La migliore alternativa alle capsule monodose sono i tradizionali detersivi liquidi o in polvere: i risultati di una ricerca americana
Secondo una ricerca effettuata negli Usa sarebbe elevato il numero dei bambini che vengono esposti frequentemente a contatto con i detersivi in capsule monodose per fare il bucato. I dati drammatici svelati dal Nationwide Children’s Hospital e del Central Ohio Poison Center, hanno rivelato che l’esposizione dei bambini sotto i 6 anni si è ridotta negli ultimi anni, ma quello delle persone affette da disturbi psichiatrici come demenza, morbo di Alzheimer o distrubi psichici, è in forte crescita.
I dati drammatici svelati dai ricercatori americani
Lo studio, pubblicato su Clinical Toxicology, si è basato sui dati forniti da centri antiveleni negli Stati Uniti dal 2014 al 2022. La media delle chiamate di emergenza è stata di una ogni 44 minuti. L’87% delle chiamate sono state effettuate per risolvere problemi di ingestione di queste capsule monodose da parte di bambini sotto i 6 anni.
Pur registrandosi una contrazione del 6,8% negli ultimi due anni, secondo i ricercatori il rischio di avvelenamento è ancora troppo elevato a causa della distrazione dei genitori o dei tutori delle persone con problemi mentali, che spesso sottovalutano i rischi legati al contatto con queste sostanze pericolose.
Dallo studio si è rilevato che il 6% delle esposizioni causa notevoli problemi di salute. Si sono registrati 9 decessi durante il periodo di studio che riguardano persone over 70. Gli esperti hanno evidenziato che, nonostante i dati siano in deciso miglioramento, il numero di casi rimane preoccupante e che servono nuove misure urgenti per ridurre ulteriormente il tasso di avvelenamento da ingestione di capsule monodose. Le attuali norme per l’imballaggio delle capsule negli Usa, secondo gli esperti, sarebbero ancora lacunose e non idonee a garantire la sicurezza.
Spesso le famiglie tendono a sottovalutare la tossicità di queste capsule monodose di detersivi per bucato altamente concentrate. La presenza in casa di adulti vulnerabili o di bambini, rende l’uso dei tradizionali detersivi per bucato molto più sicuro e controllabile. La somiglianza di queste capsule a caramelle colorate trarrebbe in inganno i bambini e gli anziani fragili, che spesso scambiano questi prodotti per lecca lecca.
Il vademecum elaborato dagli esperti
Per ovviare a tale situazione, gli esperti hanno pubblicato un vademecum finalizzato a garantire la sicurezza dei bambini e degli adulti. Una delle prime regole è quella di “conservare i contenitori per il bucato in armadietti alti e chiusi a chiave, soprattutto in case con bambini o adulti vulnerabili”. La seconda regola è quella di non uscire le capsule dall’imballaggio già progettato a prova di bambino.
Altra regola preziosa è quella di non conservare tali capsule in contenitori per alimenti che potrebbero trarre in inganno gli incauti utilizzatori. Un’altra delle cose da fare è quella di istruire tutti i membri della famiglia sui reali pericoli che l’esposizione a queste sostanze possono comportare per la salute. Il consiglio più importante è quello di acquistare formati alternativi di detersivo per bucato, dando preferenza ai prodotti liquidi o in polvere.