Cagnolina+chiusa+in+una+busta+e+gettata+in+mare
tecnologia-ambienteit
/cagnolina-chiusa-in-una-busta-e-gettata-in-mare/amp/
Categorie Animali

Cagnolina chiusa in una busta e gettata in mare

Pubblicato da
Alessia

cane in busta
Orrore a Terracina, in provincia di Latina: una cagnolina è stata chiusa in un sacchetto di plastica e gettata in mare.

Il maltempo di questi giorni deve avere influenze negative non solo sull’umore di molte persone – e questo è pienamente comprensibile – ma anche su qualche mente criminale (e questo, sinceramente, lo capisco meno). Nei giorni scorsi, infatti, approfittando della molta pioggia che è caduta e che ha ingrossato i canali, qualcuno ha pensato bene di gettare a mare una cagnolina, per disfarsene.

È accaduto a Terracina, cittadina del Lazio sud: le guardie ittiche di Latina, infatti, hanno ritrovato sul lungomare di Porto Badino, a Terracina (nel video si vede un poì il lungomare della città), il corpo senza vita di una cagnolina di circa tre anni, senza collare, né microchip o tatuaggio, chiusa in un sacchetto di plastica.

Secondo le guardie ittiche di Latina coordinate dal responsabile provinciale Emiliano Ciotti la dinamica dei fatti è la seguente: qualche giorno fa, quando le acque dei canali della zona erano già ingrossate dalle piogge (non dimentichiamo che la provincia di Latina era paludosa fino ai tempi di Mussolini e la grandiosa opera di bonifica è stata resa possibile grazie alla costruzione di innumerevoli canali che ancora oggi rendono particolarmente fertile quelle terre), qualcuno ha chiuso la cagnolina nella busta di plastica e l’ha buttata in acqua. La forza dell’acqua ha quindi spinto il sacchetto con il cane verso il mare e poi il moto marino l’ha portata sulle spiaggia, dove poi è stato ritrovato.

La crudeltà di alcuni esseri umani sembra non avere mai fine: speriamo che le indagini assicurino alla giustizia l’autore – o l’autrice – di un simile delitto.

Mandiamo un pensiero felice alla cagnolina che ora si gode il tepore dei prati al Ponte dell’arcobaleno nella speranza che lei – e tutti gli animali non umani che soffrono pene indicibili per colpa nostra – possa un giorno perdonarci.