Il congelatore è quell’elettrodomestico in cui riponiamo alimenti destinati a una conservazione tendenzialmente lunga. Insomma, quanto basta per indurvi a capire che probabilmente il vostro congelatore meriterebbe una pulizia accurata, una frequente sanificazione, e una costante cura dedicata a evitare che magari nei suoi angoli si possano formare delle pericolose muffe, che abbiamo recentemente incontrato quando ci siamo occupati delle muffe sui tessuti.
Non solo: una corretta manutenzione del vostro congelatore è sicuramente quel che ci vuole per potergli prolungare la vita, rimandando più in avanti nel tempo il momento della sua sostituzione. Come se non bastasse, vi ricordiamo anche che un congelatore che viene regolarmente pulito è un elettrodomestico che consuma di meno, alleggerendo così la vostra bolletta energetica.
Insomma, non siamo riusciti a stimolarvi un po’ nella corretta manutenzione del congelatore?
La prima cosa che dovete capire è che cosa si intende per “pulizia del congelatore”. In linea di massima sarà sufficiente attenersi alle istruzioni del libretto di istruzioni dell’elettrodomestico: se tuttavia non lo avete più, vi sarà sufficiente ricordare di sbrinarlo almeno due volte l’anno e, comunque, anche senza attendere questi momenti di intervento più radicale, effettuare una più frequente sanificazione.
Ma in che modo?
Iniziamo con l’operazione più radicale e sicuramente più efficace, la sbrinatura. Tutto ciò che vi occorre per poter portare a corretto compimento questa operazione sono alcuni panni morbidi, una spugna, dell’acqua, dei sacchetti termici e dell’acqua ossigenata.
Fatto ciò, vi consigliamo di avvicinarvi a questa operazione durante i periodi più freddi, come ad esempio l’autunno e la fine dell’inverno. O, in alternativa, in tutti quei periodi dell’anno in cui sapete che il congelatore sarà vuoto o semi vuoto (una buona regola che vale soprattutto per le case vacanza).
La ragione di questa cautela è piuttosto semplice da intuire. Agendo in questo modo eviterete infatti agli alimenti di subire un forte sbalzo termico, che sarebbe addirittura in grado di rompere la catena del freddo, con la conseguenza che gli stessi alimenti potrebbero finire con il subire delle alterazioni che li renderà inutilizzabili (nella peggiore delle ipotesi) o meno saporiti e nutrienti (nella migliore delle ipotesi).
Naturalmente, il problema è facilmente aggirabile se nella vostra casa c’è un secondo congelatore: in questo modo potrete trasferire gli alimenti del congelatore da sbrinare nel secondo, per poi fare un passaggio inverso ad operazione conclusa.
Compiuta questa piccola premessa, procedete con lo staccare la spina di alimentazione della corrente elettrica e togliete i prodotti. Il nostro consiglio è quello di prendere dei sacchetti termici, inserire qui gli alimenti del congelatore che state sbrinando, e riporli nel congelatore di “riserva”. In caso contrario, potete comunque contribuire a evitare di rompere la catena del freddo mettendoli nel frigorifero, con lo sportello chiuso.
Ora, prendete una pentola con dell’acqua e portatela in ebollizione. Non appena sarà giunta in questa condizione, versate due cucchiai di acqua ossigenata e coprite il tutto con uno straccio, inserendo poi il pentolino dentro il congelatore, con alla base uno straccio bagnato o un panno (eviterà che la pentola danneggi il piano di appoggio). Chiudete quindi lo sportello: l’acqua ossigenata inizierà ad evaporare e così facendo aiuterà il vostro congelatore a sbrinarsi più rapidamente del normale.
Per quanto riguarda i tempi di sbrinatura, molto dipende naturalmente dal livello di brina presente nel congelatore e dall’ampiezza dello stesso. In linea di massima potrebbero essere sufficienti tra i 15 e i 30 minuti, terminati i quali potrebbe rendersi necessario un controllo della situazione. Non pretendete che questa operazione sbrini completamente il freezer: se notate qualche residuo di ghiaccio, potete comunque considerare concluso l’intervento con il pentolino di acqua bollente, e procedere a staccare le incrostazioni ghiacciate con una paletta di plastica. Se invece trascorso questo periodo notate che il ghiaccio è ancora persistente e non si rimuove facilmente con una paletta di ghiaccio, rimettete l’acqua in ebollizione e ripetete l’operazione di cui sopra.
Se intanto ci sono parti esterne in altro materiale, qui trovate una buona guida su come pulire l’acciaio inox o satinato con metodi fai da te.
Una volta che avrete rimosso tutto il ghiaccio dal congelatore, potete procedere con l’ultima fase, quella della sanificazione. Rimuovete tutti i ripiani e i cassetti dal freezer (ora dovrebbe essere un gioco da ragazzi, considerato che non ci sarà più il ghiaccio a fare da ostacolo), immergeteli in acqua e puliteli con un banno in cui c’è acqua ossigenata. Fate la stessa operazione all’interno del congelatore.
Asciugate tutti gli accessori e poi riponeteli nel vano congelatore. Prima di attaccare la spina dell’alimentazione, lasciate però aperto il congelatore per almeno 30 minuti, in modo tale che l’aria possa circolare al suo interno asciugando in modo naturale e sicura il vano contenitore. Eviterete così la formazione di muffe e germi fin da questa primissima fase di “nuova” vita del congelatore.
Chiudete quindi il congelatore e riaccendete il frigo.
Nelle case di molti italiani sono presenti i congelatori a “pozzetto”. Di dimensioni generalmente maggiori rispetto ai congelatori integrati nel frigorifero, sono anche contraddistinti da una maggiore profondità e da un’apertura dall’alto.
Ebbene, la fase di pulizia e di sanificazione non sarà totalmente diversa da quanto sopra, ponderando magari il tutto con le dimensioni (presumibilmente) maggiori del congelatore a pozzetto. Abbiate pertanto cura di seguire le istruzioni che vi abbiamo già rielaborato, evitando – fin dove sarà possibile – di muovere e capovolgere su un lato il congelatore, per assicurare una migliore pulizia.