Lo scaldabagno elettrico è un diffusissimo apparecchio che viene utilizzato in ambito domestico per poter ottenere acqua calda sanitaria.
Sul perché sia così diffuso in tutta Italia… ci sono pochi dubbi: installarlo è facile, il suo costo è piuttosto contenuto, e può farti risparmiare tutte le seccature (normative, e non solo) che dovresti invece affrontare con la caldaia.
Naturalmente, per poter valutare correttamente la bontà di questo impianto, devi anche tenere in considerazione che a un risparmio iniziale… potrebbe equivalere un maggior costo nel corso degli anni. Ricorda infatti che lo scaldabagno elettrico consuma molta energia, e dunque può pesare in misura davvero notevole sulla tua bolletta della luce.
Ma come ridurre il consumo scaldabagno elettrico? E cosa devi assolutamente sapere su questo tema?
La prima cosa che devi fare è scegliere il giusto scaldabagno elettrico, dimensionandolo a seconda delle tue efficienze.
Dunque, dopo aver prestato particolare attenzione alla classe energetica, preferendo gli impianti che hanno una classe superiore (A e oltre), acquistane uno che sia ponderato sulla base delle tue effettive esigenze.
In linea di massima, un nucleo familiare che è composto da 2-3 persone potrà accontentarsi di uno scaldabagno che sia in grado di riscaldare acqua per un volume stimato in 60-80 litri al giorno. Evidentemente, man mano che aumentano i componenti del nucleo familiare, e aumenta anche la permanenza e l’uso dei sanitari, crescono anche le quantità dello scaldabagno in termini di litri.
Insomma, quando compri uno scaldabagno elettrico, orientati sui nuovi modelli con elevata classe energetica e fai in modo che sia in linea con le tue effettive esigenze: uno scaldabagno elettrico sovradimensionato genererà dei consumi superflui che dovresti evitare, uno sottodimensionato potrebbe non essere in grado di generare sufficiente acqua calda.
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Ora che hai qualche input in più sulla scelta del giusto impianto, cerchiamo di capire come poter ottenere un risparmio sui consumi dello scaldabagno elettrico.
Oltre a quanto ti abbiamo già rammentato in riferimento all’acquisto di un elettrodomestico che sia di classe energetica A+ o superiore, ricorda che puoi risparmiare sui consumi anche mediante un’opportuna regolazione del termostato, attraverso l’uso di un timer e un corretto monitoraggio di quanta energia assorbe l’impianto.
Il primo suggerimento che dovresti tenere a mente è relativo alla regolazione del termostato. In estate e in inverno avrai per esempio diverse esigenze: cerca dunque di abbassare la temperatura del termostato nei periodi più cali dell’anno e, di contro, aumentarla durante i periodi di freddo intenso.
Cerca inoltre, attraverso delle prove, di calibrare la temperatura del termostato sui livelli “minimi” di soddisfazione. Le temperature troppo alte possono infatti mettere a dura prova l’uso dello scaldabagno e, di conseguenza, far salire inutilmente gli importi in bolletta.
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I tempi di accensione dello scaldabagno dipendono dalla tipologia di utilizzo che si fa di questo elettrodomestico, e dunque delle proprie abitudini.
Cerca dunque di capire quando usi effettivamente l’acqua calda. Se per esempio ti rendi conto che nessuno della famiglia è presente in casa durante la mattina o il primo pomeriggio – perché a scuola, in ufficio, ecc. – potrebbe essere utile installare un timer che possa programmare lo spegnimento di questo impianto, attivando il boiler solo quando serve.
Se invece usi l’acqua calda in via continuativa per tutto il giorno, potrebbe essere più conveniente lasciare l’impianto acceso per tutto il tempo, perché continui spegnimenti e riaccensioni determineranno uno sforzo maggiore .
In merito, rammenta che gli scaldabagni con tecnologia inverter sono particolarmente utili per poter contenere i consumi, e potrebbero rendere dunque inutile l’utilizzo di un timer.
Una buona abitudine per poter cercare di risparmiare sui consumi di uno scaldabagno consiste nel monitorare attentamente quali sono i suoi consumi.
Così facendo, e magari mettendo a confronto due impianti, ti renderai conto che i consumi dipendono da numerosi fattori come la classe di efficienza energetica di appartenenza, il livello di usura dei componenti, la presenza di sporcizia e di calcare sulle resistenze elettriche e sugli altri elementi che compongono l’impianto, gli aspetti tecnici, la capacità dell’apparecchio, il suo posizionamento, la presenza di guasti e tanto altro ancora!
Dunque, passa alla fase operativa. Se vuoi comprendere veramente quanto sia alto il consumo scaldabagno elettrico, devi fare una “prova su campo”. Come?
È semplicissimo. Inserisci nella presa un adattatore elettrico che abbia anche le funzioni di misuratore di corrente: costa pochi euro, lo trovi ovunque (anche su Amazon) e ti sarà sicuramente di aiuto per poter comprendere quanto consumano tutti gli elettrodomestici, compreso lo scaldabagno elettrico.
Se così facendo ti rendi conto che lo scaldabagno sta consumando troppa energia rispetto a un altro impianto similare, dovresti passare al contrattacco.
Cerca di soffermarti sugli spunti che sopra abbiamo avuto modo di condividere con te, e ricorda sempre che è fondamentale procedere a una coerente manutenzione di questo elettrodomestico se vuoi evitare di andare incontro a malfunzionamenti anche gravi, che potrebbero non solamente portare a un assorbimento extra di energia, quanto anche generare degli irreparabili danni ai componenti dell’impianto!