In occasione della visita in Perù la Figueres ha sottolineato che saranno i poveri, senza mezzi, a subire le maggiori conseguenze del cambiamento climatico.
E’ ormai noto che il cambiamento climatico sta danneggiando il Pianeta ma ci sono alcune popolazioni che subiscono in maniera più grave le conseguenze dell’innalzamento della temperatura globale. Saranno infatti i più poveri, privi dei necessari mezzi di contrasto, ad essere i più colpiti dall’impatto del riscaldamento terrestre, come ha ricordato oggi in Perù il segretario esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) Christiana Figueres. I progressi finora fatti per rallentare i danni alle persone in difficoltà si arresteranno, ha ricordato il segretario sottolineando che c’è necessità immediata di affrontare il cambiamento climatico con determinazione ed efficacia.
“Se non riusciremo ad arrestare la crescita prevista della temperatura di 2 gradi, le popolazioni vulnerabili non potranno adattarsi a queste condizioni climatiche”, ha detto il funzionario in visita in Perù per coordinare la preparazione della Conferenza degli Stati Parti della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici (COP20) che si terrà qui a dicembre. L’incontro, ha sottolineato la Figueres, servirà per far progredire l’efficienza energetica e dimostrarne al mondo l’importanza e il ruolo fondamentale nella gestione del risparmio di materie prime e denaro. Dando sempre maggiore accesso all’energia alle persone si potrà infatti migliorarne le condizioni di vita e rafforzarne il ruolo.
Il funzionario ha inoltre ricordato che l’incontro servirà per migliorare il dialogo tra le nazioni e cercando di raggiungere un compromesso tra gli interessi dei paesi e le esigenze dei 194 partecipanti all’evento al fine di riuscire a redigere una bozza dell’accordo che verrà portato in occasione della COP21 che si terrà nel 2015 a Parigi.