Grande impresa dei pompieri palermitani che hanno dato l’anima per salvare un cane. Si trattava di un soccorso complicato, visto che il cane era in balia delle correnti del fiume Oreto, a Palermo. L’animale, un incrocio molosso, è stato individuato sabato da alcuni passanti mentre, ormai privo di forze, cercava di nuotare controcorrente nel disperato tentativo di mettersi in salvo.
Niente da fare: le acque del fiume l’hanno trasportato fino all’altezza di ponte Ammiraglio, in prossimità della foce e soltanto qui i Vigili del Fuoco sono riusciti a mettere in atto l’intervento di salvataggio.Una volta portato a riva l’animale, in grave stato di shock ipotermico, avrebbe dovuto essere immediatamente ricoverato presso il canile di Palermo. Canile che, però, risultava chiuso, con il cancello sbarrato.
Ai Vigili del Fuoco non è rimasta altra possibilità che tenere acceso il mezzo di soccorso in modo che il riscaldamento nell’abitacolo continuasse a funzionare: diversamente il cane sarebbe morto di freddo.A denunciare quanto accaduto è l’associazione LIDA, presente sul posto durante il fatto. Secondo quanto riportato, il canile di Palermo avrebbe dovuto rimanere aperto fino alle ore 18 ma alle 17, quando si è tentato il ricovero del cane, la struttura risultava già chiusa.
Il disservizio si è concluso soltanto quando, dopo varie peripezie, un dipendente comunale ha aperto il rifugio consentendo l’ingresso tanto del cane quanto del veterinario ASL che avrebbe dovuto curarlo.L’alternativa, secondo la Polizia Municipale contattata al centralino in quei concitati minuti, era quella di trasportare il cane presso un altro rifugio, molto distante. Un azzardo che avrebbe potuto causare la morte dell’animale.
Al momento attuale il molosso è ancora in condizioni critiche. Non si tratterebbe neppure di un randagio, ma i padroni contattati grazie alla lettura del microchip avrebbero dichiarato di averlo ceduto ad un parente.
Ma come ci è finito il cane nel fiume?
Il video del salvataggio
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