Quando si parla di caldaia manutenzione, spesso si finisce con il fare una grande confusione tra obblighi di legge, attività del tecnico manutentore, interventi consigliabili, e così via.
Considerato che ci stiamo avvicinando al momento di picco di utilizzo energetico della caldaia, e che la manutenzione caldaia dovrebbe essere effettuata prima di questo istante, è dunque opportuno cogliere la palla al balzo e cercare di comprendere come evitare rischi di malfunzionamento attraverso un coerente percorso di manutenzione dell’impianto.
Pronti?
Iniziamo con il ricordare che la manutenzione della caldaia è un’attività che serve per poter assicurare la sicurezza dell’impianto. E che, così facendo, si ha anche l’occasione di garantire una buona efficienza della stessa, evitando che piccole inefficienze producano più sprechi di energia e di soldi.
Consapevole di ciò, la legge di dice chiaramente che la manutenzione caldaia è obbligatoria, ma non stabilisce in maniera rigida ogni quanto debba essere effettuato l’intervento del tecnico!
Il motivo è molto semplice: ogni caldaia potrebbe avere diverse esigenze e, dunque, il tempo di intervento di manutenzione dipende essenzialmente dal modello dell’impianto.
Non è dunque corretto, come invece trovi ancora scritto su alcuni siti web, che la manutenzione della caldaia deve essere effettuata una volta l’anno: deve invece essere realizzata secondo le scadenze che sono riportate nelle istruzioni tecniche che ti sono state fornite dall’impresa installatrice.
Certo, questo non significa affatto che procedere a un controllo annuale sia sbagliato. Anzi, considerato che molto spesso le scadenze del produttore sono più dilatate nel tempo, un controllo annuale è certamente quel che ci vuole per una verifica puntuale e maggiormente accorta.
Ma quanto costa la manutenzione della caldaia? Il costo manutenzione caldaia è fisso o è variabile?
Il costo di manutenzione dell’impianto non è predeterminato, e varia dal modello, dagli interventi effettuabili e dal tariffario del tuo tecnico.
Se tuttavia vuoi avere una stima di massima sul costo della manutenzione della caldaia, ti invitiamo a tenere in considerazione che la tariffa dovrebbe aggirarsi intorno ai 100 euro.
Anche se alcune attività di manutenzione della caldaia possono essere effettuate in autonomia, in realtà la manutenzione di questo impianto, e non solo ai fini di legge, deve essere eseguita da un installatore e tecnico abilitato, che non sempre deve coincidere per forza con l’installatore.
Ma in cosa consiste la manutenzione della caldaia?
In linea di massima, quando si parla di manutenzione caldaia, ci si riferisce a un intervento di manutenzione ordinaria. Pertanto, il tecnico procederà con il controllo di tutte le parti della caldaia che sono a più frequente oggetto di usura, come gli ugelli del gas, i ventilatori, la camera di combustione, la guarnizione e tutto ciò che ritiene debba essere oggetto di un controllo specifico.
Ad ogni modo, anche se molto dipenderà dalle abitudini e dalle prassi seguite dal tecnico, è molto probabile che tra le attività che verranno svolte in sede di manutenzione dell’impianto possano trovare spazio:
Una questione molto comune in seno alla manutenzione caldaia è chi debba effettuarla nel caso in cui ci si trovi a vivere in affitto. In altri termini, come funziona la manutenzione caldaia inquilino? È l’affittuario che deve pagare o no?
La risposta è semplice: nell’ipotesi di appartamento in affitto, ogni costo che è inerente alla manutenzione della caldaia spetta all’inquilino, e sarà su quest’ultimo, pertanto, che grava il compito della corretta conservazione del libretto dell’impianto stesso.
Naturalmente, le parti (proprietario e inquilino) sono liberi di ripartirsi gli oneri come meglio credono. In questo caso, potrebbe essere utile indicare tale ripartizione nel contratto d’affitto, o effettuare un addendum al contratto già in essere, se nulla vi è specificato.
Fin qui abbiamo parlato di una generica attività di manutenzione della caldaia. Tale non deve però essere confusa con quella del controllo fumi.
In sintesi e per una maggiore chiarezza:
In particolare, è bene ricordare che:
Considerando che alcune regioni hanno però emanato alcune norme che prevedono scadenze diverse, il nostro consiglio non può che essere quello di informarsi presso lo Sportello Energia del proprio comune o della propria provincia, andando a prendere visione delle periodicità da rispettare.