In questa pagina vedremo in dettaglio come coltivare il pomodoro. Questa guida vi tornerà utile qualsiasi sia la varietà di pomodoro che intendete coltivare, sia se volete coltivare pomodoro San Marzano, Cuore di Bue o varietà di pomodorini piccoli come il datterino o il pomodoro ciliegia. Vi forniremo dettagli sulla coltivazione del pomodoro in vaso, in orto, in casa e in balcone.
La coltivazione dei pomodori è una procedura semplice, sia se s’intende iniziare dalla semina, sia se si acquistano direttamente le piantine pronte per la messa a dimora. Per la semina del pomodoro vi rimandiamo al paragrafo successivo. Da qui si parte dalla messa a dimora!
Come mettere a dimora piante di pomodoro
Per chi mette a dimora il pomodoro nell’orto, in piena terra, si consiglia di seguire i consigli che seguono sulle consociazioni con altri ortaggi dell’orto. Indicativamente, la messa a dimora nell’orto si esegue nel mese di giugno su terreno già lavorato.
Il terreno che accoglierà le vostre piantine di pomodoro dovrà essere concimato, sminuzzato e rastrellato. Le piantine di pomodori a crescita indeterminata (che raggiungono grandi altezze) vanno messe a dimora a una distanza di 30-40 cm l’una dall’altra sulla fila e a circa 60 cm tra le fila. I pomodori a crescita determinata hanno bisogno di meno spazio e devono essere posti alla distanza di 30 centimetri uno dall’altro sulla fila e tra le fila.
Quando irrigare i pomodori
Quando si procede con la messa a dimora del pomodoro nell’orto, ricordatevi di irrigare abbondantemente. A seguito della messa a dimora, irrigate solo saltuariamente bagnando il suolo solo quando vedete spuntare nuove foglie. Quando la pianta sarà ben sviluppata, aumentate la frequenza dell’irrigazione fino a quando i frutti non saranno maturi. A maturazione dei pomodori potete rallentare con le irrigazioni ed eseguirle solo a seguito di lunghi periodi siccitosi.
Come applicare i sostegni ai pomodori?
Le varietà nane non sempre necessitano di sostegni, infatti per la coltivazione in vaso sono le più diffuse. Nell’orto le varietà nane sono piuttosto “sprecate”, meglio scegliere le classiche piante così da avere raccolti più abbondanti (leggete il paragrafo sulla potatura così da aumentare la produzione di pomodori nell’orto), per questo vi serviranno dei sostegni. Un modo molto facile per applicare i sostegni è quello di usare aste piuttosto corte e di legare le piante in un solo punto.
Per la messa a dimora di pomodori in vaso si consiglia, in genere, il mese di maggio.
Per la messa a dimora nell’orto si consiglia il mese di giugno.
Si tratta di mesi indicativi perché tutto varia in base all’andamento climatico della stagione e alla zona geografica di riferimento.
Se la semina va fatta direttamente in vaso, senza eseguire più nessun trapianto, si può iniziare nel mese di marzo. La semina in vaso va effettuata nel mese di marzo, i semi si depositeranno nel semenzaio e si copriranno con uno strato sottile di terra.
La semina del pomodoro in semenzaio, in ambiente protetto, si può eseguire a partire da fine febbraio.
Se siete indecisi sulla varietà di pomodori da coltivare, oltre a seguire i suggerimenti disseminati in questa pagina, vi invitiamo a visitare la pagina di Amazon dedicata alle sementi di diverse varietà di pomodoro: Semi di diverse varietà di pomodori.
Chi sceglie di coltivare il pomodoro dal seme dovrà tenere conto dei pro e dei contro della sua impresa. La coltivazione del pomodoro a partire dal seme è molto semplice e i vantaggi sono chiari.
#1 – Apparato radicale più sviluppato
In primis, vi diciamo subito che rispetto alle piantine di pomodoro da trapiantare, quelle seminate direttamente in campo sviluppano radici più vigorose e profonde, portando grandi vantaggi laddove piove poco o non si riesce a irrigare in modo appropriato. Questo vantaggio è valido solo per chi coltiva i pomodori dal seme direttamente in pieno campo.
