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Campione Olimpico beccato a lavorare a maglia: ecco per chi era quel golfino

Pubblicato da
Darek Petrelli

campione olimpico golfino cane

Durante le ultime Olimpiadi di Tokyo 2020, il campione olimpico Tom Daley, tuffatore della squadra olimpica britannica, è stato sorpreso sugli spalti mentre lavorava a maglia con estrema nonchalance.

Oggi finalmente sappiamo a chi ha regalato quel maglione: “Per quelli che si chiedono cosa stavo facendo in questo video…beh, stavo facendo un maglione per il mio cane Izzy…”

Il campione olimpico stava assistendo alla finale del trampolino femminile dai tre metri, quando a un certo punto ha tirato fuori i ferri e la lana e ha iniziato a lavorare a maglia. Daley, che dopo quattro partecipazioni ai Giochi Olimpici è riuscito quest’anno a vincere la sua prima medaglia d’oro, ha raccontato di aver iniziato questo hobby durante il lockdown. Con il tempo si è accorto che non solo gli piaceva, ma che era anche un ottimo modo per rilassarsi e scacciare via l’ansia. Per cui ha deciso di continuare.

Tom Daley, il campione olimpico con la passione per l’uncinetto

Il tuffatore ha anche aperto una pagina Instagram dedicata ai suoi lavori a maglia e uncinetto, Made With Love By Tom Daley. Oltre al maglioncino per la sua Izzy, tra le ultime creazioni c’è anche una custodia realizzata poco dopo la vittoria della maglia d’oro: un sacchetto con la bandiera della Gran Bretagna da un lato e quella giapponese dall’altro.

“Se c’è qualcosa che mi ha permesso di arrivare alle Olimpiadi sano di mente, è stata proprio la mia passione per questo tipo di lavoro creativo” ha sottolineato Daley, che ha rivelato che conserverà la medaglia d’oro ottenuta dal trampolino 10 metri maschile proprio nella custodia realizzata con l’uncinetto.

L’atleta britannico ha spiegato che lavorare a maglia gli dà un effetto catartico che ha cambiato radicalmente il suo modo di prepararsi alle gare:

“Quando siamo andati in Giappone per l’evento di prova, ho portato con me gli uncinetti. Ho iniziato a lavorare a maglia durante la gara…a volte infatti possono volerci anche 45 minuti tra ogni tuffo. Così mi sono seduto e ho iniziato a ricamare distraendomi completamente dalla competizione. E’ una mania!”

I suoi genitori hanno confermato che per Tom lavorare a maglia è quasi diventata un’ossessione. Il padre temeva che, vista l’ansia e i lunghi tempi che caratterizzano la competizione, suo figlio potesse consumare tutto il filo. Fortunatamente Tom è riuscito a rilassarsi completamente, cosa che – considerando il risultato finale – gli è stata molto d’aiuto.