Come riscaldare casa senza termosifoni? Ci sono tanti sistemi di riscaldamento che possono sostituire l’impiego dei termosifoni, e sopratutto permettono di contenere i costi e di abbassare l’emissioni di CO2 nell’aria.
I termosifoni sono uno dei mezzi più utilizzati per riscaldare casa . Questi sono semplici d’accendere, non sporcano e possono generarecalore velocemente all’interno delle stanze.
Allora perché cercare un’alternativa a questi? In realtà i termosifoni anche se riscaldano bene gli ambienti, consumano molto gas, le caldaie che li attivano necessitano di regolari controlli, infine, queste emettono nell’ambiente gas inquinanti.
Come riscaldare casa senza termosifoni, allora? Ecco i sostituti migliori!
Un sistema innovativo che può sostituire in modo efficente i termosifoni, nelle case piccole e semplici da riscaldare sono i Quadri a parete riscadanti. Questi quadri a parete sono un’alternativa eco riscaldante, che comporta un efficace sistema di riscaldamento econologico, per chi ha una casa tra i 50 e i 60 mq. Inoltre, riscaldano gli ambienti in pochi minuti e consumano meno dei termosifoni.
Un’altra idea innovativa che permette non solo di riscaldare casa senza i termosifoni, ma anche di risparmiare sull’acqua calda sono: i collettori solari. Infatti, esistono specifici collettori per gli impianti di produzione di acqua calda.
Per quanto riguarda il riscaldamento dei termosifoni, si possono impiegare due tipologie di collettori: piani o a concentrazione. I collettori piani, sono economici e si possono impiegare anche se il cielo è nuvoloso. I modelli a concentrazione sfruttano le radiazioni dirette dei raggi solari e producono temperature più elevate di quelli piani, ma tendono a non funzionare bene nel momento in cui il tempo è nuvoloso.
Infine, secondo alcuni studi è emerso che un impianto a pannelli radianti, può abbattere i costi del combustibile del 50% circa.
Il caminetto a legna è uno dei sistemi migliori per riuscire a riscaldare la propria abitazione senza dover utilizzare i termosifoni.
Il camino a legna è uno dei sistemi più tradizionali, una volta questi venivano impiegati in tutte le case grandi o piccole per riuscire a riscaldarle, utilizzando semplicemente della legna da ardere.
Il camininetto può essere impiegato per risparmiare sul consumo del gas e riuscire al contempo a riscaldare adeguatamente la propria casa.
Purtroppo se non c’è più di un camino in casa, si devono utilizzare dei sistemi moderni di riscaldamento come i termocamini. Questi possono essere collegati all’impianto dell’acqua, producendo così l’acqua calda, inoltre se si hanno dei radiatori o un sistema di riscaldamento a terra è possibile collegare il termo camino, e riscaldare così tutta la casa.
I vantaggi del termocamino prevedono innanzi tutto un risparmio sul consumo di gas, inoltre permettono di non incidere negativamente sull’ambiente, dato l’utilizzo di un combustibile completamente naturale.
Le stufe a pellet funzionano similarmente a quelle a legna. I modelli che prevedono l’impiego del Pellet sono generalmente più semplici da utilizzare e si riesce anche a mantenerle pulite con più facilità.
Il pellet è un composto ecologico, in quanto per la sua realizzazione s’impiegano truccioli e scarti del legno, che possono bruciare più velocemente e generare calore nell’ambiente.
Le stufe a pellet, si possono regolare semplicemente, grazie a un piccolo display che funziona sia come termostato sia per l’accensione e lo spegnimento della stufa, anche quando non si è in casa.
Una stufa a pellet è dotata di un serbatoio che contiene tra i 15 e i 60 kg di pellet, in questo modo si può autoalimentare facilmente sino a quando il combustibile nel vano non si sarà esaurito.
Queste stufe sono in grado di riscaldare bene anche ambienti molto ampi, basterà scegliere di posizionarli in angoli della casa strategici, che permettano la propagazione del calore anche nelle stanze.
Se lo si desidera, è possibile impiegare la stufa a pellet come il termocamino. Dunque questo può essere collegato all’impianto dell’acqua, risparmiando così sul consumo del gas.
Infine, per riscaldare una casa senza termosifoni è possibile scegliere d’impiegare le stufe a bioetanolo. Questo combustibile deriva dalla fermentazione degli zuccheri e degli amidi. E’ molto semplice da utilizzare e da reperire, inoltre comporta un buon risparmio energetico.
L’unica cosa a cui porre attenzione è la scelta di stufe al bioetanolo e non dei camini. I camini a bioetanolo di solito vengono utilizzati solo come complementi d’arredo. In quanto non riscaldano un’ampia zona della casa.
Le stufe a bioetanolo più potenti e generalmente più costose, possono essere allacciate alla caldaia e impiegate per il riscaldamento dell’acqua. Non solo queste sono dotate di sistemi di ventilazione che diffondono il calore in modo uniforme all’interno della stanza. Infine, grazie al sistema antiribaltamento è possibile posizionarle in casa senza doversi preoccupare di perdite del carburante liquido.
I consumi delle stufe a bioetanolo, non sono altimissimi e sono simili a quelli per il pellet o per l’acquisto della legna. Sicuramente uno dei principali vantaggi di queste stufe è il loro impatto zero sull’ambiente. Il bioetanolo abbatte le emissioni di CO”, inoltre la biomassa impiegata per il riscaldamento della casa deriva dagli scarti delle lavorazioni nel campo agricolo.
Per riscaldare ambienti molto grandi, una stufa al bioetanolo non può essere sufficente a riscaldare tutta la casa, inoltre impiegarne molte, potrebbe essere comunque oneroso. Quindi si consiglia l’impiego delle stufe a bioetanolo in sinergia con altri impianti di riscaldamento come il camino o la stufa a pellet.