Tra le tante alternative a disposizione il condizionatore è quello che abbatte di più i costi energetici di una famiglia: ecco i calcoli
Non è facile scegliere un metodo di riscaldamento conveniente per la casa quando le temperature scendono. Oggi i sistemi in commercio sono davvero tanti e c’è solo l’imbarazzo della scelta, ma non tutti sono convenienti o sostenibili dal punto di vista delle emissioni. Fra stufe a pellet, termosifoni, radiatori a gas, camini e condizionatori, non mancano di certo le alternative. La scelta dovrebbe cadere sempre su un sistema che rappresenti il miglior compromesso tra costi e sostenibilità.
La scelta migliore per risparmiare energia e ridurre l’impatto ambientale
Secondo gli esperti una delle scelte migliori potrebbe essere proprio il condizionatore che usiamo in estate per deumidificare l’ambiente. La temperatura ideale dell’ambiente dovrebbe aggirarsi attorno ai 20-23 gradi, con picco massimo di 24 gradi quando fuori fa molto freddo. La soluzione ideale sarebbe quella di utilizzare questi sistema di riscaldamento ma solo per un quarto d’ora circa, e cioè il tempo giusto per riportare nella stanza la temperatura giusta.
Un’altra delle alternative da tenere in considerazione potrebbe essere quella di utilizzare contemporaneamente condizionatore e termosifoni. Il condizionatore dovrebbe rimanere acceso per brevi periodi quando vengono spenti i termosifoni, quando avvertiamo che la temperatura sta diminuendo. Il consumo di un condizionatore di classe A è di circa 160kW/h annue, un condizionatore di classe C, 260kW/h e uno di classe G circa 430kW/h.
Se facciamo un rapido calcolo, accendendo un condizionatore da 1000 watt per un periodo di sei ore circa, al costo di 0,15 euro/kWh, la spesa giornaliera sarebbe poco meno di un euro, cioè 0,942 euro. In totale la spesa mensile da sostenere si aggirerebbe attorno ai 30 euro, cioè circa 360 euro l’anno. Ovviamente il riscaldamento non si tiene acceso per tutto l’anno ma al massimo per 5-6 mesi, quindi il costo si aggirerà attorno ai 170-180 euro annui.
I fattori che determinano la temperatura ideale
Ovviamentesi tratta di una stima da prendere con le pinze, anche perchè il consumo di un condizionatore per riscaldare può essere determinato da vari parametri tra i quali il grado di isolamento della casa, la grandezza e la temperatura dell’ambiente da riscaldare e la potenza del condizionatore. Con una potenza tra i 300 e i 1.200 Watt, il costo non dovrebbe superare le cifre che abbiamo indicato in precedenza. L’uso del condizionatore è consigliato quando la casa è ben isolata e si ha in casa un condizionatore di classe A.
E’ importante anche che lo stesso condizionatore sia di potenza adeguata all’ampiezza della stanza e che sia dotato di tecnologia inverter che si regola automaticamente. Se la casa non è ben isolata, l’uso del condizionatore è assolutamente da non consigliare, poiché il calore si disperderebbe rapidamente e non si otterrebbero i benefici sperati. Anche il fatto di non possedere un condizionatore di classe A, rende poco consigliato l’uso di un condizionatore in inverno perché è meno efficiente e quindi consuma più energia.