Il vostro termosifone non riscalda come dovrebbe? Degli strani rumori sembrano provenire dal suo interno? Avete l’impressione che il calore faccia fatica a diramarsi all’unità di riscaldamento?
Se avete risposto positivamente ad almeno una delle domande che abbiamo posto nelle righe precedenti, è possibile che siate dinanzi a un problema non grave, ma che merita comunque un riscontro efficace: togliere l’aria dai termosifoni, permettendo al sistema di riscaldamento di tornare ad una resa ideale, contenendo i consumi e potenziando l’effetto calorifero.
Ma come sfiatare i termosifoni? Che cosa ci serve? Come procedere senza commettere errori e sporcare muri e pavimenti? Cerchiamo di svelarlo in modo semplice e chiaro, in questa nostra guida che vi permetterà di ritrovare l’efficienza perduta in pochi e semplici passaggi!
Perché dovete sfiatare i termosifoni
Prima di procedere, permetteteci un piccolo consiglio. Sfiatare l’aria dai termosifoni è una buona abitudine che vi consigliamo di ripetere non solamente quando il termosifone “ha qualcosa che non va”, bensì periodicamente a scopo preventivo, almeno una volta all’anno e, tendenzialmente, all’inizio della stagione fredda e – dunque – degli utilizzi invernali dell’impianto.
In questo modo riuscirete innanzitutto ad avere costi energetici più bassi: le bolle d’aria presenti nell’impianto di riscaldamento possono infatti ridurre l’efficacia termica dei radiatori, che faticheranno a riscaldare e, dunque, incrementeranno il consumo della caldaia.
Che cosa vi serve per sfiatare i termosifoni
Per vostra fortuna, sfiatare i termosifoni è davvero molto semplice: sarà sufficiente seguire queste indicazioni e – soprattutto – prendere qualche piccola precauzione che vi eviterà di dover correre ai ripari pulendo muro e pavimento.
Premesso quanto sopra, tutto ciò che vi occorre è una bacinella (o un secchio, o un altro recipiente), e uno straccio.
Controllate quindi che i termosifoni siano aperti. A seconda del tipo di impianto (centralizzato o meno), bisognerà dare uno sguardo alla caldaia e girare le valvole dell’impianto. Successivamente, dovrete ruotare anche le manipole dei singoli termosifoni: di solito si tratta della valvola più grande, posizionata (di solito) sulla parte sinistra, da muovere in senso antiorario fino alla fine della corsa.
Una volta che avrete avuto la certezza che i termosifoni sono “aperti”, giunge il momento di sfiatarli: ruotate lentamente la valvola di sfiato del radiatore per poter fare uscire l’aria.
Nel far ciò, vi raccomandiamo di farlo molto lentamente. Se infatti ruoterete troppo rapidamente, otterrete probabilmente uno schizzo d’acqua incontrollato. Di contro, ruotando lentamente la valvola di sfiato del termosifone (a proposito: individuarla è molto semplice, visto e considerato che si trova nella parte alta del calorifero, nel verso opposto alla valvola più grande, di apertura e chiusura, che avete già mosso), gradualmente usciranno fuori aria e gocce d’acqua.
Il vostro obiettivo sarà quello di continuare ad aprire con lentezza la valvola, fino a quando uscirà un getto costante: è il segnale che la bolla d’aria sta svanendo, e che l’acqua può circolare liberamente all’interno dell’impianto!
Controllare il manometro
Se siete arrivati a questo punto, avete già ottenuto un risultato vicino a quello ideale e, probabilmente, i vostri termosifoni sono davvero vicini alla piena efficienza.
Tuttavia, vi consigliamo di compiere un altro piccolo passaggio che vi garantirà un risultato ancora migliore, e che in caso di impianto di riscaldamento autonomo vi richiederà pochissimi secondi di impegno.
Andate dinanzi alla caldaia e verificate la pressione dell’impianto: verificate in particolar modo che il manometro (è proprio l’unità che serve a monitorare la pressione dell’acqua) riporti la sua freccia posizionata tra il numero 1 il numero 2.
Qualora così non fosse, dovrete aprire con cautela il rubinetto di carico dell’acqua della caldaia (è quasi sempre posto sotto la stessa caldaia) fino a quando il manometro non indicherà un valore che è compreso tra gli estremi di cui sopra.
A questo punto, siete vicinissimi alla meta! L’ultimo passaggio che vi consigliamo di fare è infatti quello di riaccendere la caldaia. Alzate la temperatura del termostato fino al punto desiderato, e andate davanti ai vostri termosifoni. Dopo pochi minuti dovrebbero scaldarsi uniformemente.
Se invece notate che uno o più termosifoni faticano a riscaldare, o che qualcuno è molto più “tiepido” degli altri, è possibile che nelle unità più fredde vi siano ancora delle bolle d’aria. Vi suggeriamo pertanto di ripetere l’operazione di sfiatamento, e “riavviare” la procedura dall’inizio.
Consigli per sfiatare i termosifoni
Giunti in conclusione di questo nostro approfondimento, dovreste esservi facilmente resi conto di quanto possa essere facile sfiatare i termosifoni.
Si tratta infatti di un’operazione che tutti i produttori di impianti di riscaldamento consigliano di effettuare periodicamente, e che può essere effettuata da chiunque, senza particolari rischi.
L’unico pericolo che correrete – se così si può definire! – è quello di non controllare adeguatamente le valvole. Come abbiamo già rammentato qualche riga fa, un’apertura troppo rapida della valvola di sfiato potrebbe far partire un getto d’acqua sottile ma piuttosto forte, che potrebbe sporcare muro e pavimento, rendendo necessaria una pulizia con uno straccio.
Al di là di questo piccolo inconveniente, l’operazione è semplice, rapida e molto efficace, e sarà in grado di donare una nuova efficienza al vostro impianto di riscaldamento. Ripetere questo procedimento all’inizio di ogni stagione fredda vi permetterà di avere dei caloriferi di sicura affidabilità , per un miglior comfort domestico!