le più temibili, tanto da meritarsi l’appellativo di minatrice fogliare del pomodoro.
La tignola del pomodoro, meglio definita Tuta absoluta, è un insetto parassita che arreca danni diretti e indiretti alle coltivazioni del pomodoro sia in pieno campo, sia in serra.
La diffusione della tignola del pomodoro
La tignola (Tuta absoluta) è un lepidottero (farfalla) della famiglia dei Gelechidi. Ha già fattostrage di coltivazioni di pomodoro in tutto il Sud America fatta eccezione delle regioni andine oltre i 1.000 metri sul livello del mare. In Europa è arrivato nel 2006, rinvenuto per la prima volta in Spagna, nella provincia di Valencia e poi a Ibiza. Le prime infestazioni di pomodoro da parte della tignola riguardavano pomodori coltivati in serra.
In Italia, la tignola del pomodoro tuta absoluta è stata riscontrata per la prima volta in Calabria, nel 2008, anche questa volta in coltivazioni sotto serra di pomodoro e melanzana.
Oggi, la tignola del pomodoro attacca ogni tipo di coltivazione di pomodoro, da quelle in pieno campo, dall’orto familiare alle colture protette. Sono state notate infestazioni di Tuta absoluta anche su melanzane, patate e altri ortaggi. Le nostre istruzioni su come eliminare la tignola del pomodoro sono valide anche quando la tuta absoluta si trova a infestare altri tipi di ortaggio.
Tra il 2008 e il 2009, la tignola del pomodoro dalla Calabria si è diffusa nella gran parte delle regioni meridionali e in Sicilia. Solo dopo le infestazioni di tuta absoluta hanno raggiunto il Settentrione. Attualmente la tignola è presente anche nella parte sud-occidentale delle Marche e, in serra, anche nelle regioni più a Nord dell’Italia, soprattutto in Liguria e Piemonte. I più fortunati sembrano essere i coltivatori emiliani: in Emilia Romagna le condizione ambientali sembrano essere sfavorevoli per la tuta absoluta tanto che i danni sono stati minimi in alcune zone e nel resto della regione sono del tutto assenti.
Ciclo biologico della tignola del pomodoro
La tignola sverna nel terreno allo stato di crisalide. I primi adulti sfarfallano alla fine dell’inverno anche se i voli assumono particolare importanza solo a partire dalla prima metà di giugno. La tignola vola nelle ore serali e durante la notte. Le femmine arrivano a deporre un massimo di 260 uova (in media 150 uova), isolate o in piccoli gruppi. Le uova vengono deposte sulle foglie o, più raramente, sui sepali del calice (parte esterna del fiore) o sul fusto.
Quando le temperature sono comprese tra i 23 e 27 °C, l’incubazione delle uova dura solo 5 giorni. Le larve neonate scavano delle gallerie (mine) a forma di chiazza nei tessuti delle foglie e completano lo sviluppo attraversando 4 stadi larvali. Lo sviluppo completo delle larve dura circa due o tre settimane in relazione alle temperature. Le larve mature diventano crisalidi nel terreno o nelle foglie accartocciate o nella zona del calice. Sono le larve di tignola a danneggiare il pomodoro e gli altri ortaggi.
La foto del ciclo biologico della tignola del pomodoro è tratta dal sito sardegnaagricoltura.it su disegno di Maurizio Valdes.
Tignola del pomodoro, tuta absoluta
- Come è fatta la tignola del pomodoro
L’adulto di tuta absoluta è una farfalla lunga appena 5-6 mm e presenta un’apertura alare di 9-13 mm. Le ali anteriori sono colorate di giallo ocra con punti neri e una serie di tacche scure disposte a raggiera nella metà distale. Le ali posteriori sono grigie e con bordo frangiato.
- Come sono le uova di tignola del pomodoro
Le uova sono di colore giallo chiaro per poi diventare rossastre quando stanno per schiudere.
- Lo sviluppo larvale di tuta absoluta
Le larve, a completo sviluppo, sono lunghe 7-8 mm. In sole due o tre settimane attraversano quattro stadi larvali. all’inizio sono verdi, poi mostrano dorsalmente, su ciascun segmento del corpo, un disegno sfumato di colore rossastro e di forma vagamente rettangolare.
- La crisalide
La crisalide è lunga 4-5 mm. E’ inizialmente verde e successivamente diventa di colore marrone scuro. La crisalide è racchiusa in un bozzoletto di seta lungo 7-9 mm al quale aderiscono facilmente particelle terrose.
Come riconoscere la tuta absoluta
Per facilitarvi il riconoscimento della tuta absoluta vi forniamo diverse foto identificative che vi mostrano i danni delle gallerie, “mine”, lasciate dalle larve su foglie, fusto e bacche di pomodoro.
