Se consumi frequentemente lo zenzero, attratto dai tanti benefici che questo alimento sembra poter apportare all’organismo umano, probabilmente sai già che tra i vantaggi veri o presunti c’è anche quello legato a un miglior controllo della pressione alta.
Ma è davvero così? È vero che zenzero e pressione alta sono messi in inversa correlazione, tanto che un maggiore consumo del primo conduce a un abbassamento della pressione sanguigna?
Oppure siamo di fronte a una fake news e, dunque, a tale alimento divenuto estremamente di moda non si può certamente apportare anche il beneficio della riduzione della pressione?
Proviamo a sgombrare il campo da qualsiasi dubbio, e cerchiamo di capire in maniera chiara e trasparente se è vero che esistono relazioni tra zenzero e pressione alta, o se il consumo di zenzero non apporta alcun beneficio alla pressione.
Zenzero: va bene per la pressione alta!
Iniziamo subito con l’aspetto più importante: lo zenzero va bene per la pressione alta!
Certo, non è l’unico alimento che ti aiuterà positivamente a ridurre la pressione sanguigna (pensa ad esempio anche all’aglio), e non può essere certamente ritenuto come sostitutivo dei farmaci che il tuo medico potrebbe consigliarti, ma è pur sempre una buona mano d’aiuto per poter raggiungere questo obiettivo in maniera equilibrata. Ma perché?
Il merito è della presenza di alcune sostanze antiossidanti, e alla sua capacità di dilatare le arterie. Due proprietà che sono da tempo ben riconosciute allo zenzero, che sono immediatamente ricollegabili alla possibilità di ridurre la pressione sanguigna, in misura almeno lieve.
Zenzero: benefici per la pressione alta ma… non credere ai miracoli!
Chiarito quanto sopra, è anche bene non saltare a conclusioni affrettate.
Teoricamente, infatti, se volessi curare la tua ipertensione, e abbassare i livelli della pressione sanguigna, solamente facendo ricorso allo zenzero (a proposito, qui ci siamo occupati di capire come coltivare lo zenzero!), ne dovresti assumere una quantità talmente elevata che finiresti con il procurarti dei pregiudizi in altre aree dell’organismo.
Insomma, è vero che lo zenzero riduce la pressione, ma è anche vero che non può essere certamente una terapia per l’ipertensione!
Se soffri di ipertensione, pertanto, parlane con il tuo medico: insieme riuscirete a individuare una cura efficace – farmacologica o meno – che possa permettere alla pressione di riequilibrarsi a livelli ritenuti di normalità. A proposito, sai che cos’è l’ipertensione?
Cos’è l’ipertensione o pressione alta
L’ipertensione, comunemente chiamata come pressione alta, è una condizione che è contraddistinta dall’incremento stabile della pressione arteriosa, ovvero la forza che fa scorrere il sangue in tutto il nostro corpo.
Come probabilmente sai già, la pressione è originata dal cuore, un organo che – tra i suoi obiettivi principali – ha quello di pompare il sangue nei vasi sanguigni a ritmo regolare e in grado di soddisfare le esigenze di tutti i tessuti e degli altri organi.
Se però questa attività di “pompaggio” è superiore alle normali esigenze dell’organismo, il rischio è che si finisca in una condizione – appunto – di ipertensione.
Zenzero e cura dell’ipertensione
Assumere una corretta alimentazione –ad esempio, oltre a mangiare zenzero, puoi provare a diminuire il quantitativo di sale nei tuoi alimenti! – è molto utile per cercare di tenere a bada una eccessiva pressione arteriosa.
Tieni infatti in considerazione che una pressione troppo alta può danneggiare le pareti dei vasi sanguigni, e può favorire la formazione di placche aterosclerotiche. Insomma, è proprio per questo motivo che le persone che soffrono di pressione alta generalmente corrono un maggiore rischio di infarto o di ictus!
Naturalmente, il consumo del solo zenzero può far ben poco per poter contenere questo pericolo, ma se avrai l’accortezza di seguire una alimentazione sana ed equilibrata, una coerente attività fisica e periodici controlli del sangue, potrai sicuramente costruire le basi per un percorso che ti porterà a ridurre notevolmente i rischi di malattie cardiovascolari.
Come mangiare lo zenzero
Lo zenzero può essere assunto in molti modi e, recentemente, è diventata una vera e propria moda (per fortuna, salutare!) all’interno delle nostre diete.
Molte persone, ad esempio, ne sfruttano le caratteristiche digestive. Usano pertanto mangiare delle “scaglie” o dei cubetti di zenzero a fine pasto, favorendo in tal modo un corretto transito del cibo. Ancora, molte persone usano lo zenzero in tè e tisane, veramente ristorative alla fine di una giornata intensa.
Lo zenzero, grazie al suo sapore piccante, può inoltre essere utilizzare per poter condire gli alimenti al posto del più nocivo sale (se usato in eccesso). O ancora, può essere parte integrante di un favorevole snack a metà mattina o a metà pomeriggio.
Insomma, i modi per poter usare lo zenzero all’interno della propria dieta sono davvero tanti e, a te, non rimarrà altro da fare che cercare di capire come poterne ottenere i massimi benefici, usufruendo del suo emblematico gusto.
Nel far ciò, fai però attenzione al tipo di zenzero che acquisti. Pretendi che sia sempre di primissima qualità, e cerca di evitare lo zenzero eccessivamente trattato, come alcune forme di zenzero candito: a volte, per poter favorire la sua degustazione (molte persone non ne tollerano il livello di piccantezza), lo zenzero viene processato con l’aggiunta di molti zuccheri o altre sostanze che ne alterano non solamente il sapore, quanto anche le proprietà tipiche e caratteristiche.
E tu che cosa ne pensi? Come mangi lo zenzero? Sapevi che può contribuire ad abbassare la pressione arteriosa?