Camole della farina: tutte le informazioni, dal ciclo di vita ai consigli per eliminarle dalla credenza della cucina o… per allevarle. Camole commestibili e altri tipi di camole (del legno, della pasta, dei vestiti…). Quali sono le camole commestibili e come fare per eliminarle o… allevarle!
Ammettiamolo, non è affatto bello guardare tra i pacchi della pasta o della farina, e ritrovarsi con dei vermi che vagano nella credenza… quei terribili insetti della pasta! Essenzialmente esistono solo due tipi di tarme del cibo ma sono molto più numerosi i tipi di camola che puoi trovare in casa, uno in particolare, ha anche un interessante valore economico. In questo articolo ci soffermeremo sulle camole della farina, quelle che infestano cereali, graminacee e altri alimenti che hai nella credenza della cucina, tuttavia è doveroso fare una panoramica generale per scongiurare equivoci.
Il termine camola è usato per identificare diversi tipi di insetti che hanno esigenze e caratteristiche molto diverse tra loro. In particolare si parla di:
Se hai farfalline in casa, nell’armadio o nella dispensa della cucina, sicuramente si tratta di camole del cibo o camole dei vestiti. In questi casi, infatti, dalla larva si sviluppano delle farfalline che presentano similitudini ma che, guardando le nostre foto, sarai perfettamente in grado di riconoscere. Per le camole del cibo e dei vestiti, ti invito a leggere gli articoli dedicati:
Le camole sono pericolose? Mettiamo subito in chiaro che le camole non sono pericolose per l’uomo, fatta eccezione per le camole del legno che possono avviare una simbiosi con determinati parassiti che attaccano l’uomo. Per le camole del legno ti invito a leggere l’articolo dedicato alle tarme del legno o tarli del legno.
Proseguiamo con il focus di questo articolo e partiamo finalmente dalle camole della farina, quelle che vedi nelle immagini in alto.
Le camole della farina sono pericolose? No, addirittura in molti paesi si usano al pari dei gamberetti… sì, le camole della farina sono commestibili. Quindi alla domanda: la farina o la pasta infestata dalle tarme si può mangiare? La risposta è sì, ma solo previa cottura.
La camola della farina è commestibile e non è pericolosa per la salute. Fa male mangiare pasta o farina infestata dalle camole? No, ma sottolineo che dovrai prima cuocere l’alimento. Il motivo? Anche se le camole non causano malattie e non sono pericolose, possono essere vettori di un parassita del genere Hymenolepis, per questo è consigliato di mangiare le camole crude.
Attenzione! A essere commestibili sono le larve della camola Tenebrio molitor (anche nota come tarma della farina) e non della farfallina della farina (Plodia interpunctella, tignola fasciata del grano). Come riconoscerle?
Le larve di camola della farina sono facili da riconoscere perché hanno dimensioni maggiori rispetto alle larve delle altre camole, inoltre assumono un colore castano nelle diverse fasi di sviluppo. Se il tuo scopo è semplicemente eliminarle, le soluzioni sono le medesime usate per gli altri insetti della pasta (quindi trappole ai feromoni, messa in “quarantena” degli alimenti contaminati, pulizia profonda, eliminazione delle scorte di cibo di facile accesso…).
Probabilmente tu vuoi solo eliminare le camole della farina, ma sai che ci sono molti interessati alla loro vendita o all’allevamento? Le camole della farina sono usate come alimenti per tartarughe, pesci, rettili, scoiattoli e altri roditori, in più, in alcuni paesi asiatici si mangiano.
Si comprano in negozi specializzati nell’allevamento di rettili e testuggini, se abiti nel Lazio o in Campania puoi facilmente trovarle presso uno dei negozi della catena Moby Dick oppure, nel resto d’Italia puoi puntare ad altri megastore di animali o piccoli allevatori. Allevare le camole, infatti, non è affatto difficile.
Le tarme del cibo, a prescindere dalla specie (Plodia interpunctella o le camole commestibili Tenebrio molitor) si possono eliminare con rimedi affini.
Come ti ho già detto nell’articolo dedicato alle tarme del cibo, anche per eliminare le camole della farina non dovresti affidarti ciecamente ai rimedi naturali. Tra i rimedi naturali citano spesso le foglie di alloro, queste hanno un blando potere repellente che esercitano solo quando fresche. Per debellare le camole della farina ti consiglio di:
Le tarme del cibo così come le camole della farina mangiano tutto, anche cacao, biscotti, prodotti da forno, alimenti per animali domestici… quindi dovrai prestare attenzione a qualsiasi tipo di alimento. Le camole della farina sono spesso descritte come gli insetti della pasta o insetti del grano perché prediligono le graminacee ma in realtà sono onnivori. Possono nutrirsi di altri substrati e per precauzione, meglio trattare con attenzione anche frutta, verdure, cibo essiccato, crocchette per il gatto, pane, crusche, biscotti…!
