Con l’arrivo dell’estate diventa difficile rinunciare all’utilizzo del condizionatore: ma quanto ci costa sulla bolletta? È possibile rinfrescare casa senza che la bolletta elettrica raggiunga proporzioni non abbordabili?
Un condizionatore che rinfresca una stanza di circa 20m2, in funzione per sei ore al giorno per quattro mesi all’anno, consuma circa 560 kWh ed emette circa 340 kg di CO2.
Se decidete dunque di installare i condizionatori in casa, è importante seguire alcune regole generali che permettono di risparmiare energia anche con l’impiego di questi apparecchi
Quale condizionatore devo acquistare?
Acquistate un condizionatore ad alta efficienza energetica. Ciò comporterà a una spesa iniziale più elevata, ma il beneficio economico sulla bolletta si manifesterà concretamente già nell’immediato.
Un condizionatore appartenente alla Classe Energetica A consuma infatti oltre il 30% di energia in meno rispetto a uno con Classe energetica C. Verificate che l’apparecchio sia dimensionato rispetto all’ambiente che dovrete rinfrescare: un impianto di dimensioni sbilanciate porta a un consumo energetico maggiore dl previsto.
Ulteriore approfondimento lo trovate nel paragrafo successivo.
Quanti condizionatori devo acquistare?
Installate un apparecchio per ogni stanza; se pensate di rinfrescare l’intera abitazione posizionando un solo grande apparecchio nel corridoio che collega tutte le stanze infatti, sappiate che otterrete solamente il raffreddamento del corridoio stesso, provocando colpi di freddo ogni volta che si cambierà stanza.
Come regolo la temperatura?
Quando decidete la temperatura ideale, cercate di non superare i 6-7°C di differenza tra la temperatura esterna e quella interna: in questo modo non affaticare l’apparecchio e non provocar un enorme dispendio energetico.
Come vanno posizionati gli split?
Il condizionatore e gli split interni non devono essere esposti ai raggi diretti del sole, in quanto questi possono ridurne l’efficienza; è preferibile che vengano posizionati nella parte alta delle pareti, perché l’aria fredda, essendo più pesante di quella calda, tende a scendere. Ciò significa che se l’aria fredda viene emessa già ad altezze basse, si troverà ad avere temperature più basse all’altezza delle gambe e delle caviglie mantenendo alte temperature all’altezza della schiena e delle spalle
I parametri e le caratteristiche che consentono di valutare la qualità di un climatizzatore sono:
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Sostanzialmente i condizionatori si differenziano a seconda della loro alimentazione e al loro funzionamento. Sotto questo punto di vista, ci sono due grandi famiglie: condizionatori d’aria on-off, condizionatori d’aria ad inverter
La tecnologia dei condizionatori on-off è molto semplice ed è meno costosa, ma ha un consumo elevato, perché il compressore, appena viene acceso l’apparecchio, va subito alla massima potenza e vi resta per poi fermarsi quando è stata raggiunta la temperatura impostata e ripartire quando la temperatura non è più tale. I condizionatori ad inverter invece hanno una tecnologia detta “modulante”: viene impiegata solo la potenza necessaria per raggiungere il valore di temperatura impostato. La potenza del compressore inizialmente è massima per poi diminuire gradualmente fino al raggiungimento di tale valore, e poi viene impiegato solo il minimo necessario per mantenerlo, senza però fermarsi.
Aspetto energetico
I condizionatori, come molti elettrodomestici, sono vincolati dalle norme europee sul risparmio energetico e debbono essere classificati dal costruttore secondo la classe di consumo energetico:
Le classi più alte (AA-A-B) solitamente hanno la tecnologia inverter, mentre spesso i condizionatori con tecnologia on-off non vanno al di sopra della classe C.