La coltivazione del peperoncino si è diffusa in tutto il mondo per la sua facilità. Si conoscono circa 20 specie di peperoncino, alle quali appartengono numerose varietà, 17 delle quali sono particolarmente adatte al clima italiano. Non tutti lo sanno ma la coltivazione del peperoncino può essere effettuata anche in inverno e sia in orto che in vaso. Certo, è in estate che le piante danno il meglio di sé, ma chi abita nel meridione può avere raccolti prosperi tutto l’anno.
Coltivare peperoncino in vaso o nell’orto è facile, basta assicurare alla pianta una posizione ben soleggiata e un adeguato apporto d’acqua.
Queste sono le regole generali per la coltivazione dei peperoncini in vaso o nell’orto. Nei paragrafi successivi vedremo dei dettagli in base alle varietà selezionate.
Quando si vuole iniziare una coltivazione di peperoncini, il primo quesito da porre è, quale pianta di peperoncino scegliere? Le varietà sono tante!
La scelta della pianta di peperoncino può essere effettuata in base all’utilizzo che si vuole fare:
Nelle foto in basso sono mostrate le varietà di peperoncino più adatte alla coltivazione in vaso. Per la loro bellezza vengono coltivate anche come piante di peperoncino ornamentale.
Ci teniamo a precisare che tutte le piante di peperoncino si possono coltivare sia in vaso che in terra ma le varietà qui indicate sono le più adatte per la coltivazione in vaso a causa del loro aspetto compatto e dell’elevata resa. In pratica, a parità di spazio producono più frutti!
Le varietà di peperoncino esposte sono:
Queste varietà sono ideali da porre singolarmente in vaso. La dimensione del vaso da 8-13 cm di diametro. Possono essere anche piantate in gruppo, ma in questo caso ad ospitarle dovrà essere una ciotola dal diametro di almeno 40-100 cm che potrà alloggiare 4-10 piante.
Chi non ha problemi di spazio può scegliere piante dallo sviluppo maggiore. Parliamo della varietà di peperoni:
Queste piante di peperoncino vanno scelte se si desidera produrre paprica, peperoncino in polvere o essiccare i peperoncini da regalare ad amici e parenti.
Queste richiedono più spazio ma si possono coltivare anche in vaso. In questo caso la coltivazione del peperoncino in vaso vede la necessità di contenitori dalle dimensioni generose: diametro di 15-20 cm per ogni pianta.
Le piante di peperoncino più adatte all’uso alimentare si contraddistinguono per forma e piccantezza. L’immagine 14 mostra la varietà Jalapeno, molto diffusa soprattutto perché i peperoncini sono molto carnosi quindi si possono conservare semplicemente congelandoli.
La varietà di peperoncini Nega Morich, è tra quelle più piccanti (si tratta di peperoncini molto più piccanti dei famosi Habanero!).
Per rendere l’idea di quanto è piccante il peperoncino Nega Morich, vi diciamo che per annullare la piccantezza di una goccia di succo puro di questo peperoncino bisogna diluirla con un milione di gocce d’acqua e zucchero!
Come conservarlo? Questa varietà può essere conservata sia congelata che essiccata: si raccomanda l’utilizzo di guanti durante le operazioni!
Una varietà poco piccante è mostrata in figura 16. Questi peperoncini possono essere consumati freschi in insalata o cotti ripieni o al forno. Sono leggermente piccanti tanto da essere perfetti per preparare peperoncini ripieni sott’olio.
L’immagine 17 mostra la varietà di peperoncino Tabasco, il nome è quello dei condimenti piccanti più conosciuti al mondo.
L’habanero è una varietà di peperoncino molto apprezzata. Per la sua coltivazione basta seguire le regole di base viste nell’introduzione. Chi vuole coltivarlo in vaso dovrà scegliere contenitori di 25 cm di diametro.
Molto diffuso negli orti italiani è il peperoncino cayenna, ha una forma allungata ed è molto facile da coltivare, per la sua forma poco compatta si sconsiglia la coltivazione in vaso, tuttavia è anche possibile se si sceglie un contenitore dal diametro di almeno 25 cm.
