A lanciare l’allarme è stato il Codacons, la questione acqua all’arsenico si complica e oggi sono a rischio anche i prodotti alimentari. I comuni coinvolti sono quelli della Regione Lazio, Lombardia e Toscana.
Il ministro dell’Ambiente Balduzzi ha cercato di rassicurare, spiegando che saranno limitati i disagi per la popolazione ma il problema è grande: le analisi portate avanti dall’Istituto Superiore di Sanità, prendendo in considerazione campioni di unghie e di urine dei soggetti residenti nelle zone a rischio, ha potuto vedere che la concentrazione di arsenico è pari a 200 nanogrammi per grammo, rispetto ai soli 82 nanogrammi riscontrati nel gruppo di controllo. Le analisi sono state condotte sui residenti della zona di Viterbo.
I rischi legati all’ingestione di acqua all’arsenico sono elevati e, considerato l’entità dei danni, è stato chiesto un risarcimento per 1 milione di euro. Codacons, nella sua azione giudiziaria collettiva, ha chiesto l’indennizzo di 1.500 euro a testa oltre la riduzione della tariffa idrica.
L’arsenico è una sostanza tossica altamente nociva, considerata cancerogena dagli esperti. Si è notato che nelle zone in cui i livelli di arsenico sono più alte, vi è una maggiore incidenza di tumori, soprattutto delle vie respiratorie e alla vescica. Potrebbe esserci un’incidenza anche con patolegie come il diabete, l’ipertensione, l’infertilità e disturbi di iperattività per i più piccoli. Il dato più agghiacciante è stato pubblicato in un dossier redallo dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario della Regione Lazio: nei comuni in cui i livelli di arsenico hanno superato i 20 microgrammi al litro, è riscontrabile un eccesso di mortalità superiore al 10% in particolare per patologie che coinvolgono il sistema circolatorio.
Acqua all’arsenico, l’elenco dei comuni a rischio
Regione: Lazio
Acqua all’arsenico, elenco dei comuni della Lombardia
Acqua all’arsenico, elenco dei comuni della Regione Toscana