Il bollitore elettrico è ormai diventato un elettrodomestico indispensabile nelle case degli italiani: come funziona e quanto consuma
Bere una tisana o una camomilla prima di andare a dormire è ormai un rito quasi collettivo in una società dove lo stress regna sovrano. Per questo motivo uno degli accessori che negli ultimi tempi ha registrato un boom di vendite è proprio il bollitore elettrico. Ma è davvero conveniente dal punto di vista energetico? E quanto consuma? In questo articolo proveremo a rispondere a queste domande.
Chi ama le tisane e le camomille sicuramente avrà pensato almeno una volta nella vita di acquistare un bollitore. Molti lo usano per portare a temperatura l’acqua magari per realizzare velocemente un brodo, la pasta o per cucinare il riso. Il termostato ci consente di poter monitorare costantemente e regolare la temperatura su temperature che oscillano tra i 40°C ai 100°C. Alcuni addirittura utilizzano questo strumento come un vero e proprio thermos per la sua capacità di mantenere costante la temperatura dell’acqua.
Si tratta di un comodo accessorio che riesce a riscaldare l’acqua in pochi minuti in maniera facile e veloce ma che solleva molti punti interrogativi in fatto di consumi. Questi accessori hanno sostituito negli ultimi tempi i tradizionali bollitori che scaldano l’acqua grazie al gas (i classici pentolini). I bollitori sono ritenuti degli accessori convenienti perchè consumano meno energia e inquinano molto meno l’ambiente rispetto ai bollitori che funzionano attraverso i fornelli a gas.
Il consumo medio di un bollitore elettrico si aggira attorno ad un valore che oscilla tra 1 e 2 kWh, in base al modello prescelto. I bollitori più grandi, ad esempio quelli da 10 lt, hanno un consumo superiore che oscilla tra 1,5 e 2,5 kWh e possono produrre acqua calda fino a 95°. Uno dei motivi per i quali i bollitori elettrici sono più sostenibili dei bollitori tradizionali, è il fatto che raggiungono la temperatura di bollitura molto più rapidamente e quindi ci fanno risparmiare.
Per fare un esempio pratico, un bollitore da 1 litro con una potenza di 1500 watt può impiegare un tempo medio di 2 minuti per far bollire l’acqua, con un consum medio che si aggira attorno ai 50 watt/ora. Se viene usato più volte nell’arco di un giorno, il consumo medio sarà di circa 1€ al giorno e quindi circa 30€. I bollitori di elevata qualità possono addirittura consumare anche meno.
Ormai il Bollitore elettrico è diventato un elettrodomestico di cui non si può fare più a meno per la sua semplicità d’utilizzo e la rapidità con cui riesce a bollire l’acqua. Basta collegarlo semplicemente ad una presa elettrica, riempirlo di acqua e il gioco è fatto.
Una volta impostata la temperatura basta attendere che l’acqua arrivi ad ebollizione. In commercio se ne trovano di tutti i tipi con diverse funzionalità in base anche al prezzo d’acquisto. I migliori sono dotati di spegnimento automatico, mentre altri emettono un effetto sonoro che indica quando l’acqua arriva a bollore.