Nella foto in basso, c’è una bacca di pomodoro con le perforazioni causate dall’attività minatrice delle larve della tignola del pomodoro. Nell’immagine subito dopo, ci sono due crisalidi di tuta absoluta, localizzate sul calice di un frutto.
Di solito le larve mature si incrisalidano nel terreno ma non è raro vederle anche sul calice o sul fusto. Le larve mature, terminati i quattro stadi di sviluppo, abbandonano le parti danneggiate per incrisalidarsi nel terreno o, più raramente, tra il lembo di foglie accartocciate o riparate entro la struttura seriacea, simile alla seta, tessuta dalla stessa zona del calice così come mostrato nella seconda immagine in basso.
Durante la classica coltivazione stagionale del pomodoro, si susseguono diverse generazioni di tuta absoluta, in dipendenza all’andamento climatico, nell’Italia Meridionale e più specificamente in Campania, di solito si contano 6 – 9 generazioni con accavallamento dei diversi stadi di sviluppo.
Tignola del pomodoro, rimedi naturali e non
Porre un rimedio alle infestazioni della tignola del pomodoro non è facile, soprattutto nelle aree meridionali dello Stivale dove le diverse generazioni di tuta absoluta si susseguono e danno origine a crescenti popolazioni con contemporanea presenza dei diversi stadi evolutivi di questo lepidottero parassita del pomodoro. Per eliminare la tignola del pomodoro vi proponiamo alcune strategie che vanno dalla lotta biologica a quella chimica senza dimenticare trappole e astuzie da mettere in atto per la prevenire gli attacchi.
- Tuta absoluta, prevenzione e buone pratiche
1) Accurate lavorazioni del terreno a inizio stagione di coltivazione possono aiutarvi a eliminare il numero più elevato di crisalidi svernanti.
2) Ponete delle protezione alle aperture delle serre con una adeguata rete anti insetto e con un sistema di ingresso a doppia porta.
4) Le reti antinsetto possono essere usate anche per le coltivazioni in campo e dovranno avere maglie fittissime dallo spessore di 1-1,5 mm.
5) Le opportune rotazioni colturali possono essere utili per prevenire le infestazioni della tuta, il minatore fogliare del pomodoro. Le rotazioni possono essere fatte con piante diverse dalle Solanacee, ma facendo attenzione anche al fagiolino (Leguminosa) sul quale l’insetto è stato recentemente ritrovato.
6) Interposizione di un periodo di riposo tra un ciclo colturale ed il successivo.
7) Nell’avviare la coltivazione del pomodoro, assicuratevi di avere piantine sane e di sicura provenienza, idem se dovete coltivare melanzane, patate, peperoni e fagiolini.
8) Eliminazione per bruciatura, non solo accantonamento, delle piante e delle parti di esse attaccate o sospette e dei residui della coltura solanacea precedente;
9) Particolare attenzione deve essere prestata alle operazioni di diserbo ovunque si debbano svolgere (in serra, fuori serra, in pieno campo… nessuno è al sicuro dalla tuta del pomodoro!).
10) Eliminate le Solanacee spontanee dalle vicinanze delle serre e delle coltivazioni di pomodoro, melanzana, patate, fagiolino e peperone.
- Tignola del pomodoro, lotta biologica e trappole ai feromini
Le trappole a feromoni sessuali risultano molto efficaci per coadiuvare la lotta biologica alla tignola del pomodoro. Le trappole vanno posizionate a circa 1 metro da terra e sostituendo il feromone ogni 4-6 settimane.
Le trappole a feromoni possono essere troppo costose per chi detiene un piccolo orto domestico ma estremamente utili per monitorare e individuare i voli degli adulti. Le trappole ai feromoni, in realtà, non si usano come le classiche trappole con esca (per eliminare il parassita), bensì si usano per monitorare gli stadi del ciclo biologico della tuta absoluta e agire di conseguenza con la lotta biologica.
Una volta individuato lo stadio di sviluppo (anche se nel meridione spesso gli stadi di sviluppo si sovrappongono quindi piuttosto che una trappola ai feromoni è necessaria un’attenta osservazione delle piante infestati per individuare l’inizio dell’attività larvale) è possibile procedere con la lotta biologica mediante il lancio di insetti ausiliari come i parassitoidi delle uova, delle larve e delle crisalidi. E’ possibile provedere alla lotta biologica della tignola anche con predatori, in particolare è possibile utilizzare il Nesidiocoris tenuis (predatore d’uova e di larve). Attenzione però! Questo può comportarsi, in assenza di Tuta, da fitofago e danneggiare la coltura! In altre parole rischiate di finire dalla padella alla brace!
Un altro sistema impiegato nella lotta biologica alla tuta absoluta consiste nei trattamenti con Bacillus thuringiensis, molte più semplici da gestire anche con il fai da te e anche per chi ha poche esperienze con la coltivazione del pomodoro.