#2 – Costi più contenuti
Altro vantaggio per chi vuole coltivare i pomodori dal seme è che rispetto alle piantine da trapiantare, la semente costa molto meno. Stimando le possibilità di germinazione e la differenza di prezzo tra le diverse varietà di pomodori, possiamo dire che in media con i soldi investiti per acquistare una singola piantina di pomodoro da trapiantare, chi sceglie di dedicarsi alla semina ne otterrà almeno 10!
Al contrario, la semina del pomodoro è sconsigliata a chi ha un terreno che forma facilmente le zolle. Gli svantaggi della coltivazione del pomodoro a partire dal seme sono altrettanto lampanti. In primis, rispetto al trapianto, la coltura a partire da seme impiega 3-4 settimane in più. Inoltre non è detto che ogni seme che è stato seminato vi restituisca una piantina a meno che non decidiate di acquistare i semi su nastro ma qui l’investimento è più salato.
Dopo aver visto svantaggi e vantaggi della coltivazione del pomodoro dal seme, vediamo in dettaglio come seminare il pomodoro:
Per le tempistiche vi rimandiamo al paragrafo precedente “quando coltivare pomodori“. Seminate i pomodori in vasetti del diametro di 6-8 centimetri, calcolando di utilizzare 3-4 semi per vasetto, da questi selezionerete solo la piantina più forte.
Pomodoro in orto: consigli per coltivare il pomodoro dal seme direttamente nell’orto (in piena terra)
Chi semina in pieno campo, appena dopo la semina farà bene a coprire le piantine con del tessuto non tessuto per proteggere i semi dalle attività predatorie di uccelli e altri insetti. Sempre per chi semina il pomodoro in pieno campo, si consiglia di coprire i semi con un sottilissimo strato di compost maturo o letame.
Chi vuole coltivare il pomodoro in casa, magari in terrazza o in balcone oppure, più semplicemente, sul davanzale della finestra, dovrà adottare la coltivazione in vaso. Chi intende coltivare il pomodoro in vaso può farlo sia a partire dal seme (iniziando come visto nel paragrafo precedente), sia con le piantine già sviluppate.
Per il periodo migliore per coltivare il pomodoro, ancora una volta, vi rimandiamo al paragrafo “quando coltivare il pomodoro”, tuttavia per la coltivazione in casa, soprattutto se lo spazio è limitato al davanzale della finestra o a un piccolo balcone, il periodo migliore per invasare le piantine di pomodoro è il mese di maggio. Per coltivare pomodori in vaso procedete così:
In alternativa alla coltivazione del pomodoro in vaso, è possibile coltivare pomodori in sacchi. I sacchi di terriccio sostituiscono, con certi limiti, le aiuole di un orto. In commercio esistono sacchi contenenti terriccio specifico per la coltivazione di pomodori, melanzane, peperoni, sacchi per coltivare lattuga e ortaggi da foglia, sacchi per coltivare peperoncini, per piante aromatiche, ecc…
Con la coltivazione in sacco non è necessario fertilizzare almeno per i primi cicli di raccolto: al terriccio viene aggiunta una certa quantità di concime organico direttamente dall’azione produttrice; tale concime organico sarà sufficiente a fornire alle piante nel corso della prima stagione di coltivazione, i sacchi possono essere riutilizzati e sarà necessario aggiungere del fertilizzante solo la seconda volta che inizierete a coltivare. In un sacco è possibile coltivare solo 2 piantine di pomodoro.
Avrete certamente sentito parlare di consociazioni degli ortaggi nell’orto. Con la consociazione si vanno a coltivare nella stessa aiuola dell’orto, gli ortaggi appartenenti a diverse famiglie botaniche così da limitare i rischi di attacchi parassitari, ottimizzare i nutrienti presenti nel suolo e migliorare il raccolto. In altre parole, la domanda da porsi è… con quali ortaggi coltivare il pomodoro nell’orto? Seguendo la consociazione del pomodoro con altri ortaggi di diverse famiglie botaniche, il pomodoro va coltivato con melanzana e peperone, tenendo conto anche delle esigenze di sviluppo, ai margini delle aiuole possono essere coltivati anche piselli o fagioli nani. In sintesi, il pomodoro può essere così consociato:
La potatura del pomodoro non è una pratica molto conosciuta, infatti più che di potatura si parla di una particolare forma di allevamento utile per aumentare la produttività della pianta. Gli esperti consigliano di allevare le piante di pomodoro “a cordone”, cioè si consiglia di staccare i getti che si formano alle ascelle delle foglie (ossia dove le foglie si inseriscono sul fusto o sui rami). Questi getti ascellari sono sterili e non producono frutti perché i grappoli di pomodoro si formano sui rami diretti del fusto. Staccando questi getti ascellari man mano che compaiono, sarà aumentata la produttività della pianta.
