Quando pensiamo agli impianti a biomassa ci vengono in mente molti substrati organici ma sono in pochi a pensare alle alghe. Le alghe possono costituire un’ottima risorsa per gli impianti a biomassa. A tal proposito è stato messo a punto un sistema per la raccolta delle alghe e la conversione in balle e pellet per gli impianti a biomassa. Il sistema è stato messo a punto dai ricercatori dell’Università di Alicante con sede a San Vicente del Raspeig, Spagna. Applicando il metodo sviluppato dai ricercatori, la biomassa diverebbe economicamente più vantaggiosa.
Il nuovo sistema non degrada le spiagge tramite la rimozione di grandi quantità di sabbia, ma è in grado di rimuovere, in modo selettivo, solo le alghe.
Attualmente, la biomassa marina è sfruttata in modo molto dispendioso: dei macchinari rimuovono dai fondali marini, alghe, sabbia e altri detriti. Questi vengono trasferiti in uno stabilimento dove subiscono un trattamento di setaccio ed essiccazione. Il metodo del team spagnolo preleva le alghe e le consegna all’utente finale secche e asciutte, già pronte per l’impianto a biomassa.
Il processo prevede tre fasi distinte: lavaggio, essiccazione e compattazione. Le tre fasi avvengono direttamente sulla spiaggia da trattare, il tutto con l’aiuto dell’energia solare.
Il sistema è basato su una piattaforma mobile a tre compartimenti. Il primo compartimento riceve le alghe ancora bagnate insieme alla sabbia. Un meccanismo di pompaggio che sfrutta la stessa acqua salata provvede a rimuovere la sabbia e lavare le alghe destinate all’impianto a biomassa.
Nel secondo compartimento viene rimosso il sale mentre nel terzo compartimento avviene l’essiccazione. La piattaforma integra pannelli solari così da sfruttare l’elettricità prodotta in loco. Infine le alghe vengono compattate e convertite in pellet o balle pronte a essere commercializzate! Nessun prodotto chimico è utilizzato durante il processo.