Il riscaldamento globale sta causando numerosi problemi in tutto il mondo. Una delle maggiori preoccupazioni è legata al riscaldamento dei mari e allo scioglimento dei ghiacciai.
Nonostante spesso se ne parli come se fossero un qualcosa di sconnesso, questi due problemi sono in realtà molto legati. I ghiacci dell’Artico si stanno sciogliendo rapidamente anche a causa dell’intrusione delle acque sempre più calde dell’Oceano Atlantico. Questo sta provocando una riduzione della crescita di ghiaccio marino durante il periodo invernale.
Questo fenomeno è ormai ben conosciuto dagli esperti e infatti ha preso il nome di Atlantificazione. Appare chiaro quindi che i ghiacci artici siano sempre più in pericolo a causa anche di questo problema. A darne la prova è uno studio dal titolo “Prove di un ruolo crescente del calore oceanico nella crescita del ghiaccio marino artico invernale“. Apparso sul Journal of Climate, tale ricerca si basa su dati satellitari dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
L’Atlantificazione preoccupa i ghiacci dell’Artico
Il Journal of Climate ha di recente pubblicato un’importante studio realizzato tenendo conto dei dati dei satelliti della Climate Change Initiative dell’ESA. Tali dati hanno permesso di comprendere quanto dal 2002 al 2019 sia diminuito il ghiaccio dell’Artico.
La significativa diminuzione del ghiaccio marino artico è legato anche al riscaldamento dell’Oceano Atlantico che immette acqua calda nelle vicinanze dei ghiacciai. Questo processo è chiamato Atlantification (Atlantificazione in italiano) e preoccupa gli esperti. A causa del calore sempre maggiore dell’Oceano Atlantico i ghiacciai si stanno quindi ritirando e non crescono in inverno.
I ghiacciai dell’Artico stanno anche diventando meno resistente a causa delle temperature elevate che si hanno durante l’estate. Pare infatti che anche la stabilizzazione tra estate e inverno che contraddistingueva l’Artico stia pian piano venendo meno. Anche questo problema appare legato al processo di Atlantificazione.
Ghiacci artici in pericolo a causa delle calde acque dell’Oceano Atlantico
Il ghiaccio presente nell’Artico chiaramente non è costante durante tutto l’anno: durante l’inverno aumenta e durante l’estate diminuisce. Il ghiaccio marino dell’Artico raggiunge la temperatura più alta a marzo, dopo il freddo inverno, e quella più bassa a settembre, dopo lo scioglimento estivo. Gli studi hanno evidenziato però che il declino dei ghiacci è ormai importante in tutte le stagioni.
Le oscillazioni delle temperature dei ghiacci non sono legate solo alle temperature stagionali. Un altro elemento che le determina è la temperatura dell’Oceano Atlantico. Le ricerche hanno mostrato che proprio per colpa dell’Atlantizzazione i ghiacciai faticano a riprendersi dopo l’estate e a crescere nuovamente come facevano in passato. Questo significa di conseguenza che i ghiacci artici sono sempre più in pericolo.