Connessione tra cervello e disturbi intestinali

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Colite, stipsi, diarrea, colon irritabile, crampi alla pancia, difficoltà a svuotarsi, gonfiore : c’è qualcosa in comune nei tratti della personalità di chi soffre di problemi intestinali? Si direbbe proprio di sì! Diarrea e stitichezza potrebbero sembrare dei sintomi completamente opposti, ma in realtà molto spesso si alternano e ci sono molti aspetti del carattere simili in chi soffre di disturbi dell’intestino.

Quando si scatenano i sintomi?

Molti autori hanno messo in luce l’esistenza di una correlazione tra il manifestarsi di sintomi intestinali gravi negli adulti (come ad esempio l’esordio di una colite ulcerosa) con degli eventi particolarmente spiacevoli avvenuti nel periodo immediatamente precedente. Secondo valutazioni diverse questo è rilevabile nell’ 85%-90% dei casi e gli studi sembrano concordare su questo punto.

Ma di quali eventi si tratta?

Il più delle volte di conflitti nell’ambito delle relazioni affettive o sociali, come separazioni, divorzi, rotture di legami o licenziamenti, ma più in generale di situazioni di cambiamento che il paziente trova molto difficile accettare.
Secondo Franz Alexander : “ I primi sintomi della colite ulcerosa appaiono frequentemente quando il paziente si trova a dover affrontare determinate situazioni della vita che richiedono una attività particolarmente impegnativa verso cui egli si sente impreparato”.
Il soggetto svilupperebbe allora delle forme di donazione simbolica sostitutiva del compimento dell’azione richiesta.

In altre parole gli episodi di diarrea sostituirebbero a livello simbolico l’atto reale del dare: “Di fronte alla necessità di rispettare degli obblighi, portare a termine dei compiti, far fronte a impegni finanziari, restituire favori, il paziente reagisce non sul piano reale ma su quello simbolico con la donazione del proprio contenuto intestinale”.

La perdita della figura chiave

La spiegazione psicodinamica dei conflitti emotivi che intervengono nella genesi della colite ulcerosa è centrata sulla cosiddetta “perdita della figura chiave” : la comparsa dei sintomi seguirebbe, anche se non immediatamente, la perdita reale o immaginata di quella figura che faceva da supporto esterno.

Le situazioni scatenanti si possono riassumere in: una rottura della relazione (effettivamente avvenuta o anche solo temuta) con la persona che svolgeva la funzione di sostegno esterno, oppure nella richiesta di prestazioni che il soggetto non si sente in grado di offrire, e nella paura di perdere la stima e l’approvazione della figura chiave.

Il carattere di chi ha il colon irritabile

Si tratta di persone con difficoltà nell’esprimere emozioni e con l’aggressività inibita; che presentano forti richieste d’affetto e di dipendenza, ma che tendono a idealizzare i rapporti amorosi e a rifiutarne gli aspetti erotici. Moralmente rigide e con scarsa capacità di adattamento, sono molto preoccupate dei cambiamenti e conformiste, indecise e timorose di fronte alle scelte.

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