Qualche tempo fa, durante una giornata molto afosa, un uomo di nome Anand Raman si è presentato sul posto dove lavora la sorella per farle una visita a sorpresa. Appena ha parcheggiato l’auto, tuttavia, si è trovato davanti a una scena che l’ha molto colpito.Sotto a una delle altre automobili parcheggiate lì vicino, c’era un tenero cagnolino che cercava riparo dal sole: “L’ho visto sotto un’auto, stava mangiando qualche avanzo lasciato dagli operai che lavorano lì. La sua pelliccia era arruffata e faceva fatica a camminare“. Nonostante ciò, appena ha visto Raman si è precipitato da lui come se fosse un amico di lunga data anche se non si erano mai incontrati prima.
L’uomo non aveva nessuna intenzione di adottare un cane in quel periodo. Era qualcosa a cui non pensava minimamente. Ma quando quel cagnolino ha iniziato a fissarlo come un cucciolo felice ha capito che doveva portarlo con sè e salvarlo dalla strada.
“Si è avvicinato a me con aria curiosa ma eccitata, scodinzolando a più non posso. Mi sono innamorato subito di lui”, ha raccontato l’uomo.
“Ci siamo poi seduti lì per un po’ sul marciapiede e lui si è lasciato accarezzare. L’ho fatto salire in macchina e lui si è addormentato sulla mia spalla”, ha continuato Raman.
Dopo qualche ora lo ha portato da un veterinario per fargli fare un controllo visto che a prima vista sembrava non se la stesse cavando molto bene. In clinica hanno detto a Raman che il cane soffriva di rachitismo su entrambe le zampe anteriori a causa della malnutrizione. Per fortuna, la condizione è curabile e non avrà effetti duraturi.
Raman ha raccontato di essere rimasto molto sorpreso dopo aver fatto il bagnetto per la prima volta al cane: “Abbiamo scoperto che la sua pelliccia era in realtà di un bianco molto candido. Il grigio opaco era dovuto alla sporcizia”. Così Raman ha deciso di chiamare il cane Snowy, a causa del colore bianco del suo pelo che assomiglia molto alla neve.
Le prime settimane trascorse in casa non sono state molto facile per il cagnolino. Ancora non aveva capito che si trovava finalmente al sicuro. Si sedeva terrorizzato in un angolo e credeva che avrebbe dovuto lottare per avere un po’ di cibo.
“Quando lo portavo a fare una passeggiata, era costantemente terrorizzato dal fatto che potessi lasciarlo di nuovo in strada. Così mi tirava via il guinzaglio e se ne correva nuovamente a casa. Lo ha fatto per un bel po’ di tempo. Quando ha capito che non lo avremmo lasciato lì, ha finalmente iniziato a godersi le passeggiate.”