Le terribili condizioni in cui viveva questa splendida cagnolina di nome Margarida, ritrovata a São Vicente, sulla costa di São Paulo, ha commosso e indignato i volontari dell’ONG Viva Bicho Santos.
Gli operatori erano impegnati in una campagna di vaccinazione per animali casa per casa, quando si sono imbattuti nei proprietari di Margarida, che tutto sembravano fuorchè delle persone responsabili.
Secondo la presidente di Viva Bicho Santos, Marilucy Pereira , la cagnolina viveva in uno stato di completo abbandono. Aveva un pelo molto lungo e pieno di nodi e gli insetti se la stavano praticamente mangiando viva. In tutta la casa c’era un “fortissimo odore di morte”.
Non appena ha visto le condizioni in cui viveva la cagnolina, ha parlato con i proprietari e li ha convinti ad affidare Margarida alle cure dell’associazione: “Non dimenticherò mai quell’odore, era un odore di morte”, ha raccontato Marilucy a un giornale locale.
Fortunatamente i proprietari di Margarida non hanno opposto molta resistenza e, dopo aver accettato la proposta dell’associazione, hanno portato la cagnolina presso la sede di Viva Bicho Santos.
Margarida era in condizioni così gravi che è stato necessario sedarla per ore
Secondo Marilucy, oltre ai gravi problemi al pelo e alla pelle, l’animale avvertiva una grande sofferenza e faceva molta fatica a camminare. Dopo averla pulita per bene e medicata, i volontari hanno scoperto che il collare si era praticamente fuso alla pelle della cagnolina e un laccio si era annodato con le zampe posteriori, aprendo numerose ferite. Margarida provava così tanto dolore che per tosarla è stata necessaria la sedazione.
“All’inizio non avevamo capito quanto gravi fossero le sue condizioni, pensavamo che potevamo tosarla tranquillamente. Ma quando abbiamo iniziato abbiamo capito la gravità del problema. Abbiamo dovuto sedarla per circa tre ore perché per effettuare la toelettatura nel modo più sicuro possibile abbiamo impiegato tantissimo tempo” ha spiegato Marlucy.
Dopo il trattamento, Margarida, un mix di Shih-tzu e Barboncino, ha dimostrato di possedere un carattere docile e giocoso.
“Ora non soffre più ed sembra molto più sollevata e felice. Le piace molto giocare. Ora continueremo a tenerla sotto controllo. Per il momento non sembra però aver riacquisito la fiducia negli esseri umani. Del resto il dolore a cui era stata sottoposta per chissà quanti anni non è molto facile da superare. Le occorrerà ancora un po’ di tempo prima che possa trovare un’amorevole famiglia che se ne prenda cura nel modo più appropriato.
“Ogni animale ha bisogno di amore, che sia un randagio o che sia un cane di razza. Per mantenere un cane bisogna avere un equilibrio mentale e finanziario. Sono fondamentali”, ha ribadito la presidente dell’associazione.
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