Fortunatamente una persona che frequenta la chiesa ha notato la mamma e i suoi cuccioli e ha scattato loro una foto. Dopodiché ha pubblicato un appello su Facebook chiedendo all’intera comunità di aiutarla a trovare una sistemazione per Dory e i suoi piccoli. Il suo post è stato condiviso da centinaia di persone ed è arrivato all’attenzione dell’associazione Paw Angel Animal Rescue che è intervenuta sul posto e ha portato in salvo la famigliola.
“Sono stati abbandonati nel parcheggio di una chiesa di Abilene. Ho contattato i rifugi della zona ma sono tutti al completo. Hanno urgente bisogno di aiuto” c’era scritto sull’appello pubblicato su Facebook. Qualche ora dopo la persona che ha trovato Dory è stata contattata dai volontari di Paw Angel che le hanno riferito che erano in viaggio per raggiungere la cagnolona e la sua cucciolata.
“Ho visto le foto e mi sono commossa. Ho chiamato il mio collaboratore Angel e siamo andati a salvare i cani”, ha raccontato alla ABC, Misty Boerger, una delle volontarie intervenute sul posto.
“Non ho idea di come qualcuno possa decidere di abbandonare una cagnolina incinta e i suoi cuccioli” ha continuato Misty. Secondo quanto raccontato dal suo collaboratore Angel Urban, Dory era ferita quando è stata trovata: “Sul suo corpo abbiamo notato numerose ferite, alcune ancora aperte e infette”.
Anche i suoi cuccioli avevano alcuni problemi di salute. Purtroppo uno di questi, chiamato Peach, aveva un tumore incurabile alla gola e purtroppo è stato addormentato. L’associazione sta facendo di tutto per trovare una famiglia agli altri otto cuccioli e alla loro mamma Dory. Tutti hanno risposto bene alle terapie imposte dal veterinario ed ora sono pronti a essere adottati. Paw Angel Animal Rescue pubblica ogni giorno appelli nella speranza che qualcuno si interessi a loro.
“Gli otto cuccioli verranno messi in una cella di 3 metri per 3. Non ci vorrà molto prima che diventeranno troppo grandi per questa sistemazione. Per ora sono tranquilli e al sicuro, ma hanno urgente bisogno di trovare una famiglia tutta loro in grado di prendersene cura”