La larva ha un apparato masticatore in grado di forare plastica e cartone, ecco perché ti consiglio di stoccare gli alimenti in contenitori sigillate rigidi.
Il metodo migliore per eliminare le camole della farina consiste nell’isolare gli alimenti infestati, eseguire una pulizia accurata di tutta la credenza e conservare gli alimenti in contenitori rigidi.
Chi proprio non vuole farne a meno, potrà contare su antitarme con esche. Dove trovare questi antitarme? Nei supermercati più forniti o sfruttando la compravendita online. Per esempio, “a questa pagina Amazon” una confezione di trappole antitarma alimentare si compra al prezzo di 4,30 euro. Si tratta di una trappola con esca feromonica, attira le camole e le cattura su un foglio.
Le trappole ai feromoni sono molto potenti, quindi non esagerare. Sappi che se esageri potresti ritrovarti ad attirare le camole e le tarme del cibo del tuo vicino di casa!
Ricorda poi di conservare farina, pasta e altri alimenti in contenitori rigidi: puoi usare i barattoli di vetro delle passate di pomodoro (cambiando i tappi), le latte del caffè oppure acquistare appositi contenitori di stoccaggio come quelli che trovi a “questa pagina Amazon“.
Per eliminare il tuo nemico o allevarlo, prima devi conoscerlo!
La larva è ricoperta da una cuticola rigida e ha una consistenza più dura rispetto alle altre tarme del cibo. Questa cuticola funge da esoscheletro e viene rinnovata periodicamente, durante l’accrescimento larvale. Per questo, tra i pacchi di pasta e farina, potrai notare dei residui di materiale come quello mostrato nella foto in alto.
La muta dei vermi della farina (larve) avviene più rapidamente con temperature comprese tra i 25 – 27 °C, questo è un dato prezioso anche per chi intende allevare le camole senza farle raggiungere mai lo stadio di adulto.
I vermi della pasta attraversano uno stadio di ninfa prima di assumere la forma di adulta, simile a uno scarafaggio. Quanti stadi larvali si contano? Il numero può variare in base a diversi fattori, si va da un minimo di 8 fino a un massimo di 20 – 25. Le camole della farina, infatti, sono in grado di adattare il loro sviluppo alle condizioni dell’ambiente in cui si trovano. In pratica… più cibo avranno e più si moltiplicheranno velocemente.
Nel suo ciclo di vita, vediamo che il periodo della ninfa dura da 6 – 20 giorni. Chi vuole allevare le camole della farina dovrà dosare bene gli alimenti così da arrestare lo sviluppo delle camole in fase larvale (quindi quando sono vermi!).
L’adulto vive da poche settimane a due mesi, in questo lasso di tempo la femmina esegue diversi cicli di deposizione (in totale depone un centinaio di uova). La trasformazione della ninfa nell’esemplare adulto si osserva facilmente perché avviene con lentezza.
L’allevamento è semplice, ti basterà munirti di un box chiuso, mantenere un buon grado di umidità e somministrare piccole quantità di cibo, via libera anche alle crocchette per il gatto o a una mela. Attento al cibo che contiene selenio che può essere fatale per le larve.
Affinché la riproduzione delle camole continui, durante l’allevamento dovrai mettere da parte giovani ninfe (non dovrai nutrirle perché le ninfe non hanno bisogno di mangiare) e metterle nel vassoio con gli adulti solo tre giorni dopo la muta. Non è facile riconoscere il maschio dalla femmina quando la camola è adulta.
La differenza è però visibile nella ninfa dove potrai osservare i genitali a fine dell’addome. Nell’adulto puoi capire se la camola è maschio femmina esercitando pressione sulla parte superiore del corpo fino alla parte inferiore (in modo progressivo guiderai l’emolinfa verso i genitali).
Per l’allevamento puoi usare una sorta di ormone che inibisce la formazione della ninfa, ciò ti consentirà di far crescere le camole anche 2 cm di lunghezza.
Se vuoi allevare le camole, sappi che possono causare allergie.
I vermi della farina sono commestibili: 100 grammi di alimento apportano 200 kcal e ben 25 grammi di proteine. Annoverano elevati livelli di potassio, rame, ferro e zinco, addirittura i contenuti vitaminici sono superiori a quelli della carne di manzo (fatta eccezione per la vitamina B12).
La camola commestibile è usata al pari dei gamberi e anche per la preparazione di dolci.
Altri insetti della pasta: punteruolo del grano.