I pomodori sono uno degli immancabili ingredienti per prepare pizze, contorni, insalate e tante altre prelibatezze tipiche della cucina italiana e mediterranea. E così, dopo aver compreso come concimare i pomodori e come innaffiarli, giunge il momento di comprendere come potare questa pianta senza commettere quei gravi errori che potrebbero danneggiarla irreparabilmente, compromettendo le nostre fatiche.
Perché è importante potare BENE la pianta di pomodoro?
In primo luogo, cerchiamo di sensibilizzarci maggiormente sull’importanza di potare bene la pianta di pomodoro. La differenza tra una potatura realizzata in maniera adeguata e una potatura realizzata erroneamente, influenzerà infatti non solamente la qualità del pomodoro, quanto anche la longevità della pianta e le speranze che possa farci compagnia per tanto tempo.
Insomma, vi basti rammentare che potare i pomodori con cura e attenzione vi permetterà di avere pomodori più grandi, più saporiti e di maggiore qualità. Di contro, potare male la pianta, o non farlo affatto, potrebbe influenzarla in maniera così negativa da indurla a produrre pomodori più piccoli, di scarsa qualità e più deperibili.
Quando bisogna potare i pomodori?
Stabilirlo con precisione scientifica non è affatto facile ma, per avere un punto di riferimento sul quale orientare i vostri comportamenti, potete fissare a mente il fatto che è raccomandabile potare i pomodori nel momento in cui la pianta raggiunge un’altezza di circa 50 centimetri e, comunque, prima che crescano i fiori, evitando in tal modo di eliminare i pomodori.
Per quanto riguarda invece il periodo dell’anno giusto per poter potare i pomodori, vi suggeriamo di procedere con le operazioni di cui sotto durante la stagione estiva, con una frequenza di una/due volte a settimana per le varietà “indeterminate” (per le varietà “determinate” è sufficiente una volta al mese).
Pomodori a crescita indeterminata e determinata
Ora, prima di procedere oltre e scoprire in maniera più dettagliata come potare i pomodori, è sicuramente utile ricordare che in natura, e per questo specifico fine, esistono due gruppi principali di pomodoro: quelli a crescita indeterminata (o a grappolo) e quelli a crescita determinata (la cui produzione terminerà una volta prodotto un numero determinato di frutti).
Per quanto concerne la prima varietà, quella che abbiamo ribattezzato “a crescita indeterminata” o “a grappolo”, fanno parte di questa categoria alcuni dei pomodori più utilizzati e apprezzati, come il cuore di bue o i ciliegini. La loro crescita è tipicamente in direzione verticale, propagandosi sui rami lungo dei sostegni che avrete modo di fissare volta per volta al fine di fornire il giusto supporto.
Ebbene, proprio questa categoria di pomodori necessita di una potatura più profonda e più curata rispetto ai pomodori a crescita determinata (che, tuttavia, avrete cura di non trascurare!). Il vostro compito sarà infatti quello di riconoscere i germogli ascellari (polloni): sono dei piccoli germogli che fanno la loro comparsa fra il ramo e lo stelo, e che dovrete cercare di rimuovere al fine di non compromettere l’abbondanza del raccolto. Nel reciderli, sarà sufficiente aiutarsi con le dita, piegandoli gradualmente fino a quando non si spezzano di netto. Facendo ciò, rimuovete anche le foglie che si trovano al di sotto del primo gruppo di fiori.
Come potare i pomodori: la sfemminellatura
Dalle poche righe che qui sopra abbiamo scelto di condividere con voi, dovreste aver compreso che uno degli obiettivi della potatura del pomodoro è quello di eliminare ogni elemento “superfluo”, permettendo alla pianta di avere tutta l’energia necessaria per svilupparsi nel suo fusto centrale.
Proprio per questo motivo è necessario effettuare una potatura profonda sulle ramificazioni laterali (la c.d. sfemminellatura), finalizzata proprio a disporre di una pianta con un fusto centrale molto più grosso, che si svilupperà principalmente in altezza, evitando che parte dell’energia vada a perdersi altrove. L’operazione di sfemminellatura si effettua solamente sulle ramificazioni ascellari, a patto che abbiano una lunghezza a 4-5 centimetri: anche in questo caso potete agire con il semplice utilizzo delle mani, avendo comunque cura di non sfilacciare i fusti.
Come potare i pomodori con le forbici
Se non ve la sentite di potare i pomodori con le dita, o ritenete che il risultato potrebbe non essere dei migliori, potete aiutarvi con l’utilizzo di forbici da giardinaggio. Si tratta di un accessorio acquistabile per pochi euro nei negozi specializzati, e che vi tornerà utile in numerose occasioni di cura del vostro orto.
Se tuttavia non avete voglia o tempo di acquistare delle apposite forbici da giardinaggio, potete comunque ottenere un buon risultato con altre forbici non “specializzate” ma, comunque, ben appuntite. Ricordate che il vostro compito sarà quello di tagliare accuratamente il ramo alla sua base, lasciare il tronco pulito e non sfilacciato: tutto quello che rimane o continuerà a crescere su di esso porterà con sé il malus di evitare e ritardare la crescita dei pomodori.
Quanti rami deve avere la pianta?
Prima di lasciarvi con l’applicazione creativa del vostro pollice verde, cerchiamo di chiarire un quesito comune: quanti rami deve avere la pianta di pomodoro? In linea di massima, sarebbe opportuno evitare che la pianta abbia più di due o tre rami principali: in questo modo, infatti, riuscirete a concentrare l’energia vitale in poche diramazioni, garantendovi un raccolto più appropriato per quantità e qualità. A questo punto, riteniamo che seguendo le informazioni di base che sopra abbiamo voluto condividere con voi riuscirete a potare i pomodori senza commettere gravi errori. La vostra pianta ve ne sarà grata!