E’ una varietà nostrana che si è diffusa nel Meridione d’Italia e, in modo particolare in Calabria, fin dal 1500. Questa pianta si adatta benissimo al clima nostrano e chi abita nel Meridione potrebbe tentare delle coltivazioni perenni, cioè senza ripete l’impianto di anno in anno.
Nel nostro paese il peperoncino è coltivato come pianta annuale. Cioè si semina a febbraio, si raccoglie tra estate e autunno e la pianta va estirpata dall’orto per lasciare spazio ad altri ortaggi. In alcune zone d’Italia a clima mite la pianta, se si cura bene, può fiorire e produrre più e più volte durante l’anno e dare ottime rese per 3-5 anni di fila, senza dover piantare di nuovo il peperoncino.
Nota bene: sul sito istituzionale della Regione Calabria si trovano avvisi circa eventi agricoli e culinari dedicati al peperoncino calabrese.
A grandi linee si può dire che la messa a dimora in piena terra o in vaso, può essere effettuata da fine aprile a metà maggio al Nord e da fine marzo in poi al Centro-Sud. Non esiste una stagione o un periodo dell’anno ideale per seminare il peperoncino, tutto dipende dal clima e dalla latitudine in cui ci troviamo.
Se si parte dai semi, la messa a dimora va effettuata dopo 40-60 giorni dalla semina, quando le piante presenteranno 6-8 foglie. Per coltivare il peperoncino dai semi si può iniziare da febbraio predisponendo un piccolo semenzaio fai da te.
Se non siete amanti della coltivazione indoor e volete coltivare i peperoncini nell’orto, in piena terra, le piantine vanno poste in file distanti circa 1 metro, a una distanza di circa 30 cm l’una dall’altra sulla stessa fila.
Per quanto riguarda le esigenze del suolo e la preparazione del terreno, questo dovrà essere morbido. Per la coltivazione peperoncino in piena terra, basterà concimare una sola volta al momento della messa a dimora.
Quando irrigare? Il peperoncino ha bisogno di molta acqua, se si coltiva in pieno campo, nei periodi estivi, il terreno non dovrà mai essere secco.
Una volta scelta la varietà di peperoncino da coltivare, bisognerà preparare i vasi con un terriccio ben selezionato.
Il terriccio per la coltivazione del peperoncino è quello specifico per piante orticole, una volta acquistato, può essere impiegato tal quale o miscelato in misura variabile con la terra dell’orto.
La coltivazione del peperoncino in vaso necessità di più cure. Le piante vanno irrigate più frequentemente a causa del mino volume di terra a disposizione delle radici. Anche le concimazioni devono essere più frequenti perché il maggior numero di irrigazioni fa disperdere più velocemente gli elementi nutritivi.
Per evitare i lavori di concimazione, si può scegliere un concime granulare a lenta cessione, anche se sono piuttosto difficili da dosare in vaso. Un’alternativa è data dai concimi liquidi da diluire in acqua e somministrare una volta a settimana durante l’irrigazione.
Coltivare il peperoncino in vaso, ha però anche dei vantaggi: la possibilità di ricoverare facilmente le piante durante l’inverno così da conservarle fino alla successiva primavera: i peperoncini possono essere trattati sia come piante annuali che come piante perenni! Quindi una volta acquistata la pianta, se ben tenuta, annualmente vi regalerà degli ottimi ortaggi.
Per le piantine di peperoncino basterà recarsi dal vivaio di fiducia mentre per reperire semi più particolari bisognerà rivolgersi presso un consorzio agrario ben fornito. Chi preferisce, può partecipare a gruppi di scambio di semi oppure consultare la disponibilità delle varietà di semi di peperoncino su Amazon.
Per farvi un’idea dei prezzi e delle varietà più diffuse vi rimandiamo a “Questa Pagina Amazon” dedicata ai Semi di peperoncino. Visitando la pagina potrete dare un’occhiata alle varietà più ricercate degli ultimi periodi.
La tecnica di essiccazione dei peperoncini è la stessa usata per i pomodori. A tale scopo vi rimandiamo alla pagina come fare i pomodori secchi in casa.