E’ in corso la campagna internazionale per il divieto sperimentazione sugli animali per i cosmetici. Il coniglio Ralph si fa portavoce in un corto di animazione nel quale racconta la sua sofferenza e le violenze alle quali viene sottoposto ogni giorno.
La sperimentazione sugli animali è un settore molto discusso. In nome della scienza, della ricerca, della medicina e della salute vengono perpetrate ogni giorno atrocità sugli animali. Nonostante i numerosi appelli, le denunce e le campagne di sensibilizzazione, l’utilizzo degli animali è ancora al centro della ricerca.
Metodi alternativi delle 3R
La tendenza è quella di abolire i test sugli animali, considerando che l’efficacia dei test sugli animali non è sempre attendibile per gli umani. Da diversi anni, non solo un ramo della ricerca ma anche molti paesi sostengono i metodi alternativi.
Questi metodi si basano sul principio delle 3R:
- Replacement: completa sostituzione degli animali con metodi alternativi come scopo finale
- Reduction: Riduzione del numero di animali utilizzati, tale comunque da ottenere una quantità di dati statisticamente significativa
- Refinement: Raffinamento delle condizioni sperimentali per ridurre al massimo la sofferenza provocata all’animale
Questo principio nasce nel 1959 dagli accademici britannici Russel e Burch per una ricerca che avesse a cuore il benessere degli animali. I metodi alternativi nel campo della ricerca sono definiti in base alla Direttiva europea n. 2010/63/UE.
I ricercatori possono utilizzare metodi di sperimentazione alternativi, purché in linea con la legislazione europea attraverso un preciso iter di validazione.
Il Laboratorio di Riferimento dell’Unione europea (EURL-ECVAM), è l’organismo che si occupa della validazione dei metodi alternativi. Ha sede presso il Joint Research Centre, Institute for Health and Consumer Protection (IHCP) in Italia, ad Ispra. Si occupa non solo di processi validativi, ma, a sua volta, propone, sviluppa e diffonde metodi e approcci alternativi.
Gli Stati membri assistono la Commissione nell’individuare e designare laboratori specializzati e qualificati, per i metodi alternativi. Questi laboratori sono poi abilitati ad entrare nel NETVAL, Network europeo dei laboratori abilitati e riconosciuti per lo sviluppo e la convalida di metodi alternativi. Vi sono circa 38 laboratori europei abilitati alle ricerche alternative, tra i quali otto sono italiani.
Metodi alternativi in Italia
Per il triennio 2020-2022, la Legge del 22/02/2020, n. 8 prevede finanziamenti per lo sviluppo e la convalida di metodi alternativi e per la formazione del personale con un importo annuale pari ad 2 milione di euro annui così ripartito.
Come riferisce il ministero della Salute italiano, il 20 % viene destinato alle regioni e alle province autonome per il finanziamento di corsi di formazione ed aggiornamento per gli operatori degli stabilimenti autorizzati.
Mentre l’80 % viene concesso agli Istituti zooprofilattici sperimentali, agli enti pubblici di ricerca e alle università per l’attività di ricerca e sviluppo dei metodi alternativi.
Test sugli animali per cosmetici
La sperimentazione animale è un iter obbligatorio per certificare la sicurezza di un prodotto. Questo avviene per ogni settore dalla medicina, ai cosmetici, ai prodotti chimici, vernici o per la casa.
Per la convalida del prodotto e la sua commercializzazione vengono effettuati test per valutare la tossicità di un prodotto o test allergeni.
Negli ultimi anni, così come per il divieto allevamenti animali da pelliccia, è stata promossa una campagna per lo stop test animali per i cosmetici. La denuncia delle associazioni mira a evidenziare l’assurdità di questi sperimenti per un fine futile.
Divieto in Ue
In Europa, testare trucchi, creme, saponi e profumi sugli animali è vietato dal 2004. Nel 2009 fu poi esteso il divieto anche per le sostanze che compongono i prodotti cosmetici con alcune eccezioni che si sono prolungate fino al 2013.
La legge tuttavia viene a volte raggirata ed è possibile che siano nel commercio prodotti con sostanze testate. Eppure, oggigiorno, esistono oltre 200 mila ingredienti che sono disponibile e per i quali non c’è bisogno di effettuare questi test orribili.
Nel 2018, l’Ue si è espressa a favore di una moratoria internazionale entro il 2023 per imporre tale divieto a livello mondiale. Infatti, l’80% dei paesi permette ancora i test e la vendita di prodotti testati.
 Il coniglio vittima della sperimentazione
In quest’ottica, l’organizzazione animalista Humane Society International ha promosso nel 2021 una nuova campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi.
L’organizzazione ha realizzato un corto metraggio con un cast multinazionale tra cui Taika Waititi, Ricky Gervais, Zac Efron, Olivia Munn, Pom Klementieff, Rodrigo Santoro, Tricia Helfer e altri.
Il cortometraggio di animazione in stop-motion intitolato “Save Ralph” mette in scena un dolce coniglio di nome Ralph, per il quale ha prestato la sua voce il premio Oscar Taika Waititi. Ralph, è una cavia da laboratorio che attraverso un’intervista racconta cosa sia la vita di un animale da laboratorio.
Nonostante la simpatia del personaggio, il cortometraggio racconta la sofferenza di questi animali. Il regista, Spencer Susser ha spiegato che “è così importante che Ralph si senta reale perché rappresenta innumerevoli animali reali che soffrono ogni giorno”.
L’obiettivo dell’organizzazione e del produttore Jeff Vespa (Voices of Parkland) in collaborazione con lo studio Arch Model del produttore di marionette Andy Gent (Isle of Dogs, The Grand Budapest Hotel) è quello di diffondere i “metodi alternativi” e sostituire l’uso di animali.
Con la campagna #SaveRalph di HSI viene pertanto chiesto il divieto dei test sugli animali per i cosmetici a livello internazionale.