Il ragnetto rosso può attaccare il pomodoro, soprattutto per chi coltiva in serra. Il ragnetto rosso è un acaro che vive e si nutre sulla pagina inferiore delle foglie che diventano macchiate e talvolta gialle. Per eliminare il ragnetto rosso irrorate o impolverate con un prodotto adatto. I ragnetti rossi non gradiscono l’acqua, quindi una regolare irrorazione ne limiterà la diffusione. Per approfondire: Ragnetto rosso, rimedi.
I composti rameici sono molto efficaci per il controllo della cosiddetta “muffa grigia” causata dal Botrytis cinerea. Proprio come per il controllo della peronospora, anche in questo caso per la coltivazione in serra del pomodoro si dovrà cercare di arieggiare l’ambiente e in ogni caso sarà indispensabile evitare l’irrigazione a pioggia. I sintomi si manifestano con una muffa grigiastra sulla pagina inferiore delle foglie e macchie gialle su quella superiore. Staccate e bruciate le foglie infette e spruzzate le piante con un fungicida sistemico.
Se le foglie si arricciano verso l’alto, probabilmente nel terreno c’è un eccesso di azoto. Evitate l’impiego di erbicidi o fertilizzanti a base di azoto.
Se i pomodori si spaccano probabilmente non vi è in corso una malattia, semplicemente ci sono state annaffiature discontinue con irrigazioni troppo abbondanti a piante che da tempo erano carenti d’acqua. E’ difficile prevenire questo fenomeno quando si coltiva il pomodoro in orto, soprattutto perché a periodi di siccità potrebbero sopraggiungere abbondanti foglie. Per mitigare gli effetti in una stagione con andamento climatico particolare, si consiglia di innaffiare regolarmente durante i periodi di siccità.
L’estremità apicale del frutto diviene di colore bruno-nerastro, si rattrappisce e, infine, marcisce. Anche in questo caso non vi sono parassiti da incolpare e non esiste un rimedio pronto all’uso; la causa è dovuta a irrigazioni irregolari e difettose.
Se la peronospora colpisce coltivazione del pomodoro in serra, si consiglia di arieggiare il più possibile. Limitate le irrigazioni e soprattutto evitate l’irrigazione a pioggia. La peronospora del pomodoro si cura con composti rameici o mezzi di controllo come l’azoxystrobin (al massimo 2 trattamenti) oppure con miscele di famoxadone.
Le piante infette presentano macchie brunastre e nere sui frutti che si deteriorano rapidamente. Non c’è rimedio ma la malattia può essere controllata se si raccolgono le foglie e i frutti non appena mostrano i sintomi di questa infezione. E’ possibile prevenire la ruggine del pomodoro somministrando un fungicida a inizio coltivazione, quando le piante di pomodoro si sono ben sviluppate, seguito da un secondo trattamento due settimane più tardi. E’ anche utile tenere le piante di pomodoro lontane da quelle di patata così da evitare il contagio.
Dopo il raccolto, ecco qualche consiglio per conservare i pomodori freschi o secchi. Per la conservazione dei pomodori freschi si può facilmente ricorrere al freezer, scegliendo i pomodori più sani, lavandoli e asciugandoli accuratamente prima di riporli nell’apposito sacchetto da congelatore.
Per conservare i pomodori secchi sarà necessaria un po’ di manodopera in più ma i risultati possono essere molto sfiziosi: esistono varianti di pomodori secchi ripieni con acciughe e capperi, tonno e olive… inoltre con i pomodori secchi è possibile anche condire la pasta, quasi al pari di una passata.
Per approfondire questi metodi conservazione del pomodoro e leggere ottime ricette, vi rimandiamo ai nostri approfondimenti:
–Come conservare i pomodori secchi (come essiccare i pomodori, come conservare i pomodori senza olio, con olio o con aceto, pomodori secchi ripieni…).
–Come seccare i pomodori (come si seccano i pomodori con il sole, nel forno o con l’essiccatore; pesto di pomodori secchi, pasta con pomodori secchi, pomodori secchi ripieni…).
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