La quantità di caffè che possiamo consumare ogni giorno varia in funzione dell’età e della persona, così come in base al peso. Tuttavia, ricordiamo che possiamo ottenere energia anche da altre fonti.
Grazie a questa bevanda possiamo resistere al sonno, essere più produttivi nel lavoro e svegliarci con il piede giusto ogni mattina.
Stiamo parlando del caffè e solo in Italia se ne consumano in media quasi 6 chili a persona l’anno. Allora sorge spontaneo chiederci: “quanto caffè dovremmo bere?”
Diversi Paesi hanno persino una giornata dedicata a questa famosa bevanda e sono molte le persone nel mondo che affidano la loro quotidianità agli effetti della componente chiave del caffè: la caffeina.
Troppa caffeina fa male
La caffeina ha effetti benefici sull’organismo. Tuttavia, ingerirne troppapuò generare effetti controproducenti sulla salute di qualsiasi persona.
Un eccesso di questo alcaloide può far insorgere sintomi pericolosi quali:
- Insonnia
- Tremore muscolare
- Aritmia
Per quanto si debba assumere davvero tanta caffeina perchè si verifichino questi disturbi, il soggetto colpito potrebbe persino morire a causa di un eccesso di questa sostanza.
Ad ogni modo, gli effetti possono variare da persona a persona.
Quanta caffeina c’è in una tazza di caffè?
Sapere quanta caffeina contiene una tazzina di caffè, è un’informazione molto relativa. In effetti, questo elemento dipende dalla quantità e dalla qualità dei chicchi macinati che vengono utilizzati per preparare il caffè.
Si calcola che una sola tazza potrebbe contenere dai 50 ai 400 milligrammi di caffeina. Questa quantità dipende dalla quantità di acqua e di caffè contenuti in questa tazza.
Sappiamo anche che una dose di 10 grammi potrebbero essere letali per l’organismo umano.
Detto ciò, dovremmo ingerire 25 tazze ad alta concentrazione di caffeina, in un brevissimo lasso di tempo per iniziare a sentirci male.
Peso dell’individuo e relativa dose velenosa
Tuttavia, gli effetti dipendono anche dal peso della persona. Qual è la giusta dose di caffè da assumere?
- Per esempio, un individuo che non pesa più di 50 chili potrebbe subire gravi conseguenze bevendo 7,5 grammi di caffeina e sarebbe persino a rischio di morte.
- D’altra parte, una persona di più di 78 chili che consumi 12 grammi di caffeina potrebbe subire uno scompenso mortale. Alcuni test indicano che bere più di 90 caffè espresso può provocare la morte istantanea.
Bisogna poi prestare maggiore attenzione ai bambini, dato che il loro metabolismo è più veloce.
- In questo caso, 35 milligrammi per ogni chilo, sarebbe per il bambino sufficiente a provocare una grave intossicazione.
- Ad ogni modo, già questa è una quantità che nemmeno un adulto berrebbe in un sol sorso.
La giusta quantità di caffè
Oggigiorno è diffusa l’idea che la quantità di caffè che ci è concesso bere nell’arco di una giornata non dovrebbe superare le 4 tazzine.
Questo limite dovrebbe essere quello ideale, ma c’è chi lo supera abbondantemente.
A questo dobbiamo aggiungere che la tolleranza dell’organismo a certe sostanze è una capacità unica e irripetibile.
Oltrepassare questa quantità moderata potrebbe generare sintomi lievi, come:
- Difficoltà nel dormire
- Nausea
- Mal di stomaco
- Irritabilità
- Polso accelerato
Esistono altre opzioni
Se vogliamo aumentare il nostro rendimento, non avere sonnolenza o svegliarci con più energia, esistono alternative che possono essere complementari al caffè.
Ad esempio, una barretta di cioccolato rivitalizza e attiva sostanze come l’endorfina e la feniletalamina, associate alla sensazione di felicità.
Esistono inoltre infusi che stimolano l’attenzione e la concentrazione. Alcune di queste bevande contengono caffeina, ma in quantità abbastanza limitate.
La cosa interessante è che la caffeina non è l’unico alcaloide che intensifica il nostro impegno fisico e intellettivo.
Evitare la dipendenza
Probabilmente la caffeina è la droga legale più utilizzata e conosciuta ovunque nel mondo. Tuttavia, è anche comprovato che si tratta di una sostanza psicotropica e come tale può generare dipendenza a chiunque si abitui ad assumerla.
I consumatori abituali di caffè possono sperimentare sintomi di astinenza smettendo di bere caffè, per 24 ore di fila.
Per essere più precisi, parliamo di sintomi quali dolore muscolare e mal di testa, affaticamento e problemi di concentrazione.
Di conseguenza, la sonnolenza e la mancanza di concentrazione che proviamo quando non beviamo la nostra dose di caffè quotidiana, potrebbe essere il risultato della nostra abitudine a bere questa sostanza con frequenza.
Per riassumere, bere caffè non avrà un impatto negativo sul nostro organismo a patto che lo beviamo con moderazione.
Le sue proprietà sono positive per la nostra produttività, ma abusarne potrebbe generare l’effetto opposto.