Agung Dewi è una 12enne molto speciale: insieme alla sua famiglia ha salvato e adottato 29 cani randagi negli ultimi due anni, garantendo loro cibo, riparo, e sicurezza nella loro piccola casa nel villaggio di Mas, sull’isola di Bali in Indonesia.
La storia di Agung Dewi e dei suoi cani è iniziata quando la piccola è stata curata in ospedale per un’intossicazione alimentare nel 2014. Le sue condizioni erano molto gravi e per oltre due settimane – come ricorda suo padre Oka Yasna – la bimba non ha potuto mangiare nulla. Un giorno, mentre si recava in ospedale a trovare la figlia, vide un simpatico cane randagio nero e decise di portarlo con sè per strappare un sorriso alla piccola Dewi.
“Le ho detto: ‘Dewi, ti ho portato un cane, non è adorabile?’ e ho apoggiato il cane al suo fianco“. La bimba ha provato ad annuire ma proprio mentre faceva quel piccolo gesto ha vomitato. Poi però si è seduta e ha sfoderato il suo sorriso più bello, chiedendo di poter abbracciare il cagnolino. L’appetito le è ritornato subito dopo. Grazie a quel simpatico incontro dopo qualche giorno le sue condizioni hanno iniziato a migliorare fino a riprendersi completamente. Una volta tornata con sè a casa ha portato il cagnolino con sè.
Agung Dewi vive con 29 cani che ha salvato dalla strada
Dewi oggi è convinta fermamente che quel piccolo esserino, che ha chiamato Selip, le abbia salvato la vita. Per questo motivo ha deciso di adottare quanti più randagi possibili per poter dare una seconda chances anche a loro.
A Bali i randagi non se la passavano molto bene. Gli isolani avevano infatti avviato una crudele campagna di abbattimenti per affrontare una pericolosissima epidemia di rabbia. Spesso i randagi venivano avvelenati o addirittura assassinati con armi da fuoco.
Per anni le associazioni animaliste hanno organizzato proteste in favore dei diritti degli animali. LA storia di Agung Dewi ha ispirato tantissime persone a comportarsi meglio con questi splendidi animali. La piccola ha raccontato che ogni mattina portava a spasso i suoi cani. Una volta lei e la sua famiglia si sono trovati a occuparsi di quasi 60 cani contemporaneamente.
“Non crediamo che abbattere i cani randagi sia il modo migliore per prevenire le epidemia di rabbia” hanno sostenuto Dewi e suo padre parlando ad Al Jazeera.
Negli ultimi anni era stata organizzata una campagna vaccinale proprio per evitare queste crudeli esecuzioni in strada, ma in alcune zone la crudeltà contro i cani continua a persistere. Jro Tirta, mamma di Dewi, ha raccontato che i loro cani vengono continuamente aggrediti da qualcuno. “Purtroppo non siamo mai riusciti a capire chi è che li aggredisce”. La donna è molto contrariata per la cattiveria che attira la loro attività. Anche perchè fino a qualche anno fa i balinesi pensavano che i cani fossero una parte molto importante della loro cultura e li associavano alla nozione indù della devozione incondizionata.