Un recente dossier ha mostrato quanto siano elevati i costi economici causati dal cambiamento climatico. La crisi climatica infatti rischia di avere degli effetti davvero pesanti sulle economie delle nazioni avanzate del mondo.
Nonostante l’aumento delle temperature vengano ritenute meno preoccupanti della pandemia, le cose non stanno proprio così. La ricerca ha dimostrato infatti che il cambiamento climatico colpirà l’economia come due pandemie di Covid in un anno.
Intitolata “The economics of climate change: no action is not an option”, la ricerca è stata realizzata da Oxfam insieme a Swiss Re. Dal rapporto in questione emerge la necessità per le principali economie mondiali di cambiare la propria rotta sulle politiche climatiche. Se le cose dovessero continuare così, il rischio di avere delle conseguenze economiche sul PIL sarebbe davvero reale.
Cambiamento climatico ed economia: il legame
Nell’ultimo anno e mezzo la pandemia di Coronavirus ha provocato un’importante contrazione dell’economia globale. Il Covid ha causato nello specifico una contrazione di poco superiore al 4%. Secondo il dossier di Oxfam e Swiss Re, nel caso il riscaldamento globale dovesse arrivare a 2,6°C, i danni per l’economia sarebbero maggiori. In questo caso il PIL dei principali Paesi mondiali scenderebbe dell’8,5% all’anno.
Proprio per questo motivo i Paesi del G7 dovrebbero agire prontamente allo scopo di migliorare la situazione climatica. Se nel prossimo periodo non si agirà, tra 30 anni si avrà un grave peggioramento a livello economico. Stando alle percentuali riferite dalla ricerca infatti si comprende che la crisi climatica causerà un calo del PIL doppio rispetto al Covid.
Gli autori dello studio hanno spiegato che nel caso non si faccia nulla per il clima e si continui di questo passo, l’economia ne risentirà a breve. Il PIL mondiale calerebbe dell’11-14% entro la metà di questo secolo se non si farà nulla per arginare il problema. Nel caso invece si riuscissero a rispettare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, la situazione migliorerebbe. Nello specifico, in questo caso la perdita sarebbe circa del 4%.
Jerome Haegeli ha riferito che la crisi climatica è la principale fonte di rischio per le economie dei principali Paesi del mondo. Proprio per questo è fondamentale che la situazione resti stabile e non peggiori più di quanto non è già successo. Non basterà ridurre la CO2, ma sarà fondamentale anche dare una mano alle nazioni meno ricche a rispettare l’ambiente.
Crisi climatica: ecco perché peggiorerà l’economia
Dallo studio si comprende che la crisi climatica andrà a peggiorare le economie per diversi motivi. Infatti il surriscaldamento globale provocherà ancora più siccità, ma anche alluvioni perché le piogge si faranno abbondanti in alcune zone. Tutto questo provocherà problemi per la salute umana e anche per l’agricoltura e l’allevamento. Le temperature elevate causeranno lo scioglimento dei ghiacciai e di conseguenza il livello del mare si alzerà andando a inondare grandi aree.