I grandi calcolatori sono uno strumento fondamentale per tutti gli istituti di ricerca, ma il loro costo energetico è altissimo tanto da renderli una spesa che non tutti gli istituti possono permettersi di sostenere.
Il Cineca, un consorzio con sede a Casalecchio di Reno (Bologna) formato da 54 università italiane e due enti di ricerca nazionali, ha rilasciato una notizia che sta già facendo il giro del mondo: un nuovo supercomputer si aggiunge al già potente “Fermi”, un elaboratore chiamato Aurora Tigon che non solo ha prestazioni di calcolo elevate, ma anche un basso consumo energetico, diventando di diritto il supercomputer più efficiente al mondo.
Le sue prestazioni superano del 26% quelle del primo della classifica dei supercomputer più efficienti al mondo, la Green500 list.
La macchina realizzata è attualmente allo stadio prototipale ma entro il 2018, secondo quanto sostenuto dagli sviluppatori, sarà in grado di sostenere miliardi di miliardi di operazioni al secondo con consumi assolutamente contenuti. Per dare un’idea, riportiamo i dati diffusi sul FERMI, “il sistema del Cineca, si legge in una nota, riesce a compiere 2 milioni di miliardi di operazioni al secondo con un costo energetico pari a 1 milione di euro”
Questa innovazione tecnologica made in Italy, realizzata dalla Eurotech(azienda friuliana leader nel mercato embedded e supercomputing) e presentata in antemprima al Cineca di Bologna, è riuscita ad aggiudicarsi questo importante riconoscimento grazie alla sua efficienza energetica consentendo così di ottenere ottime prestazioni senza pesare sull’ambiente. Il suo funzionamento si basa sul processo di raffreddamento ad acqua, denominato Aurora Hot Water Cooling di Eurotech, attraverso cui è possibile ridurre non solo i costi relativi al consumo di energia, ma anche l’inquinamento acustico. Eurora, infatti, a differenza dei tradizionali computer che sfruttano il processo di raffreddamento ad aria, è priva di ventola garantendo così perfomance altamente silenziose.
Inoltre, l’utilizzo della tecnologia of Aurora Hot Water Cooling riduce o elimina la necessità di condizionamento in climi tipicamente caldi come quello italiano. L’energia termica prodotta dal sistema, infatti, può essere utilizzato per il riscaldamento di edifici, per il condizionamento o per la tri-generazione, la produzione combinata di elettricità, riscaldamento e raffreddamento.
“Il segreto sta tutto nel sistema di raffreddamento – ha spiegato Giampietro Tecchiolli, Cto (Chief technology officier) di Eurotech – In pratica il nodo che ospita su un lato i processori Intel e la memoria Ram e sull’altro le Gpu di Nvidia è attraversato da una placca di alluminio da cui entra ed esce il liquido. L’acqua non passa tra i circuiti, come nei tradizionali modelli di water cooling, ma si muove all’interno di una canalina separata. Ciò fa sì che il liquido, dopo aver raffreddato i chip, esce dalla macchina, riacquista la normale temperatura ambiente e poi rientra nel supecalcolatore.”
I centri di ricerca italiani saranno i primi a sperimentare l’efficienza di Aurora, che verrà quindi impiegato come computer di riferimento per simulazioni e calcoli complessi.
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