Una cattiva igiene orale di sicuro comporta l’alito cattivo: l’odore che arriva dal cavo orale cambia in base alle abitudini alimentari, all’età o al momento della giornata. Se l’alitosi diventa un problema persistente sarà necessario intervenire con dei rimedi ad hoc che consistono nel badare all’igiene orale e nel seguire un’apposita alimentazione.
Le cause dell’alito cattivo sono riconducibili ai residui alimentari che ristagnano fra i denti. Questi residui vengono degradati dai batteri della placca e, come tutte le sostanze organiche in decomposizione, comportano la produzione di cattivo odore.
Esistono determinati alimenti che peggiorano l’alitosi: aglio e cipolla sono tra gli alimenti incriminati, ma ce ne sono molti e tra questi ve ne sono alcuni inaspettati; di seguito trovate l’elenco.
I chewing-gum alla menta, dopo l’iniziale freschezza, lasciano la bocca in condizioni peggiori di prima. Infatti, quando l’effetto del mentolo svanisce, l’alito inizierà a divenire man mano più pesante, soprattutto se la gomma da masticare possiede zucchero. I batteri della bocca infatti si alimentano dello zucchero e/o di altri composti chimici presenti nelle gomme da masticare; proliferano di conseguenza nella bocca rendendo l’alito cattivissimo.
Conosciamo bene l’odeore pungente e nauseante dell’ammoniaca, un composto tossico che viene prodotto dal processo metabolico di scomposizione delle proteine all’interno del nostro corpo. Eliminare le proteine dalla nostra alimentazione non è possibile dato che queste sono necessarie per la nostra sopravvivenza ma possiamo ridurle.
L’errore che molti fanno consiste nel lavarsi i denti appena dopo aver mangiato quando i residui di cibo sono ancora presenti tra le insenature dei denti. La prima digestione avviene in bocca soprattutto quando si parla di amidi cotti (pasta, riso, pane), appena dopo pranzo dobbiamo concedere il tempo necessario alla nostra cavità orale di sbarazzarsi dei piccoli residui di cibo che altrimenti, con lo spazzolino, non faremo altro che spalmarli sui denti senza davvero lavarli via.
Come già scritto nel paragrafo precedente, lo zucchero è l’alimento preferito dai batteri della bocca, che si nutrono di questo prodotto e si riproducono peggiorando l’alitosi. Di tanto in tanto, un dolce va anche bene, ma è meglio scegliere dolci genuini, da pasticceria, evitando quelli preconfezionati poiché questi ultimi sono anche ricchi di sostanze chimiche e conservanti che li rendono ancora meno buoni non solo per l’alito ma anche per la salute generale dell’organismo.
Caffè, salsa di pomodoro, ketchup, uova, sottaceti, latticini, carne, zucchero, e altri alimenti acidificanti tendono a creare un ambiente favorevole alla proliferazione dei batteri che causano l’alito cattivo. Ridurre il consumo di tali prodotti non solo aiuterà ad avere una bocca più fresca, ma contribuirà anche a contrastare l’acidità di stomaco, favorendo la digestione.
L’alcol, in generale, provoca disidratazione, e quindi anche nella bocca si crea secchezza. La bocca secca ha ovviamente una minore quantità di saliva e ossigeno al suo interno, fondamentali per combattere i batteri che causano l’alito cattivo.
Per evitare la formazione dell’alito cattivo, oltre a ridurre il consumo di questi alimenti, è bene adottare una dieta sana ed equilibrata e bere acqua durante tutto l’arco della giornata. L’acqua infatti aiuta a espellere le tossine dal corpo e a favorire una corretta digestione, oltre a mantenere ben idratato l’organismo e a lavare via i batteri dalla bocca.
Chi soffre di alitosi dovrebbe rinunciare agli alimenti sopra citati soprattutto di sera ma anche altri alimenti sono da evitare prima di andare a letto; è il caso di latte, formaggi e yogurt: la notte è il momento in cui nella nostra bocca si accumulano i batteri solforosi causa del caratteristico odore pungente del mattino. Se pensate che il digiuno possa essere risolutivo niente di più sbagliato! Anzi, la mancata masticazione diminuisce la salivazione che consente alla bocca di autodetergersi autonomamente eliminando, grazie a specifici enzimi, alcuni dei residui organici che rimangono nella nostra bocca.