Il buxus sempeviren appartiene alla famiglia delle Buxaceae. In natura lo potete vedere soprattutto negli ambienti rocciosi e calcarei. Cresce spontaneo in Europa, Asia e Africa. Oggi in Italia viene coltivata come pianta ornamentale. Potete farlo crescere libero in giardino oppure potete metterlo in vaso per decorare il vostro appartamento.
Le foglie del bosso sono piccole, di un colore verde scuro e dalla forma ovale. In inverno, in base alla specie di questa siepe, le foglie diventano gialle. Il fusto e i rami hanno il legno giallastro, un po’ più chiaro quando la pianta è giovane mentre con l’età tende a imbrunirsi. Sono gialli anche i fiori in realtà e hanno un profumo intenso, crescono in primavera. Li vediamo radunati a grappoli e precedono la nascita di quelli che sono frutti molto particolari e caratteristici, dalla natura legnosa.
Le attenzioni che richiede il bosso sono davvero poche. Questo argomento lo approfondiamo sotto nel paragrafo dedicato alla coltivazione del bosso e al giardinaggio. Pensate che ha un ritmo di vita molto lento, stiamo parlando di non oltre i 7 centimetri l’anno all’inizio ma anche in seguito, quando la siepe diventa adulta mantiene un ritmo di crescita calmo, di circa 10 centimetri.
E’ una pianta forte, verde tutto l’anno e dalla vita lunga. Chi fa giardinaggio conosce bene il bosso perché è una pianta cespugliosa che, grazie alla sua chioma folta e la sua crescita lenta, si presta a delle potature estremamente artistiche. Parte avvantaggiato in questo campo anche per la sua altezza, può raggiungere infatti i tre metri.
Dove usare il bosso? Sicuramente è nata come pianta ornamentale per i giardini. Grazie alla sua altezza infatti permette di creare dei muri naturali per isolare zone e renderle intime. Esiste anche il bosso nano, preferito per le piccole decorazioni domestiche e inserito sui terrazzi e gli appartamenti.
Bosso comune: è il boxus sempervirens più comune. Può raggiungere fino ai 3 metri ma per via della sua crescita lenta, quando raggiunge i 2 metri inizia a essere veramente minima e solo dopo moltissimi anni può arrivare alla sua massima altezza. E’ la siepe più comune in Italia per la realizzazione delle siepi. Non ha una forma definita e proprio per questo è perfetto per poter realizzare sculture vegetali di incredibile bellezza.
Bosso palla: la forma di questo arbusto è tondeggiante di natura, senza che vi sia bisogno di un grande lavoro di potatura. Anche lei può arrivare ai 2/3 metri di altezza.
Bosso a piramide: tende ad avere la forma piramidale già di natura, bastano piccoli ritocchi da parte del giardiniere per poter ottenere piante a piramidi che raggiungono i 2 metri di altezza.
Bosso variegato: è conosciuto come boxus sempervirens variegata, una pianta molto elegante e apprezzata nei giardini più chic proprio per la sua foglia verde all’interno e bianco-crema all’esterno.
Bosso nano: esiste poi il bosso nano, una siepe che per sua natura non cresce troppo in altezza ed è facile da mantenere. Potete usarlo per realizzare delle siepi basse oppure, se scegliete la coltivazione del bosso in vaso, per decorare la vostra casa o terrazzo con delle belle forme naturali.
Coltivare il bosso è semplice. Ciò non significa però che deve essere trascurato. Per esempio dovete assicurarvi di avere un buon terreno, capace di sostenere la siepe nelle sue varie fasi di crescita. Il terreno di cui ha bisogno è secco, drenato e di tipo alcalino. Tuttavia si adatta bene ed è molto resistente anche al freddo. L’inverno anche quando le temperature calano vertiginosamente e sono seguite da vere e proprie gelate, riesce nella maggior parte dei casi a sopravvivere. Può stare tranquillamente al sole, però se vivete in zone molto calde cercate di collocarle in punti dove per la maggior parte della giornata c’è l’ombra.
La messa a dimora del bosso dovrebbe avvenire durante il periodo autunnale. In questo modo il vostro bosso ha tutto il tempo necessario per espandere le sue radici. Sia che la coltiviate in giardino o in vaso dovete mettere sul fondo la ghiaia, in questo modo vi un buon drenaggio.
Se intendete piantare diverse piante di bosso mantenete come distanza indicativa 60 centimetri l’una dall’altra, così da ottenere una bella siepe. Prima della messa a dimora della pianta, subito dopo aver messo la ghiaia, aggiungete del concime.
Salvo periodi di lunga siccità non avete bisogno di irrigare il bosso. L’acqua piovana è sufficiente. Non ha bisogno nemmeno di concimazioni particolarmente laboriose. Servono solo in autunno e inverno e inoltre basta spargere il concime ai suoi pedi.
Se il bosso ha bisogno di cure è proprio quando si parla delle possibili malattie che possono colpirlo. Dovete controllare questa pianta spesso, assicurandovi che eventuali parassiti non l’hanno attaccata. Bastano pochi insetti a ucciderla. Fate attenzione soprattutto alla cecidomia, un parassita che si mangia in pochissimo tutte le sue foglie. Lo conoscono ancora in pochi, salvo i giardinieri professionisti, perché è stato introdotto recentemente ma i danni sono incredibili.
Ci sono poi i classici parassiti, come le afidi e la cocciniglia. Prestateci attenzione e usate alcuni antiparassitari naturali per prevenire il problema.
Il bosso è l’unica pianta che può essere attaccata dal bruco del bosso, un parassita che predilige soprattutto la varietà rotundifolia. Questi bruchi nascono dalla piralide, una piccola farfalla dalle ali bianche e il bordo marrone scuro. La farfalla deposita le larve sul rovescio delle foglie del bosso. Nel giro di poco tempo la siepe resta scheletrica perché l’azione di questi bruchi dal corpo verde punteggiato e la testa nera è veloce, troppo veloce. Bastano davvero pochi giorni. Non è un problema facile da contrastare perché purtroppo le uova si schiudono gradualmente e i bruchi sono resistenti ai classici rimedi naturali.
La potatura del bosso se fatta con le dovute attenzioni non arreca nessun tipo di danno. Deve essere eseguita due volte l’anno. E’ la siepe che più di ogni altra si presta alla bellissima arte topiaria perché può assumere qualsiasi forma geometrica desiderate. Potete realizzare perciò degli splendidi ornamenti oppure semplicemente darle un aspetto formale e semplice, pur sempre curato, con lo scopo di suddividere precise aree. Il bosso può prendere forme geometriche ma anche essere realizzata a forma di animale, persona od oggetto.
Lo strumento migliore per potarlo sono le cesoie manuali. Quelle elettriche possono risultare aggressive per la pianta e mettere a rischio la sua salute. La forma il bosso la raggiunge un passo alla volta. Prima togliete rami e foglie danneggiate, dopo rimuovete le parti alte. A questo punto iniziate a darle la forma che desiderate, aumentando la complessità della stessa con il tempo, man a mano che prendete esperienza.