La Corte di Assise di Imperia ha infatti deciso di ammettere gli avvocati Claudia Ricci del Foro di Roma, in rappresentanza dell’Ente nazionale per la protezione animali (ENPA) e Adriano Colombo, che rappresenta l’Associazione nazionale protezione animali natura e ambiente (Anpana). In un primo momento, durante l’udienza preliminari, la richiesta dell’Anpana era stata rigettata dal gup Claudio Luppi. A opporsi è stata quest’oggi anche l’avvocato della difesa, Roberta Rosso. La legale ha sostenuto che l’associazione si occupa prevalentemente di ecologia e ambiente e non di tutela degli animali. La richiesta dell’associazione è stata tuttavia accolta. Per la povera donna, tuttavia, nessuno si è costituito parte civile.
I fatti risalgono allo scorso 19 aprile, data in cui, a Rocchetta Nervina, in alta val Nervia, l’91enne ha ferito mortalmente alla gola la moglie, Tina Boero, di 60 anni. Dopodichè ha ucciso anche il cane di famiglia, Luna, per motivi ancora in fase di accertamento. Si presume che a far scattare l’uomo sia stata una lite avvenuta la sera prima.
Nel corso dell’udienza è stata spiegata meglio la dinamica dell’omicidio: l’anziana sarebbe stata prima aggredita con un violento colpo di mazzetta in testa. Dopodichè è stata sgozzata. La cagnolina è stata uccisa con 2/3 coltellate, una delle quali l’ha colpita alla gola. Oltre all’accusa di omicidio, l’81enne dovrà difendersi anche dall’accusa di aver cagionato la morte di un animale.
Durante l’udienza è emerso, inoltre, anche che sia la donna che la cagnolina sarebbero state aggredite nel sonno; cosa che rappresenterebbe un’aggravante per l’uccisione della donna. La pm Antonella Politi ha chiesto che venga prodotta la registrazione della telefonata al 112 con la quale l’uomo allertò i soccorsi, dopo aver tentato di togliersi la vita. L’imputato non era presente all’udienza di oggi, che è stata aggiornata al prossimo 29 marzo per l’audizione dei testi.