La Barbie diventa ecologica e scende in campo in difesa degli Oceani e dei mari. Arriva la nuova collezione in plastica riciclata.
Come avere 60 anni e portarli bene. Basta chiederlo a un simbolo, una vera icona del nostro secolo: Barbie. Questa bambola, nata nel 1959, commercializzata dalla Mattel, ha conquistato tutto il mondo. Il suo vero nome è Barbara Millicent Roberts, nata a Willow, Wisconsin e vive nella sua casa in California vicino al mare.
La bambola più famosa al mondo ha sempre cavalcato l’onda delle tendenze nell’arco di oltre metà secolo, diventando lei stessa un simbolo. La sua straordinaria facoltà di rinnovarsi, rendono questa bambola intramontabile sia nello stile che nelle tematiche e nelle figure femminile che raffigura.
Da incarnazione della donna americana, la Barbie si è trasformata in un simbolo universale della femminilità. Da donna casalinga, a donna sportiva, in versione sposa o avventuriera, Barbie è anche la donna in carriera, madre, amica o sorella grande. Il suo talento viene espresso in ogni forma.
Negli ultimi anni, la Barbie si è fatta anche porta bandiera e sostenitrice di numerose campagne di sensibilizzazione in difesa di diverse cause. Sono state prodotte serie limitate contro la discriminazione della donna nel mondo del lavoro, l’inclusione sociale, contro la discriminazione razziale oppure nel XXI in versione Barbie in difesa degli animali, con una serie prodotta in collaborazione con il National Geographic.
Barbie Green
In un’epoca post pandemica, nella quale prevale la nuova strategia globale dell’Agenda Green 2030, Barbie non poteva di certo mancare l’appuntamento più importante. Quello con l’ecologia e l’ambiente.
La Mattel infatti ha lanciato una nuova serie, “Barbie Loves the Ocean”, una mini collezione di tre bambole realizzate con il 90% in plastica riciclata. In linea con il divieto della plastica monouso che sta entrando in vigore in molti paesi.
Con questa iniziativa, il colosso Mattel tiene inoltre a sensibilizzare sul tenere lontano la plastica dagli Oceani e i mari. Infatti, viene sottolineato che per questa mini collezione è stata utilizzata della plastica, recuperata nel raggio di 50 km dalla sede dell’azienda, nei corsi d’acqua , per i quali ancora non esiste una sistema di raccolta dei rifiuti.
La campagna Mattel PlayBack, intitolata “The Future of Pink is Green” invita tutti a restituire i vecchi giocatoli all’azienda che li utilizzerà per ricreare nuovi giocattoli.
Il colosso aveva inoltre annunciato lo storico cambio passo con l’introduzione, entro la fine del 2021, di carta o fibre di legno certificate FSC (Forest Stewardship Council) per il confezionamento oltre che a plastiche riciclate per i giocattoli entro il 2030 . “Questo nuovo lancio di Barbie è un altro tassello all’interno del portafoglio sempre più ampio dei brand Mattel che, come obiettivo chiave, vuole ispirare lo sviluppo di una coscienza ambientale nei nostri consumatori. Vogliamo consentire alle prossime generazioni di esplorare la meraviglia dell’infanzia e raggiungere il potenziale infinito che c’è in loro”. Ha dichiarato Richard Dickson, President e Chief Operating Officer di Mattel.