Un nuovo studio ha dato un ulteriore conferma al proverbio “Il cane รจ il miglior amico dell’uomo“, infatti cane e uomo possono comunicare tra loro, condividere emozioni e fare nuove esperienze.
I Cani e gli esseri umani possono perfino “parlare” la stessa lingua. Piรน nello specifico, i ricercatori hanno scoperto che le persone che hanno un cane da molto tempo, possono attribuire un significato ad ogni verso del cane. I risultati dello studio hanno confermato l’ipotesi dell’esistenza di un linguaggio universale.
La nostra capacitร di capire il linguaggio del cane raggiunge un picco all’etร di 10 anni. Durante la preadolescenza, l’essere umano รจ in possesso di un talento naturale che gli consentirebbe di decifrare il linguaggio del cane che abbaia. Lo studio che รจ stato pubblicato sulla rivista Science Applied Animal Behaviour, potrebbe rafforzare la teoria di un linguaggio universale, comune al regno animale.
Il linguaggio universale consentirebbe all’uomo di capire il significato dei versi animali piรน rudimentali ma tra essere umano e specie canina, vi รจ un legame speciale. L’uomo e il cane coltivano legami fin dall’etร della pietra, a testimoniarlo รจ un fossile di un cane, datato circa 26.000 anni fa. In questo fossile il cane ha un osso di Mammut in bocca. L’essere umano ha avuto molto tempo per sviluppare e probabilmente evolvere una profonda comprensione della lingua dei cani.
Il Co-Autore dello studio, Csaba Molnร r, durante un’intervista rilasciata a Discovery News, ha affermato che la nuova ricerca ha messo in evidenza “che la comprensione basilare รจ sviluppata nella corteccia e nell’essere umano si trasmette per ereditarietร , dunque, l’apprendimento puรฒ solo leggermente migliorare questa capacitร “. In altre parole, la capacitร di comprendere il linguaggio dei cani รจ insita nell’essere umano a livello della corteccia e dei gangli basali, cioรจ si trova nel cosiddetto “Cervello Primordiale“.
Per lo studio, condotto da Pรจter Pongracz della Eรถtvรถs Lorรกnd University, di Budapest, i bambini con un’etร compresa tra i 6 e i 10 anni, sono piรน comunicativi. Durante la preadolescenza il “Cervello Intelligente” รจ meno sviluppato, lasciando piรน spazio al cervello primordiale, per questo un bambino capisce di piรน il linguaggio di un cane rispetto ad un adulto.
Durante l’esperimento, adulti e bambini dovevano ascoltare delle registrazioni dei cani, si sentiva solo l’abbaiare, estrapolato da ogni contesto. Con l’ascolto delle registrazioni, l’adulto o il bambino dovevano classificare ciรฒ che stavano ascoltando associandolo ad un’immagine di un espressione facciale umana: paura, solitudine, rabbia, gioia…
Tutti gli ascoltatori riuscivano a riconoscere la rabbia, ma solo i bambini riuscivano a riconoscere correttamente tutti gli altri tipi di stati d’animo, a rispondere perfettamente al test sono stati i bambini di 10 anni. Gli autori dello studio concludono cosรฌ:
“Questo esperimento dimostra che la capacitร di comprensione di base, quella che consente all’uomo di capire gli stati d’animo dei cani basandosi esclusivamente sui segnali acustici, รจ presente negli esseri umani fin dalla tenera etร . Questi risultati sono in netto contrasto con quanto riportato in letteratura, dove si afferma che i bambini tendono ad interpretare male i segnali visivi canini”
E’ chiaro che la comprensione dei segnali acustici non รจ influenzata da segnali visivi. A confermarlo รจ stato svolto un ulteriore test utilizzando persone non vedenti dalla nascita. I non vedenti non hanno memoria visiva ma comprendevano l’abbaiare del cane.
I ciechi hanno una conoscenza di base, riescono ad individuare gli stati d’animo dei cani sentendoli semplicemente abbaiare. Ciรฒ rafforza la teoria che siamo nati tutti con la capacitร di capire le vocalizzazioni canine. Questa capacitร intrinseca si รจ sviluppata con il tempo, proprio perchรฉ da sempre, dall’alba dei tempi, il cane รจ stato un fedele amico dell’uomo.
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