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Caldo record in Antartide: toccati i 18.5°C

Pubblicato da
Elisa Cardelli

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Il cambiamento climatico sta provocando un’ondata di caldo record in tutto il mondo. A preoccupare in modo davvero serio gli esperti è la situazione attuale dell’Antartide.

Qui infatti già nel 2020 sono state registrate temperature record mai registrate prima, ma le cose paiono essere ancora una volta simili. Nella penisola antartica il riscaldamento sta causando un aumento delle temperature medie di circa 3°C in più rispetto a 50 anni fa.

La WMO (World Meteorological Organization) delle Nazioni Unite ha reso noto che ieri in Antartide si sono toccati i 18.5°C nel corso del 2020. Si tratta di una temperatura record per il continente antartico alle prese con il surriscaldamento globale.

Temperature record in Antartide

La temperatura record nel continente antartico è stata raggiunta nel 2020 ed è di 18.5°C. Questa temperatura rischia però di essere superata quest’anno in quanto le condizioni peggiorano di anno in anno. A registrare questa temperatura è stata la stazione di ricerca argentina Esperanza che si trova nella penisola dell’Antartide. Tale temperatura è stata segnata il 6 febbraio 2020.

Il picco di calore anomalo è considerato dalla WMO un fenomeno raro ed estremo. Esso preoccupa davvero molto tutti gli scienziati e gli esperti di clima e ambiente. Verificando queste temperature record la WMO riesce a delineare un quadro completo e chiaro della situazione in Antartide. Secondo il segretario generale della WMO Petteri Taalas, tale quadro permette in generale di comprendere meglio anche il futuro dell’intero Pianeta.

Questo record ha portato a comprendere quanto la situazione del Pianeta sia drammatica. Per cercare di cambiare le sorti della Terra è essenziale a questo punto agire in maniera urgente. Continuare a monitorare la regione antartica permette di controllare e di prevedere i prossimi picchi di calore. Di conseguenza ci sarà modo di anticipare risposte per gestire eventi estremi come quello di cui stiamo parlando.

Secondo Celeste Saulo, vicepresidente della WMO, solo continuando questo lavoro sarà davvero possibile fornire delle risposte immediate. Con il passare del tempo infatti la situazione climatica peggiorerà ancora e quindi tali eventi estremi diventeranno sempre meno rari. Agire ora è essenziale se si vuole arginare il fenomeno o se almeno si vuole cercare di prevederlo.

Il riscaldamento globale coinvolge tutto il mondo, ma nella penisola antartica e in Groenlandia causano danni immensi. I ghiacciai di queste zone infatti continuano a sciogliersi sempre più rapidamente. Questo provoca l’innalzamento del livello dei mari e degli oceani di tutto il globo e di conseguenza le inondazioni diventano sempre più frequenti.