Bill Gates e Jeff Bezos investono nella ricerca di metalli in Groelandia. Temperature record provocano un’accelerazione dello scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia. Situazione che sta preoccupando gli esperti che sottolineano che la situazione potrebbe peggiorare nei prossimi anni.
Il Governo sta mettendo in atto una strategia di tutela per l’ambiente a cominciare dal divieto trivellazioni e alle devastanti conseguenze dall’estrazione del petrolio. Il nuovo partito recentemente eletto ha anche mantenuta la sua promessa di bloccare lo sfruttamento del sito minerario di Kvanefjeld con il progetto di estrazione di uranio della società australiana Greenland Minerals. Una decisione che ha penalizzato un’attività che poteva rendere al paese 200milioni di euro l’anno, con la creazione di quasi mille posti di lavoro.
Sicuramente, gli obiettivi erano ben altri. Evidentemente, vi era già l’idea di sostenere una più ampia cordata nel settore della ricerca di metalli per l’industria di semiconduttori. Un settore che si rivela il futuro in base alla riconversione ecologica, le fonti rinnovabili e i nuovi mezzi elettrici. Secondo numerose ricerche, la Groenlandia è una grande riserva di materie prime come cobalto, nichel, rame e metalli rari.
Questo non poteva sfuggire ai due maniati, Jeff Bezos e Bill Gates che hanno investito ben 15 milioni di dollari in una joint venture tra la Bluejay Mining PLC e KoBold Metals, una compagnia di esplorazione mineraria sostenuta da Gates e Bezos.
L’obiettivo è quello di sviluppare un progetto di estrazione mineraria nell’area di Disko-Nuussuaq in Groenlandia. Il progetto coinvolge un’area di 2.776 km2 lungo la costa sud-occidentale della Groenlandia, dove negli ultimi 30 anni di esplorazione mineraria sono stati identificati 20 target per la trivellazione su larga scala per i quali sono già state non solo ottenute ma anche ampliate le licenze.
Magnati e colossi in Groenlandia
Di fronte all’aumento della richiesta e di produzione di veicoli elettrici impone una corsa alla ricerca di fonti di cobalto per prevenire il possibile rischio nel settore dell’industria dei semiconduttori.
La KoBold vanta tra i principali investitori la Andreessen Horowitz, venture-capital della Silicon Valley, la compagnia energetica norvegese Equinor ASA e la Breakthrough Energy. Quest’ultimo è un fondo supervisionato da Gates, co-fondatore di Microsoft Corp, da Bezos, fondatore di Amazon.com Inc. Include anche altri investitori quali Jack Ma, fondatore di Alibaba Group Holding Ltd. o Michael Bloomberg e altri magnati.
La Bluejay Mining, quotata a Londra, possiede da diversi anni licenze per la ricerca di metalli nell’area. Attraverso la nuova joint venture, sarà possibile avviare e potenziare l’attività estrattiva attraverso un ingente investimento nelle tecnologie necessarie.
“In base all’accordo, KoBold guadagnerà una quota del 51% nel progetto Disko nichel-rame-platino-cobalto spendendo 15 milioni di dollari in esplorazioni entro il 31 dicembre 2024. L’impresa utilizzerà la tecnologia di esplorazione di KoBold, che si avvale dell’apprendimento automatico e di altre tecniche di calcolo per decidere dove acquistare terreni, quali dati sul campo raccogliere e dove trivellare per scoprire nuovi giacimenti minerari”. Commenta l’osservatore di MarketWatch Jaime Llinares Taboada
Secondo le previsioni, l’area di Disko-Nuussuaq ha tutto il potenziale per diventare una miniera colossale con un tipo di mineralizzazione del gruppo nichel-rame-cobalto-platino.
Al momento sono stati individuati una ventina di siti per iniziare ad estrarre in aree che spaziano di 6 ai 10 chilometri.
Quello che ci si chiede è quale potrà mai essere l’impatto ambientale di questa operazione estrattiva trattandosi di un’area molto delicata. Infatti, l’area è estremamente esposta ai pericoli legati al riscaldamento globale e allo scioglimento del ghiaccio.
Ancora una volta, il filantropo che in questi ultimi anni si è rivelato il paladino della tutela della salute delle persone e dell’ambiente, mostra la sua maschera migliore. L’uomo che per anni è stato il più ricco del mondo. Quando si parla di milioni, l’ambiente può attendere, gli affari in un’ottica di transizione ecologica, nel settore delle rinnovabili, no.