Acqua, verdure e carni a rischio. Alimenti contaminati, ingredienti pericolosi e il governo non fa nulla per difenderci. Se nessuno pensa a tutelare la nostra salute, dobbiamo pensarci da soli.
Mettere in dubbio la sicurezza di un farmaco è molto plausibile, qui i consumatori possono rendersi conto che un prodotto farmaceutico è commercializzato “nonostante” i suoi effetti collaterali. Il discorso cambia quando si parla di sicurezza sul lavoro o addirittura sicurezza alimentare.
Acqua, carni e verdure. E’ sicuro che ciò che ingeriamo non ci danneggia?
Per quanto riguarda le verdure basterà mantenerci alla larga dagli OGM e prediligere alcuni prodotti biologici più sicuri, ma le carni? Qui il discorso è del tutto diverso. La salute del consumatore è all’ultimo posto e deve essere lo stesso utente a documentarsi per tutelare il suo benessere; se per le contaminazioni idriche e atmosferiche non possiamo farci molto, per il campo alimentare si può tanto, siamo noi a decidere cosa ingerire.
L’USDA è un’organizzazione statunitense che si occupa di “sicurezza di carne, pollame e uova“. Il fatto strano è che molti membri di alto livello dell’USDA sono dipendenti o affiliati alle grandi aziende alimentari, nella fattispecie carni e prodotti caseari. Ciò significa che chi è a capo dell’USDA sono le stesse persone che lavorano per le industrie dalle quali l’USDA dovrebbe proteggerci. L’USDA tutela i cittadini americani ma il panorama italiano non è molto diverso;
è per questo che saltuariamente si verificano episodi come quello della mozzarella blu: non ci sono controlli oggettivi, gli interessi economici prevalgono e la sicurezza pubblica è posta sempre all’ultimo posto. Esempi pratici si possono leggere sulle etichette dei prodotti alimentari: l’aspartame è cancerogeno, è stato collegato a malattie del sistema nervoso centrale come l’Alzheimer e molte altre. L’aspartame fa male ma nessuno ne vieta la vendita. Anzi, esso è ampiamente pubblicizzato dalla coca cola ed altre grandi aziende. Sulle lattine di coca-cola light e zero come su tutti gli altri prodotti contenenti aspartame, dovrebbe esserci la dicitura <nuoce gravemente alla salute> così come è stato preteso per il tabacco.
La trama si infittisce ancora di più per l’industria delle carni. Gli animali di allevamento industriali subiscono un trattamento immondo e le aziende somministrano al proprio bestiame antibiotici e ormoni di ogni sorta. Il BGH è un potete ormone della crescita, somministrato ai bovini per garantire una maggiore produzione di latte. Il BGH è stato collegato all’insorgenza di tumori alla prostata e alla tiroide. Fortunatamente il BGH è stato bandito dall’Unione Europea ma sono molti gli ormoni illegali somministrati al bestiame:
“Ormoni illegali vengono regolarmente iniettati nei vitelli, e si sospetta che tale pratica aumenti la crescita di cellule cancerose negli esseri umani che le mangiano”.
I prodotti dell’industria delle carni non sono affatto salubri, basterà pensare al Boom della Mucca Pazza. Dopo questo fenomeno è stato vietato di sfamare il bestiame con farinacei di derivazione animale. In altre parole è stata vietata la pratica del cannibalismo negli allevamenti industriali, ma di contro, è permesso che si utilizzi ancora il sangue del bestiame per nutrire i vitelli. Vitelli che poi vengono mangiati dall’uomo.
“Stanley Prusien, vincitore del premio Nobel per gli studi condotti sulla Mucca Pazza, definisce questa come una “pratica folle”.
Nessuno di noi merita di essere ingannato dalle grandi indusrtie alimentari, nessuno di noi vuole ingerire veleno ma purtroppo, inconsapevolmente, mediante il consumo di carni e altri prodotti “poco sicuri“, si ingeriscono sostanze nocive che a breve e a lungo termine, possono ledere gravemente alla salute dell’uomo.
Le citazioni sono state tratte dal libro “La Dieta Skinny Bitch“.
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