In questo articolo vi daremo 7 consigli naturali per assorbire l’umidità e la muffa tra le mura domestiche e prevenire la loro comparsa.
Soprattutto durante la stagione autunnale e invernale, e più in generale durante i periodi più piovosi, il livello di umidità in ambito domestico può raggiungere livelli di particolare rilevanza. Ciò va ad influenzare le condizioni di vita degli ambienti interni in modo più o meno significativo.
Ma non sono soltanto i fattori “esterni” a influenzare l’andamento del livello di umidità all’interno dell’abitazione. Basta pensare all’eccesso di umidità che si crea quando ci si fa il bagno o la doccia. Le stanze risultano poco areate, per non parlare dell’umidità che può crearsi in cucina quando si mette qualcosa sul fuoco. Se non si aziona la cappa o non si permette un coerente ricambio dell’aria, il vapore creatosi rimane nell’ambiente.
In che modo si può assorbire l’umidità in casa in maniera semplice e naturale, e senza dover necessariamente comprare dei costosi dispositivi? Cerchiamo di riepilogare di seguito 7 rimedi naturali anti-umidità, che potrete sperimentare fin da subito nel vostro appartamento!
Il primo rimedio è intuibilmente quello più semplice da adottare! È sufficiente aprire leggermente le finestre mentre si cucina o mentre si sta facendo la doccia. Se la temperatura non lo permette (come probabilmente avverrà durante l’inverno) meglio limitarsi a farlo al termine delle sessioni di cucina o di lavaggio, in maniera tale da favorire l’asciugatura delle eventuali tracce di umidità formatesi a causa della condensazione del vapore.
Cercate di evitare di creare dei ristagni di acqua in casa. Innaffiate le piante solamente quando è realmente necessario, avendo cura di scongiurare la formazione di ristagni nei sottovasi. La stessa accortezza dovrebbe valere nei confronti degli stendini: un’abitudine molto frequente è quella di favorire l’asciugatura naturale dei capi portandoli all’interno della casa. Se però sono molto bagnati, l’umidità andrà a trasferirsi nelle stanze.
Un aiuto per poter contrastare l’umidità è relativo all’utilizzo del sale grosso, che può assorbire gli eccessi che sono presenti all’interno degli ambienti domestici. Abbiate cura solamente di sostituirlo nel momento in cui è umido, lasciandolo asciugare e riutilizzandolo in un secondo momento. Il sale grosso potrà essere posto all’interno di un recipiente o di una bottiglia di plastica tagliata in due (e naturalmente ben asciugata prima di poter essere utilizzata). Per quanto invece concerne la quantità da utilizzare, di norma 150 grammi di sale grosso sono sufficienti a deumidificare una stanza dalle dimensioni più ordinarie (fino a 5×5 metri).
Se non volete utilizzare una bottiglia, potete ottenere gli stessi risultati con un contenitore di plastica con coperchio. Mettete dunque il sale grosso in un sacchetto di organza e poi riponetelo nel contenitore di plastica. Chiudetelo con un coperchio appositamente bucherellato, in maniera tale che l’umidità attirata dal sale possa essere raccolta sul fondo della vaschetta. Anche in questo caso, sono sufficienti 100-150 grammi per poter deumidificare una stanza.
Se volete provare un’altra soluzione creativa per poter realizzare il vostro deumidificatore fai-da-te per la casa, potete utilizzare uno scolapasta. Posizionatelo su un contenitore adatto, copritelo con un telo da cucina leggero, sopra il quale avrete cura di riporre 100, massimo 150 grammi.
Se non volete acquistare un deumidificatore elettrico, il cui costo potrebbe essere abbastanza elevato, potete ricorrere all’acquisto di una lampada di sale. La lampada di sale è un deumidificatore naturale costituito da sale dell’Himalaya. Generalmente è in vendita nelle più svariate forme (ma le più vendute sono sicuramente quelle con forma rettangolare o piramidale, soprattutto se illuminate e utilizzabili dunque come efficace elemento di arredo). Il loro costo varia in misura notevole a seconda di grandezza e forma, ma si aggira di norma tra i 15 e i 50 euro.
Un’altra buona alternativa tutta naturale è l’acquisto e il posizionamento “strategico” di apposite piante assorbi umidità. Si tratta di piante che possono contribuire a purificare l’aria grazie al loro potere di neutralizzare le sostanze tossiche presenti nell’aria, gli agenti inquinanti e l’umidità in eccesso.
L’elenco è piuttosto lungo, e tra di esse potrete certamente trovare anche quelle più adatte a voi. Pensate alla lingua di suocera, al ficus, al crisantemo, alla dracena, all’azalea. Al pothos, al filodendro, alla palma di bamboo o allo spatifillo. Se poi volete saperne di più, qui abbiamo parlato di cosa piantare a gennaio: perché non approfittarne?
Unica accortezza? Attenzione a non creare l’effetto contrario! Le piante necessitano infatti di acqua, e dovrete stare sufficientemente accorti nel non innaffiarle troppo: in quel caso, infatti, andrete a favorire la presenza di un ambiente umido, piuttosto che scongiurarla.