Come individuare l’attività delle larve di tuta abso
Per riconoscere la tuta absoluta vi abbiamo fornito delle foto identificative che potete paragonare con la situazione delle vostre coltivazioni. In termini pratici dovete osservare le coltivazioni per poter individuare l’inizio dell’attività larvale: è questo il momento ideale per iniziare con la lotta biologica!
Controllate le foglie e le bacche per rilevare la presenza delle tracce iniziale delle mine fogliari o dei primi fori sui frutti. Appena individuate uno dei sintomi dell’infestazione da tuta absoluta, intervenite con lotta biologica o lotta chimica.
Trattamenti contro la Tuta absoluta
In termini pratici vi consigliamo diversi trattamenti da somministrare alle coltivazioni (non solo pomodori) colpite dalle infestazioni di questo temibile parassita.
Bacillus thurigiensis varietà kurstaki
E’ efficace nella lotta biologica alla Tuta del pomodoro ma anche contro altri insetti defogliatori come la piralide del bosso. Dove comprarlo? Nei Garden Center più specializzati oppure online, vi segnaliamo alcuni prodotti:
Zapi Larve E Bruchi Delle Piante Flacone Da 50 Ml
Con questa confezione da 50 ml si ottengono circa 15 litri d’acqua da irrorare sulle piante colpite appena compaiono i primi sintomi della presenza delle larve (mine fogliari, fori sui frutti…). Questa confezione è proposta a 13,90 euro su Amazon, spedizione inclusa. Adatta per curare le piante di pomodoro malate nel piccolo orto domestico.
Bactospeine – confezione da 500 grammi
Costa circa 25 euro (compreso di spese di spedizione), è adatto per coltivazione di medie dimensioni, bisognerà disciogliere 75-165 grammi in 100 litri d’acqua a seconda della coltivazione colpita dalle larve di tignola.
BioBit DF. Confezione da 1 kg
Costa circa 36 euro, il suo acquisto è consigliato a chi deve eseguire molteplici trattamenti o trattamenti su grandi coltivazioni.
Come funziona la lotta biologica con Bacillus thurigiensis?
I batteri Bacillus thurigiensis, una volta ingeriti dalle larve dei lepidotteri ne causano la morte. In particolare, le larve della Tuta absoluta interrompono il processo di alimentazione dopo poche ore dall’ingestione (non danneggiano più il pomodoro) e arrivando alla morte dopo solo pochi giorni. Per un’azione efficace si raccomanda di trattare popolazioni di larve nei primi stadi di sviluppo, ecco perché si consiglia di monitorare i voli mediante le trappole ai feromoni o con un’attenta osservazione dell’attività del parassita del pomodoro (Tuta absoluta).
Bayer Spinosad
E’ adatto lo Spinosad-44,2, e lo spinosad-11,6. Si tratta di insetticidi biologici non classificati, in entrambi i casi, se le bacche sono mature, bisognerà attendere 3 giorni di sicurezza prima di poterle raccogliere e consumare.
In concomitanza con qualsiasi tipo di trattamento per la tuta absoluta, consigliamo di continuare le attività di monitoraggio: le piante infestate vanno prontamente estirpate e portate in discarica (o bruciate) così da evitare che le larve ancora presenti riescano a completare lo sviluppo per incrisalidarsi nel terreno.
La tuta absoluta attacca anche altri ortaggi
L’insetto attacca principalmente il pomodoro, tuttavia non sono rare infestazioni di tuta absoluta su patate, melanzane e raramente anche peperone e fagiolino. In questo caso, i rimedi visti nella sezione sulla lotta alla tignola del pomodoro sono altrettanto validi in caso di infestazioni su patata, melanzana, peperone o qualsiasi altra coltivazione.
L’insetto minatore, nel primo anno della sua comparsa in Italia, riuscì a causare la perdita del 60 – 70% della produzione di varietà da mensa. In misura minore, la tuta del pomodoro attacca anche melanzana, peperone e patata con danni che su quest’ultima specie riguardano solo l’apparato fogliare. Altre piante ospiti sono le solanacee infestanti come l’erba morella (Solanum nigrum) che costituiscono fonti dell’infestazione in quanto su di esse il lepidottero riesce a svilupparsi indisturbato. E’ per questo motivo che una buona difesa dalla tuta absoluta consiste anche nel diserbo oltre alle reti antinsetto, trappole a base di feromoni, lotta biologica e insetticidi chimici.
Le foto di identificazione della tignola del pomodoro sono tratta (dove non specificato diversamente) dal sito istituzione dell’Agricoltura della Regione Lazio.
Altre avversità del pomodoro che potrebbero disturbare le vostre coltivazioni:
ragnetto rosso.
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