Con l’aumento dei livelli del mare, il tempo stringe, tra qualche anno alcuni simboli globali potrebbero non essere più riconoscibili: con il cambiare del clima, anche i monumenti non saranno più gli stessi. Alcune località turistiche tra qualche anno potranno essere molto diverse da come le conosciamo attualmente.
I cambiamenti climatici minacciano gli equilibri naturali del pianeta e i primi segnali stanno già lacerando alcune località del Globo, l’ultimo esempio è dato dal tifone che ha colpito le Filippine e più in piccolo, i segni si possono leggere su monumenti e località turistiche in giro per il mondo. Iniziamo proprio dalla nostra Venezia…
Venezia
La città italiana collegata da 409 ponti, sorge sulle acque… ma qui le inondazioni aumentano di 100 volte all’anno. Venezia sarà sommersa e ingoiata dalle acque? Probabilmente no perché si progetta di installare un totale di 78 barriere mobili per salvare Venezia dalle alte maree. Il progetto dovrebbe essere completato entro il 2016 e da allora Venezia non sarà poi così naturale, racchiusa in una barriera artificiale anti-inondamento.
Glacier National Park
Siamo nel Montana, quando il Congresso ha battezzato questo Parco Nazionale come quello dei ghiacci, della glaciazione… il nome era appropriato. A quel tempo, il parco ha ospitato più di 150 ghiacciai ma da allora sono rimasti solo 25 ghiacciai. Il Parco potrebbe perdere gli ultimi ghiacciai entro il 2030.
Grande Barriera Corallina, Australia
Parliamo di 2.900 barriere e 900 isole che si dislocano per 1.600 km lungo la costa nord-est dell’Australia. E’ dal 1985 che la Grande Barriera Corallina ha smesso di essere così maestosa: tre differenti minacce hanno sradicato la metà dei coralli. L’acidificazione degli oceani, l’aumento delle temperature oceaniche hanno arrestato l’accrescimento del corallo e hanno consentito l’insediamento di una particolare stella marina che liberando una neurotossina uccide i coralli.
New York
Il 2018 è stato l’anno più caldo di sempre per gli Stati Uniti. Anche l’immagine della Statua della Libertà potrebbe essere influenzata dai cambiamenti climatici, dalle inondazioni e dall’acidificazione delle acque.
Questi qui riportati sono solo alcuni esempi, ricordiamo che di anno in anno, durante una semplice passeggiata nella natura o in un più pretenzioso Safari in Africa, le possibilità di imbattersi in alcune specie animali si dimezzano se non si annullano del tutto: la lista degli animali a rischio si infittisce di mese in mese e sono molti gli esemplari già scomparsi a causa delle attività umane.
Ben presto gli uomini non potranno più ammirare il bellissimo Panda Rosso (foto in alto). Anche il regno vegetale non è al sicuro… la pianta carnivora di Attenborough, originaria delle Filippine, è ormai quasi scomparsa.